(8/15) sabato 10 aprile 2004, ore 0.00.57. Siamo sotto le feste - TopicsExpress



          

(8/15) sabato 10 aprile 2004, ore 0.00.57. Siamo sotto le feste di Pasqua, ma io non riesco ad esser buono,..... almeno per la mia coscienza. Comunque sono passato di qui solo per darti il bacino della buona notte. Mentre nella mia testa una vocina cattiva mi sussurra...,.. > ....,..... ma quanto sono invidiose le voci cattive, eh? Ora, per non disturbare mio fratello che già dorme, vado in bagno e continuo la lettura del libro. Cavolo sono arrivato di già alla centesima pagina. E’ scritto così bene, che la sua lettura viene facile quasi quanto una bevuta. Okkey!!! Vado,..... bacino stupidino. 0.10.14. domenica 11 aprile 2004, ore 20.14.39. Buona Pasqua! ..... Ho finito di leggere il libro, bello davvero, solo il finale mi ha lasciato un pò lì,.... . Sai com’è, per un sentimentalone come me diventa difficile restare entusiasti senza un lieto fine come quello delle favole,.... tutto qui. Oggi sono stato con il mio Campione, ed ho anche mangiato con i miei suoceri, peccato però che quella stronza della mia ex moglie assieme al suo moroso, si è portata con sè al mare, la mia Principessa, quando sapeva benissimo che sarei andata a trovarla proprio oggi. A parte tutto, in generale posso riassumerti che,......... desidero molto piangere, ne sento il bisogno, quanto l’acqua per un assetato. Questa è la vita, in via della Zoia numero cinque a San Giovanni in Persiceto, la mia per farla breve,...... ma non chiedermi se sono felice. Ciao! Alla prossima. bacino senza sorpresa. 20.23.57. lunedì 12 aprile 2004, ore 18.50.41. ..... Ciao! Flipper,..... è inutile che ti riporta la nostra data astrale, dal momento che per te sarebbe inconcepibile, quanto la nostra lingua corrente. Noi, io e il Capitano stiamo bene, come puoi immaginare e come avresti voluto. Ti sono venuto a trovare perché in cuor mio sentivo quanto tu ne avessi avuto bisogno. Mentre la mia sposa, come si dice nel vostro pianeta, è restata a casa. Credimi, sarebbe voluta venire anche lei, ma sappiamo entrambi che la sua presenza ti avrebbe causato più avanti dei danni sentimentali, e abbiamo così deciso che solo io dovevo venire a trovarti dentro a questi tuoi pensieri intricati. Il tuo aver letto Isaac Asimov è stato un modo per quanto possa sembrare assurdo e fantastico, di far sì che ci si potesse allacciare alla tua mente. Perciò eccomi qui da te direttamente dal cosmo, da dove hai voluto lasciarci, a tuo dire, liberi di vivere la nostra vita. Ci sono alcune cose che a te non sono mai state chiare, almeno non sufficientemente per capire cosa avevi partorito quel giorno in cui tramite me e la mia sposa trovasti il modo di giocare con la Rob. Sì, non ti è mai passato per la mente l’essattezza del tuo stesso parto, che a voler essere pignoli come tuo fare, tutto questo è partito dalla mente sveglia della tua Amica Rob.. Tu hai solo voluto migliorare e amplificare un discorso, una correlazione, sino a far si che questa divenisse il vostro passatempo di alcuni giorni a seguire. Poi come già sai ci hai spediti dentro alla nostra libertà, come fossimo solo parole buttate al vento. Ma noi esistiamo, e non vorrei esser giunto qui da te solo per riuscire a spiegarti e a convincerti di questa verità. Perché tu stesso sai quanto sia difficile darti torto nella tua convinzione, per quanto sincera, di sapere, ed altrettanto difficile se non impossibile farti cambiare opinione. Potrei solo giocarti dentro le parole, ma, ora dentro ai tuoi pensieri fatico già ad abituarmi all’inequità grammaticale et cetera, quale passaggio dei miei. Perciò non intendo spendere energia e tempo pur di riuscire a convincerti giocando con le tue poche parole adattate alla comunicazione, con la forza della mia certezza di logica superiore. Perché so anche che mi troverei per prima cosa a dover combattere contro la tua emotività aggressiva, quando questa solitamente ti aiuta a difenderti dagli estranei e dalle loro minacce a sfondo egoistico, e per questo motivo generate dal male. E come dici sempre tu,.... ad ogni reazione corrisponderebbe una reazione,.... così io non potrei che non reagire con eguale se non peggiore aggressività, senza alla fine approdare a niente. Solo adesso che hai letto Isaac, secondo noi, puoi, anzi potresti, comprendere la nostra esistenza. Ma non ti sforzare, se non credi almeno vi sia una piccolissima possibilità che questa possa essere la verità. Se ti fa piacere, continua a pensarci come una tua fantastica invenzione, tua e della tua Amica Rob. Ma almeno ascoltami come se stessi leggendo un qualsiasi libro di tuo gradimento. Io e il Capitano non siamo gli stessi Neo e il Capitano della Rob. No! Probabilmente ci assomigliamo, ma non siamo identici. Tanto per incominciare il Capitano della Rob. è un Uomo, mentre il tuo è una Donna, ora la mia sposa per esser precisi. Ci avevi mai pensato? Ed io, che sarei il vostro Neo? Sei convinto sia identico per entrambi? No! Ti basta pensare che la Rob. in quanto Donna, ha una direzione di pensiero diversa dalla tua, perciò vien da se il risultato. Ti rendo noto che Neo e il Capitano della Rob. non sono qui con noi nel cosmo, ma ancora in una parte remota del suo cervello, e molto probabilmente non stanno vivendo come a noi è stato da te concesso, una vita reale. Almeno per quanto tale, viene considerata da noi che viviamo nell’immenso cosmo. E non siamo i soli come potresti immaginare se ti sforzassi un pò. Siamo a miliardi qui, con la fortuna di stare comunque larghi e tranquilli. Beh! Tranquilli è un’affermazione imprecisa e accomodante, perché siamo quasi tutti in contatto con i nostri artefici e perciò indirettamente collegati ai vostri pensieri terreni. Per farla breve, se tu stai male noi ( io e il Capitano) lo percepiamo e di conseguenza ne soffriamo a modo nostro. E così vale per tutti gli eroi o altre entità espresse da voi terrestri. Qui da noi ci sono tutti i sogni dei bambini e dei grandi che continuano a vivere per l’eternità dal giorno che sono stati partoriti. Il brutto è che per la maggiore, quando un bambino diventa grande dentro alla vostra società, dimentica il proprio eroe, e questo proverà la sensazione dell’abbandono che gli durerà per tutta la vita. E non sempre questa sua vita dura un’eternità, come non sempre resterà solo, perché potrebbe incontrare dei suoi simili, coloro che hanno le stesse cordinate di pensiero, o la stessa frequenza di trasmissione. Ma qui è meglio che non vada oltre, perché faticheresti a comprendermi. Forse nella tua prossima vita capirai, o magari anche nel passaggio, dall’una all’altra. Sono qui solo per incoraggiarti a non demordere, a rassicurarti che noi stiamo bene, proprio come ci focalizzi quando ci estrapoli dai tuoi ricordi e cerchi a modo tuo di proiettarti nel futuro, convinto di poterci vedere da qualche parte nell’universo. Si, Flipper o chi tu preferisci essere, noi siamo circa lì dove ci hai messo, e stiamo bene, perché quando ci hai inventati nel tuo gioco, l’hai fatto con la forza dell’Amore, ed era così tanta che ci basterà per tutta la nostra esistenza. Adesso però cerca di voler bene un pò a te stesso, almeno fino a quando avrai passato questo brutto periodo, e non ti stò dicendo di negare a te stesso il sentimento che provi per la Roberta, no! Ma solo di pensare di più alle tue priorità. Fai finta di dimenticare d’esser il Flipper che sei e guarda più in là. Tu che predichi il modo migliore per vivere agli altri e poi adesso che potresti dare l’esempio ti tiri indietro, non mi sembra logico, ti sembra? Cosa hai imparato fino ad ora? Se non riesci a mettere tutta questa saggezza in pratica? Lo so, che con te non è facile farsi ascoltare e ancor di più riuscire a convincerti, ma voglio usare le tue stesse parole....,..... “... anche se non ti avrò convinto, ti ho parlato come si parla ad un amico nel momento del bisogno. E una parte di te ora sa che non sei solo. “ . Su! Flipper non demordere vecchio mio. E’ giunta l’ora che ritorni con la mia adorata, le porterò i tuoi saluti e le racconterò di questo incontro, perché come sai le Donne sono curiose, molto curiose. E vienici a trovare a tuo modo, tutte le volte che vorrai,.... noi saremo sempre lassù, in quel posto non ben identificato che l’uomo chiama cosmo, ma grazie a te, lo viviamo come fosse il il paradiso. Stacci bene bambino matto. bacini stellari dal tuo Neo e il Capitano. 20.41.05. martedì 13 aprile 2004, ore 20.04.49. Ciao! Cosa ci si può aspettare dal giorno tredici? Già per entrare nel diario mi sono dovuto beccare i tiramenti di culo del computer che si è piantato appena acceso,.... e iniziamo bene. Non posso lamentarmi, del resto è in perfetta sintonia con il resto della giornata. E’ da Domenica che mi fa male l’orecchio sinistro, e credo che sia stata la spallonata ricevuta giocando con mio figlio, che lì sono stato un coglione io perché su un cross di testa non sono stato capace di voltare il capoccione,.... e così, bam! In pieno orecchio. Almeno spero che sia colpa di quella pallonata, sennò devo preoccuparmi. Ho aspettato sino questa sera per dirtelo, con la speranza che nel mentre fosse cambiato l’esito, ma invece niente... . Non mi hanno preso come magazziniere alla DICO, almeno questa è la mia deduzione, perché avrebbero dovuto farmi sapere entro Sabato, perciò non avendo ricevuto nessuna telefonata......,.... amen! Altra sconfitta da mettere assieme alle altre. La mia sfiducia inizia ad essere alle stelle, mentre queste a sentire gli astrologhi ( forse l’H non ci vuole ) dovrebbero essere dalla mia parte. Dal momento che ti parlo per quasi tutto il giorno, beh! Forse stò esagerando, ...dal momento che parlo con te un’ora no e due si, quando entro dentro questo spazio tuo, dove potrei sfogarmi in diretta, ...tra l’esser scazzato e scoglionato non riesco mai a tirare fuori qualche frase sensata da questa faccia da culo. Son stato volgare? Deprimente? Insensato? Niente! Oggi butta così,....... scusami ma è appena arrivato mio fratello e gli avevo promesso di preparargli da mangiare. Magari ci si sente più avanti. Ciao! 20.28.45. giovedì 15 aprile 2004, ore 19.47.43. Ho fatto partire l’Eric solito, quello tuo. Da qui a un’eternità inventata cercando la posizione giusta per non recedere. Tanto non mi sovviene nemmeno cosa voglia di preciso dire “recedere”. Oggi ho scroccato sette sigarette. Tre me le ha date la ragazza dell’inquilino di fianco, una l’ho presa da un’impiegata del collocamento, due da una barista e una dalla sua collega. Poi ho fumato qualche cicca che ho messo da parte per questi momenti di disperazione. Probabilmente presto riprenderò il giro al parcheggio della coop, lì se ne trovano parecchie di cicche e molte sono quasi iniziate. Ogni volta che le raccolgo mi chiedo chi mai l’avrà buttata, e se fosse uno con qualche malattia(?) Io quando sono a casa gli do una pulitina e gli taglio il filtro, ridimensionando di molto la possibilità di contrarre qualche bacillo infettivo. Certo il rischio rimane, ma vuoi mettere lo stato nel quale mi trovo senza le sigarette? Vale la pena di rischiare te lo dico io, dopo soli due giorni che non tocco una paglia sembro un drogato in crisi d’astinenza. Forse mi dovrei vergognare a dirti queste cose, ma non sò perché, eppure in fondo in fondo non mi sento poco dignitoso. Vabbè cambio discorso tanto non riesco a condurre il discorso, senza chiedermi se stò spiegandomi bene o no. Ho iniziato a scriverti con un altro spirito, volevo scriverti d’altro e appena ritroverò il bandolo della matassa ritenterò. Mio figlio dice che gli sembro Ascanio, quello del “Grande Fardello”, hai presente? Cavolo, per me è un offesa, almeno questa è la prima sensazione che ho provato quando me l’ha detto. Poi pensandoci un pò su, forse ho capito cosa intendesse dire, dove intendeva parare. Per me lui voleva farmi notare, che come Ascanio, così io mi comporto con sua madre. Cioè che da una partre voglio fare tanto il sostenuto, poi alla fine pendo dalle sue labbra proprio come quel grandissimo coglione di Ascanio con quella troietta bionda tinta. Solo che loro sono dei “mezzi attori” pagati per mimare quelle situazione da emeriti imbecilli, mentre io sono per quanto sincero, un emerito imbecille innamorato e per giunta in bolletta. Anche se ultimamente stò facendo di tutto per staccare il cordone ombelicale che mi tiene legato alla Patty. Stavo pensando che avrei una fame boia, ma che il piatto piange. Stavo pensando alle tue lettere, ma boia d’un postino, sembra volermi fare un dispetto non consegnandomele. Stavo pensando che è da un pò che non piango, spero solo di non aver esaurito anche le lacrime, sarebbe veramente penoso. Stavo pensando che sono già otto mesi che non faccio sesso, ancora due mesi e due giorni e batto il record. Stavo pensando che essendo pignolo, appena potrò cercherò di sapere la data esatta dell’ultima volta che ho fatto l’amore, per ora ricordo che era una sposa, in un hotel, e d’esser restato deluso dalla prestazione di lei. Stavo pensando a te,...a volte capita che riescono a passare anche sei ore senza averti nella testa, ma devo essere tranquillo se voglio che ciò accada, sennò è facile che mi sveglia anche più di una volta durante il sonno. Ma se dipendesse da me ti terrei anche dentro ai sogni. Stavo pensando che...... l’italiano non fa per me,..... e son contento da una parte, perché preferisco ancora le donne. Chiudo qui, visto che della matassa il bandolo non è ancora saltato fuori. Eeeeeeee ciao!!! 20.47.30. venerdì 16 aprile 2004, ore 23.44.40. La pioggia di Aprile nasconde la Primavera. Tanto gli amori appena sbocciati non hanno il tempo di guardarsi attorno, non si preoccupano che sia perfetta la scena che li avvolge. Solo gli sfigati come me possono pensare che tutto debba essere al suo posto, se si vuole vivere l’amore rendendogli giustizia. Dopo questa sparata, torno alle cose serie. Da quando ti ho messaggiato l’ultima volta ne è passato di tempo, ma tu non hai ancora risposto, chissà perché (?) Qui di trovar lavoro non se ne parla, e fumare le cicche non soddisfa appieno la mia voglia di fumo. Ecco! Mio fratello ha appena spento la tele, mentre io come minimo non riuscirò a prender sonno prima delle tre, se non più tardi. Proverò a leggere Isaac, ho iniziato il secondo libro dal titolo “Abissi d’acciaio” e sono già oltre la metà. Non è male, parla di due investigatori, uno terrestre e l’altro robot, mentre l’era di questi ultimi è prossima, che devono lavorando d’equipe scoprire un assasino. Mentre si sospetta già da subito che possa essere un terrestre. Comunque la storia è molto più complicata di quanto possa io complicare il comprendimento della spiegazione. Insomma se ti dovesse capitare di entrare in una libreria, non comprare questo libro. Ora visto che non riesco a spiccicare una parola senza complicarmi la vita, spengo il computer e torno alla lettura. Ci sentiamo domani, sempre che il sole si ricordi di S.G. in P., così che possa andare a caccia di cicche. bacino cupo. ‘Notte! (sabato 17 aprile 2004) 0.38.44. ore 16.59.38. ... Vestito solo di un accappatoio, con ai piedi un paio di ciabatte logore, scendo trentatrè gradini. La porta che da sulle scale non funziona come dovrebbe, per aprirla bisogna usare la chiave. Tengo lo sguardo basso sino a raggiungere la buchetta delle lettere, e solo quando l’ho aperta vi immergo gli occhi. Niente, il solito vuoto. Faccio per tornare indietro quando lo sguardo cade su due cicche, mi dico, poi guardo che non vi sia nessuno intorno, e svelto le raccolgo. Altri trentatrè gradini, ma questa volta in salita, arrivato sulla soglia sbuffo come sempre, quasi fosse ormai un rito, mentre di certo sento nelle gambe e nel fiato la fatica. Con un gesto nervoso mi chiudo alle spalle la porta di casa. Eccomi di nuovo dentro alla solita stanza, che in pochi metri quadri racchiude, entrata, cucina, salotto e camera da letto, per fortuna almeno il bagno è a parte. Sabato, è sabato, sì è proprio sabato, e provo a ricordare l’ultimo sabato degno d’essere ricordato, ma niente da fare, troppo lontano nel tempo o la mia memoria inizia a far cilecca. Così per non sbagliare mi accendo una delle due cicche, e per quanto mi senta un barbone, provo per alcune boccate un euforia di stallo, del chissenefrega tanto poi......... . Ora sembra volersi affacciare il sole in questo pomeriggio triste, quasi a volerci ricordare che è comunque Primavera. Io credo che (comunque) da sopra al letto, nella mia posizione stravaccata, non faccia molta differenza,...... perciò quasi quasi, anche senza quasi quasi, mi accendo l’altra cicca,... e chissenefrega se fuori l’è Primavera. In questo momento “Eric” è partito con le sue solite canzoni, ma questa volta non mi lascio cogliere dal sentimento, ... ti penso e non ti penso,.... e lo lascio cantare innoquo. Ciao!!! bacino fuma fuma. 17.29.54. domenica 18 aprile 2004, ore 10.45.43. Buona giornata di Sole,.... mi lascio un promemoria per quando ripasserò di qui. > Paura. > L’universo di Asimov. > E se fosse l’unica via d’uscita? ------------------------------------------>>> > ..... non devo capire... > ...... del sentimento di te... > ....... , troppo ingenuo il mio fragile petto > ........ che s’arrese al primo bagliore della tua vorticosa pienezza. > ....... > ...... Proverò a resistere al sapere, > ..... di quella giostra gratuita al primo giro, > .... della curiosità appagata e tradita > ... dal gioco fine a sè. > .. > . Sono acerbo per chiamarmi fuori > .. trattenere gli accesi stimoli > ... vincere la calamità naturale che sei,.... > .... ...ecco! Perché non devo capire > ..... lasciandomi vagare nel silenzioso buio della distanza > ...... a costo di perdermici dentro, > ....... pur di tenermi in forma per un’altra attrazzione. “ Altro giro, altro regalo. “ 11.51.15. lunedì 19 aprile 2004, ore 23.14.13. ..... Dove ero rimasto? ( Ciao! E scusa l’orario) Okkey ho visto gli appunti, adesso non mi resta che fare mente locale. Fatto! Però lo sforzo mi ha decisamente sfiancato. Facciamo che ci si rivede domani mattina valà. Ps: La mia ex capa mi doveva chiamare la settimana scorsa per farmi sapere quando posso andare a ritirare i soldi, ma ancora niente. Spero che le arrivino i miei accidenti, uno per volta. Ps2: La verità è che sono scacchiato, sai senza sigarette, stò giù di testa. Buona notte! 23.54.19. mercoledì 21 aprile 2004, ore 15.38.46. Ciao! Sono sempre più pigro e sfiduciato. Proverò a seguire i punti lasciati in sospensione, anche se questa mia posizione mi rende declino a soddisfare promesse e quant’altro. > Paura: Sì! Mi capita soprattutto quando mi corico per il sonno, che quasi ogni sera fatico a trovare, se non a tarda notte. Sento qualcosa dentro che non mi spiego, provo una strana sensazione di fragilità, come se il corpo stesse vivendo gli ultimi sforzi, come se dovessi morire da un momento all’altro. Ricordo di averti già parlato di queste mie paure, però ultimamente si fanno sempre più frequenti. Sarà l’inquitudine, sarà che mangio poco e male, sarà il cuore di un quasi quarantenne, ma come dico sempre io, ... uguale a capo, il risultato non cambia. Una volta ho provato a cercare di capire cosa mi accada in quei momenti, ma fatico a spiegarlo fuori dai denti. Probabilmente sono solo io che tendo ad enfatizzare la cosa, dandogli troppo peso. ...... Stò ascoltando Eros Ramazzotti.... . > L’universo di Asimov: E bravo lui, così bravo che al cospetto mi sento una merda, se non stupido a trovarmi qui, incapace di scriverti frivolezze, faticando pure nel farlo, mentre litigo con il mio carente italiano. Bravo a buttarti nell’universo e farti sentire a due centimetri dal fatto che racconta, quasi fossi tu stesso partecipe della storia. Perché è normale identificarsi in uno dei protagonisti, come se per tutta la durata del racconto, si riuscisse così ad essere qualcuno di importante. In “Fondazione e Terra” mi sono identificato in “Trevise” ma solo perché questo nome mi ricorda la mia città Natale, cioè Treviso. Perché per tutto il resto o quasi, non abbiamo nulla in comune. Quello che mi fa pensare e mi ha impaurito di questa storia, è stato, immaginandomi d’essere a bordo con loro, quello di provare un senso di claustrofobia. Perché l’astronave dalla descrizione data non era più grande di questo appartamento nel quale vivo. E proprio non riesco a immaginarmi a spasso per il cosmo per tutto quel tempo senza non soffrire il poco spazio a disposizione. Direi che, a conti fatti, non sarei un buon viaggiatore e che il futuro per me può restare li dov’è per molto tempo ancora. .... Dovrei fare i lavori di casa, .... ma non trovo la voglia,..... forse è in mezzo al casino. > E se fosse l’unica via d’uscita?: Mi sento stupido a parlartene, mi sento stupido nel pensarlo,..... eppure è così. Mi stavo chiedendo se la morte fosse l’unica via d’uscita, anche se la risposta più decisa parte da una forte verità. Cioè, quella di lasciare il problema a chi rimane, che poi non ha colpe. No! proprio non riesco a trovare una scusa per sfuggire a quella risposta, anche se sono stanco di vivere per sopravvivere, stanco di vedermi invecchiare infelice. Ho troppa paura della morte, infatti quando nelle notti sento il cuore cedere, anche s’è solo una sensazione, a modo mio prego non accada, perché ho troppa voglia di vivere. Assurdo vero? Sembro solo capace di contraddirmi,...... eppure è così... . ...... ho voglia di fumareeeeeeeeeeee, cazz, cavolo, anzi, cribbio. Ora provo a cercare la voglia di fare le pulizie, magari è nascosta così bene che quando l’avro trovata sarà tutto già in ordine. Ps: Fuma una sigaretta in più, fallo per me. Ciao! 16.23.29. 20.37.14. ...Facciamo che ho troppa voglia di te, quasi quanto quella di fumare,... facciamo che tra poco arriva mio fratello e mi tocca smorzare lo stereo. Tra poco dovrebbe partire il tuo Eric. Sono appena rientrato, sono stato al campo da calcio e lì ho fatto balotta con una compagnia che ho conosciuto l’anno scorso. E’ girato tanto di quel fumo e di quella birra che faceva voglia, ma ho resistito visto la mia apatia, così ho dato solo due tiri e buttato giù qualche gotto di bionda, ma poca roba. Sarà che sono sfatto di mio, sarà che è Primavera, sarà che mi manchi, sarà chissà,..... magari tante di quelle cose che non ti sai spiegare e che soprattutto non t’importa nemmeno di andare a fare il fiscalista e il pignolo in questi momenti di sarà.... . Aspetto che parti l’Eric, ho una voglia di mandarti un messaggio che vedo vismara e i suoi fratelli, ma che dico (?) Che vedo Cenerentola e la sua scarpetta nelle mani dell’Orco cattivo, ma bello e pieno di soldi,..... e con il Mercedes sotto casa. Finalmente è partito,...... sai che ti dico? che quasi quasi ti mando un SMS, quasi quasi senza pensarci un attimo di più. Ti mando una domanda stupida del tipo....,... “ Da quanto tempo non ti dico che ti AMO? “. Non voglio aspettarmi un messaggio di risposta, non me ne deve fregare niente, ti scrivo solo perché sento che devo farlo. Adesso vado, scrivo e poi torno. 20.51.09. 20.55.43. Fatto! Ora chiudo, non prima però di aver dato un’occhiata al volo per vedere di non aver commesso degli errori/orrori d’ortografia. Tanto tra poco cominciano i Films e non vorrei farmi sorprendere e perdermi qualche registrazione da fare. Ciao! Ps: T Ps2: i Ps3: * Ps4: A Ps5: m Ps6: o !!! venerdì 23 aprile 2004, ore 19.37.00. Ciao! Beh! Veramente un pò ci speravo in una tua risposta, ma va bene lo stesso come ti ho già detto e spiegatone il motivo. Non sono in centro centro, perché sono stato al campo, e tra un lancio di freesby e un calcio al pallone, si è fatto anche qualche tiro di cilum. (Perdonami) Oggi ho letto un capitolo del libro (Il vagabondo delle scienze) di Asimov, e mi ha spaccato in due la testa, contagiandomi la curiosità. Oggi ho imparato che ci sono due tipi di scienziati, quelli che credono alla “Creatività” e quelli che credono all’”Evoluzione”. Ora non sono in grado di spiegarti la differenza, anche se sono sicuro che non ne hai bisogno. Volevo dirti altro, ma la voglia di fumare e l’effetto che stò scontando, quasi fosse una punizione, non mi danno modo di continuare a scriverti. Se non facendomi girare le balle. Sai che faccio invece? Metto su la pasta, magari più tardi ti raggiungo. Nel diario ovviamente, perché cosa avevi capito? Ma si va, sono solo io che potrei fraintendere. Okkey! Allora vado, ma perché nemmeno una piccola risposta, un cenno, non sò, magari anche un solo “ciao”. Vabbe! bacino solitario. 19.58.49. sabato 24 aprile 2004, ore 20.33.40. Ciao! Robertaaaaaaaaaaaaaa. Premetto, sono fumato. Guarda a che ora inizio a scrivere e a quando finirò. Ti farai un’idea vaga di quanto sono perso. Però sono qui da te, mentre Eric è già partito anche lui. Cavolo neanche un tuo messaggio, che rabbia, che voglia di dire vaffanculo a tutto il mondo, che tra l’altro non sa nemmeno di me e dell’amore che provo per te. Ho voglia di piangerti Roberta, non ce la faccio più. Sono stato a prendere le sigarette per la mia vicina, che per dirtela tutta è un gran bel pezzo di figliola. Così lei gentilmente me ne ha lasciate una sestina, ed una l’ho bella che fumata. Roberta ci sei? Mi stai ascoltando o sei distratta per i tuoi cacchi? Ho voglia di vivere Rob, troppa voglia di vivere, tanta che vorrei morire per quanto mi manca. Quando potrò tornare a vivere? Ad esser metà felice, non stò dicendo di voler diventare uno ricco e famoso, ma almeno uno con un lavoro, un’auto e magari una storia normale con una tipa normale. Mi sembra di non chiedere niente di particolare e nemmeno di non meritevole. Per quest’ultima frase quasi ingrippavo col cervello e non sono nemmeno sicuro d’aver scritto giusto. In definitiva volevo poi dire, che a questa mia vita del cazzo non stò chiedendo la luna, e che penso di meritare almeno una vita decente. Non trovi? Stò andando troppo fuori e non è solo colpa del fumo. Fuori c’è un tempo di merda, credo sia proporzionato al caos che c’è nella mia testa adesso. Tira un vento della Madonna (e spero di non aver scritto una bestemmia) , piove e ci sono dei lampi da paura. Ah! Poi hanno chiuso l’acqua, porca di quella paletta. Cambiando discorso, quando ero al campetto con i ragaz, ho visto passare una coppia con un neonato, e così mi è venuta una battuta stronza in testa, e mi piacerebbe un giorno trovare il coraggio per recitarla ad una coppia magari che conosco. La battuta è questa...., mentre guardi il neonato per vedere a chi può assomigliare, ti rivolgi ai genitori dicendo..” speriamo che abbia preso dai nonni”. A me ha fatto ridere pensandoci, a te non fa ridere? Certo che dev’essere una battuta vecchia, non trovi? Ora provo a spiegarla a mio fratello, per vedere che effetto fa..Niente non l’è piaciuta. Vabbè! senti questa allora,....... quando noi della compagnia siamo entrati dentro alla bocciofila per ripararci dal vento, un vecchio rivolgendosi a me mi fà “ hai visto che vento che tira? “ e io di ribatti le ho detto, .. “ si vede che è un vento giovane “, capita la battuta? Nemmeno questa è piaciuta a mio fratello. Mò stò a guardare Fiorello, perché in giro non c’è niente di particolare, perciò come minimo farò zapping tutta la sera. Credo sia meglio che mi ferma qui, .... stò troppo de fori, e fuori......, tira brutto tempo. Ti lascio con un bacio incazzato,..... ciao! 21.20.15. (domenica 25 aprile 2004) ore 0.25.59. .... Tra poco mi butterò nei sogni, almeno lì dentro la vita sa ancora di qualcosa. Un pò mi sono ripreso. ....... Roberta, non ti stò dando niente, questo diaro è solo un insieme di tante parole, che formano discorsi vaghi, come vago è l’italiano che prende forma chiara dal mio tentare. Ti Amo e questo mi piace, ne sono fiero, perché sò quanto sia difficile seguire le leggi dell’Amore. Bisogna essere un pò folli, ma non al punto estremo del termine, ma appena quanto basta per riconoscersi veri. Utopia? Può essere, eppure ci credi come fosse tutto possibile. Forse perché viene facile perseguire il sentimento che ti scava dentro senza che tu possa fare la differenza. Non ho ancora pianto per te, almeno non quel pianto che sa di sconfitta, quello che quando accade comprendi sia stata la goccia a far traboccare il vaso delle speranze. No! Una parte di me trattiene le lacrime che vorrei piangere, come se fosse convinta che presto vi sarà la nostra Alba, la nostra vera storia d’Amore. Sembra che stia cercando di convincermi con ciò che ti dico, quasi volessi attaccarmi agli specchi con le unghie. Invece non è così, sono cosciente della realtà, della mia realtà. Probabilmente la parte di me che non s’arrende stà scambiando lucciole per lanterne, ed io con lei. Può essere tutto a questo punto, ma mi fido della mia sensazione, di quel qualcosa che sento muoversi dentro, e son dispiaciuto di non darti niente in questi ultimi giorni. Quando questo diario sarà terminato e tu lo potrai leggere, anche se in un tempo che toglierà il senso allo stesso, spero col cuore, tu possa trovare in esso, almeno nel suo contesto globale,....... la verità del sentimento che provo. Al di là, di tutti gli errori, di enfatici quanto inconclusivi intenti, del mio essere e non saper prender corretta forma e posizione, spero in un tuo giudizio clemente e sano. Convinto che proverai la certezza e la vitalità del mio “ TI AMO”, anche solo nel vuoto del “tra le righe”, senza indugio per quanto afflitto dalla tristezza, eccomi qui ora, per i tuoi occhi di domani. Verranno giorni migliori, magari scarni di passione sensazionale, vacui di poesia accesa, ma tu sarai sempre lì, dove non mi sarà possibile scalzarti. Come una pallottola conficcata nel cervello, a ricordare il limite che ci separa dalla vita alla morte, dal bene al male, così tu non potrai essere estratta, se vorrò restare in vita, o almeno in quella che si possa ritenere tale. Dopo tutto stò cincischiare di discorsi, mi traggo in disparte, evado la scena in punta di dito, lasciandoti alla notte, per me irrequieta, mentre per te non sò, ma spero di dolci mani. La invidio in tutta la sua pienezza, come anche invidio in parte, quel fortunato che ti stà accanto. Buona notte Donna, ....... no, non ti svegliare per favore, resta nei miei occhi sognanti, così come voglio saperti, quell’incantevole meraviglia che il mio destino ha voluto donarmi. Anche se il prezzo della pena può sembrare eccessivo, rende l’idea del cotanto valore, e non lascierà spazio ad una possibile contestazione. Sei tu, e il resto non fa testo. bacino Trevigiano. 1.43.08. lunedì 26 aprile 2004, ore 19.20.45. Allora bisogna chiedere dove entrare. Finalmente guarderemo habitat interstellari lasciati millantanamente nelle opere poetiche. Qualità rubate, sogni taonisti, ultimi viaggiatori zenit. .... Ma chi me lo ha fatto fare? Accidenti ai miei pensieri giocosi. Quando alla fine non ho costruito niente di particolare. Vabbè! Ci ho provato, l’intenzione la puoi immaginare, quanto il visibile risultato decadente, inconcludente, poco gratificante. Ciao! A più tardi. 20.12.16. mercoledì 28 aprile 2004, ore 15.42.59. Ciao! ..... Dico, dico, dico, ma poi che faccio? Praticamente niente. Mi stò lasciando andare all’ozio con una facilià incredibile. Nemmeno i miei pensieri sembrano reagire con grinta. Iniziano a frullare quasi fossero di buona fattura, poi dopo poco vengono spazzati da nuovi pensieri, ed anche quest’ultimi non approderanno a niente, come sempre. Perciò prova ad immaginare le azioni che ne dovrebbero derivare, praticamente il nulla in tutta la sua sostanza. Il bello è che continuo a lamentarmi. Ma che cavolo mi stà succedendo? A questo punto dovrei reagire, almeno per essere credibile negli intenti. E che cavolo!? Ma niente, ... guardami, sono già stanco, anche di scriverti, di riportarti questa pochezza di vita che trascino in avanti, con la convinzione di valere, ma valere cosa poi? Sarei davvero disposto a lavorare, dovesse saltare fuori l’occasione? Ad esser sincero, guardandomi per come mi comporto giorno dopo giorno, mentirei se rispondessi di sì. Cosa mi sta capitando? In che cosa stò prendendo forma? Chi sono ora che prima non ero e non avrei mai pensato di diventare? Voglio una risposta, seppur nel globale, per quanto da questa possa fuggire a mio piacimento, ma la voglio. Ho la testa che viaggia di suo e la sento andar sbilenco. Non mi piaccio, così no. Ad esempio dovrei far le pulizie di casa, quelle sommarie, semplici. Che cavolo ci vuole dare la scopa, lo straccio, lavare due piatti in croce? Invece, rimando con scuse banali, che quasi mi vergogno averle in testa, anzi no, è lecito vergognarsene senza ombra di dubbio. Devo dare la colpa alla Primavera? Alla mia solitudine? Alla posizione economica? Okkey! Queste sono concrete ragioni, ma darsi una mossa nel vero senso del termine no? A quanto sembra no, infatti sono qui a scrivere di niente sul tuo diario. Ma bravo Stefano, ma bravo per non darmi dello stronzo, che anche questo sarebbe lecito se non doveroso. Quando affermo “lecito” intendo dire che è giusto mi siano rivolte le contestazioni contro, senza da parte mia un’opposizione valida. Si vabbè! me le dico, le ribatto, e tutto da me, sarò mica matto davvero? Probabilmente come afferma un mio amico che spesso incontro al bar (Cristian), tendo a scomporre la persona che sono, il problema è che ultimamente chiunque io sia non giro in perfetto equilibrio con il resto del mondo. Sta mo a vedere che le “canne” m’hanno bruciato il poco cervello che tengo tanto per avere qualcosa dentro alla cassa cranica. Ci mancherebbe anche questa, eppure a volte provo la sensazione che manchi qualcosa li dentro. Ci sono dei momenti nei quali sono raggiunto da dei vuoti, apparentemente banali, ma pur sempre delle mancanze di connessione che mi tengono li, con dei pensieri spezzati e subito una parte di me che cerca di raggiungere il filo lasciato in sospeso. Come queste frasi che non riesco a focalizzare come vorrei per spiegarti, e fino a che si tratta di scrivere potrei anche comprendere, del resto si sa della mia incapacità narrativa, ma anche nel parlato? C’è qualcosa che non funziona, non ci siamo, no! Non ci siamo per niente. Dove sono? Chi sono? Cosa stò facendo? Chiedo di vivere, ma per far cosa se non stò più in piedi con me stesso? Ora tesoro sarà meglio che provi a darmi una mossa iniziando a pulire la casa per davvero. Anche se tengo una fame..... . Vado! Scusa per il casino fatto sopra, dirai che sono cose che capitano, ma io preferisco non dirmi niente, tanto poi direi qualcosa errando per l’ennesima volta. Ciao! bacino confusionale. 16.29.00. giovedì 29 aprile 2004, ore 9.50.48. Ciao! Qui c’è il sole. Tra poco mi faccio bello, beh! Sì insomma, mi faccio una doccia tutto qui. Devo andare all’ufficio di collocamento, al solito appuntamento con la “tutor”. Mi segue Barbara, una donna carina, e già puoi immaginare tutti i miei pensieri, del resto è o non è Primavera? La settimana scorsa le ho portato il “file” con dentro la bozza del libro di poesie che vorrei venisse da qualcuno pubblicato. Spero che mi dia una possibilità, almeno dicendomi che ne potrebbe avere una, perché tanto posso immaginare che è difficile trovare un editore disposto a pubblicare poesie. Queste non sono facilmente commerciabili. Le ho anche lasciato la vecchia bozza “ all’ombra dello scorpione “ una raccolta di poesie fatta con testi di alcune ragazze mie ex e altre solo speranze. Nel “file” invece c’è l’ultimo lavoro, quello del quale ti ho chiesto una considerazione. Il titolo sarebbe, sempre che possa diventere almeno la nuova bozza, “ dal diario del capitano “ dove sono raccolte solo le tue poesie. Adesso sarà meglio che mi dia una mossa se voglio non fare tardi all’appuntamento. Di trovare lavoro secondo me non se ne parla proprio, e di questo Barbara ne sarà delusa, ma non so che farci, del resto non mi sento che ciò possa accadere, e per ora non credo ai miracoli. Spero invece d’averla lasciata entusiasta almeno con le poesie, chissà che anche lei non ritanga possa avere con queste qualche speranze. Sai!? Io è da tanto che voglio credere ai miei scritti, e sarebbe ora di trovare un modo per affrontare il grande pubblico, anche se ciò comporterebbe andare incontro ad una eventuale sconfitta. De resto io sono qui, pronto a tutto, o a quasi tutto. Ciao! bacino speranzoso. 10.04.10. 13.24.08. ......Ho messo su l’acqua a bollire, tanto per metter qualcosa sotto ai denti. Al colloquio è andata così così. Devo ammettere che tralascio apatia e menefreghismo nel mio fare, e l’ho anche ammesso apertamente. Appena finito l’incontro sono stato a prendermi un caffè, e che cavolo ci voleva. Solo dopo ho fatto due telefonate di lavoro. In un posto hanno già trovato e per l’altro dovrò presentarmi nell’agenzia sita a Bologna, al più presto possibile. Ma non chiedermi quante possibilità abbia, perché proprio non riesco ad immaginare d’averne. Però continuo a convincermi che,.... tentare non nuoce, anzi, chissà che a forza di dai e dai non .... . Alla tele solo della tristezza, tra telegiornali e trasmissioni in genere, non riesco a decidermi sul che cosa guardare. Mi sono rimaste otto sigarette, e stò cercando di trattenermi il più possibile dal fumare, ma faccio ‘na fatica. Vorrei arrivare ad averne almeno una per domani mattina al risveglio. ‘Mo vado a vedere a che punto è l’acqua, ... aspetta. A rieccomi! Ho buttato in pentola circa 200 grammi di linguine n°13, e visto che non ho con che cosa condirle, ho preso dal frizeer una mezza luna ripiena di formaggio. Che poi pasticcerò con le linguine quando queste saranno cotte. Bona, adesso sto dietro alla cottura, continuando a fare zapping alla tele. Probabilmente ci sentiremo più tardi, ciao! bacino affamato di .. ... . 13.46.36. 16.59.43. Tesoro, mi sono messo di buon impegno a inventare un’altro cruciverba, ma per ora sono riuscito solo a fondermi la testa, dentro ad un incrocio di parole che non trovo. Così per ora l’ho accantonato, ci tornerò sopra con più calma in un giorno migliore. Sai che, porca di quella miseriaccia, ma in questa casa non c’è nemmeno uno straccio di vocabolario. Mi tocca sbirciare in quello di “Italiano/Francese-Francese/Italiano”, sai che penuria (?) Mi fumo una sigaretta e poi vedo se riesco a prender sonno, anche se non sono stanco per niente. Potrei uscire, ma fuori non tira una gran bella giornata. bacino laconico. Ps: che tra l’altro non sò nemmeno cosa voglia dire, (laconico) però lo immagino, si insomma, un circa penso di, potrebbe anche, ma vai a sapere se poi..... . 17.09.31. sabato 1 maggio 2004, ore 21.38.20. ... Ho tutto domani per dirti addio, adesso è sol tempo di prove. Non vorrei mai arrivare impreparato, con i muscoli freddi, e i pensieri pronti ad imbrogliarsi. ... L’armadio da solo chiede molto tempo, per quanto piccolo esso sia, l’indecisione vi si perde dentro. ... Ricordare tutti i nomi mettendoli in fila come vuole il cuore, non sarà così facile, ed altro tempo se ne andrà, veloce veloce. ... Prendere ogni sogno in disparte e chiedergli scusa, per il gesto di resa, anche questo richiederà del tempo. ... E poi scegliere quale sia l’ultima sigaretta, l’ultimo percorso cerebrale, l’ultimo panorama per questi occhi e l’ultimo racconto intimo che avrei voluto farvi di persona, a voi Donne che ho amato sino a qui. ... Ma domani è ancora lì nel suo futuro, ed io ho tempo per giocare tra il disperato e la follia,.... in quanto a te, ... chissà dove sei. ‘Notte! bacino assolo. 22.29.35. 23.39.51. .... Ieri notte ho faticato a prender sonno, sono riuscito a chiuder gli occhi solo verso le quattro e mezza. Questa notte chissà, spero di riuscirci prima. Sono stato fuori a cercare cicche, ma niente, ne ho trovata una sola. Ora guardo un pò di tele con la speranza di stancare gli occhi. Ps: C’ho una voglia di fumare da strippo. Ps2: Ri’Notte! bacino stressato. 23.48.35. domenica 2 maggio 2004, ore 19.57.14. Ciao! Fuori dalla finestra si stà consumando un tramonto. Che carino, mi da il senso della Primavera. Mi stò gustando un caffè, direi ottimo, e non perché l’ho fatto io, ma perché ho sbattuto per cinque minuti lo zucchero sino a far venire la schiumina. E’ più bello da vedere delle due, però tutto sommato non è venuto nemmeno male. Peccato che mi manca la sigaretta da fumarci nel mentre e dopo. Oggi ne ho fumata solo una, mi meraviglio di non essere strippato in proporzione a quanto stia patendo la mancanza di fumo. Quella è esagerata. Devo trovare un, come si dice, porcamiseria, un sostitutivo, ecco! Non mi veniva, come non mi viene nemmeno in mente quale possa essere questo benedetto sostitutivo. Forse un cannone, anche se, ricordo, che quando partecipo a quei viaggi tengo comunque voglia di fumare normale. Chi mi da una sigarettaaaaaaa????? Che non ce la faccio piùùùùù. Per Martedì ho due colloqui di lavoro, e ad essere sincero tengo un pò di tensione. Un pò è data dalla sfiducia in me stesso, un pò dalle possibilità che credo di non avere, e un pò anche dalla semplice paura di affrontare le persone. Dovrei esser capace di mentire, di fare un pò di scena, del tipo,...che di me si può aver fiducia perché so cavarmela in qualsiasi situazione, .... si insomma riuscire a dare l’idea d’esser quello che stà cercando. Ma non sono capace, no, quando è il momento di dimostrare che sono un buon attore, niente, non riesco a mettere in disparte la mia coscienza, così finisce che delle due passo per un’incapace totale, ... quando invece ne ho di qualità. Almeno credo,..... ma si dai stavo scherzando,..... certo che ne ho di qualità,..... si contano sulle mani di un monco. Ahahahaah!!! Cavolo m’è sfuggito il bello del tramonto,... ora mi fermo per prendere un pochettino d’aria e finire il mitico caffè. bacino silente. 20.18.23. mercoledì 5 maggio 2004, ore 23.26.22. ..... Stai già dormendo? Per sicurezza scriverò cercando di far meno rumore possibile. Mi dispiacerebbe moltissimo svegliarti. E poi sei così bella quando dormi, m’incanto spesso a guardarti. Sono passato di qua giusto il tempo per dirti le ultime, niente di speciale ovviamente. Ho tenuto alcuni colloqui, che per ora non hanno dato esito positivo, ...ma preferisco parlare d’altro, come preferirei restare qui in disparte ad ammirare la bellezza della tua immersione nel mondo dei sogni Peccato non riesca ad annullare dal campo visivo la presenza di ....,.... vabbè dai, parlerò d’altro. Qui la Primavera è ancora triste, ma non batte la mia tristezza personale, per quanto faccio di tutto pur di perdere la sfida. Il terzo libro di Asimov, iniziato la settimana scorsa, (Il vagabondo delle scienze) fatico a leggerlo, per quanto sia interessante. Diciamo che per un ignorante (in materia trattata) come me, diventa difficile seguire i discorsi, e perciò digerirli. Così, mi leggo uno o due al massimo, capitoli al giorno, e non tutti i giorni, ma solo quelli nei quali sono abbastanza tranquillo spiritualmente. Lo sò che vista la mia situazione ti viene da pensare e credere, quanto sia difficile possa capitarmi l’occasione di leggere, però accade. Voglio esser sincero, come sono sempre stato del resto, ma anche questa volta avrei voluto parlarti d’altro, solo che vista l’ora, ho pensato che l’argomento non sarebbe stato consono. Ti avrei di sicuro svegliata, destandoti dai sogni, appioppandoti la Luna storta. Perciò ho preferito così, da perfetto egoista, parlarti di niente, tirando a campà la lingua come can per l’aia, assaporando con la coda dell’occhio la bellezza del tuo dolce dormire. Ora tolgo il disturbo,..... continua a sognare Amore mio. bacino sul cuscino. 23.56.53. giovedì 6 maggio 2004, ore 21.25.46. Ci sono quasi, ora mi preparo ed esco per andare a vedere gli orari dei treni, perché oggi pomeriggio dovrei andare ad incassare un vecchio credito. Poi dopo faccio un salto al bar, così lì tra una cosa e l’altra, mi faccio aiutare a trovare le definizioni a me inaccessibili cerebralmente. bacino di pausa. 9.23.36. 23.50.21. Ho appena finito di guardare il telefilm su I1, quello dove ci sono due medici chirurgici e viene raccontata la loro vita privata. Bello! La puntata di questa sera mi ha strappato alcune lacrime che si sono cristallizzate subito, alla base delle ciglia. Ne sono rimasto sbalordito, visto che è da un pò di tempo che sento d’aver un pianto dentro, ma che fatica ad esternarsi. Per il resto, cambiando discorso, sempre a fatica continuo la lettura di Isaac, e a parte la difficoltà riscontrata all’inizio, ora trovo qualche riflessione personale prendere il sopravvento tra i pensieri soliti. Mentre per il resto tutto tace, per non dire che la vita continua a stancarmi sempre di più, anzi per essere più precisi dovrei dire che, sono sempre più stanco di questa vita. Ne ho due palle così...... ( )( ). All’origine erano così... °°. Sì dai scherziamoci sopra che è meglio. Mi auguro di trovare al più presto una stabilità ecumenica, sentimentale (senza fretta) e psicologica, così che possa scriverti qualcosa di più allettante. Perché solo da dentro alla felicità riesco a dare il meglio di me stesso. Penso che poi sia così per tutti, non trovi? Poi con una buona dose di fortuna, visto che l’impegno già c’è, spero di riuscire a dimenticarti per sempre, o quasi definitivamente. O perlomeno riuscire a costruire un bozzolo speciale, dove ripòrti, dimodochè, qualora il ricordo tornasse, non possa far danni. Buona notte fiorellino. bacino alla mano. (sabato 8 maggio 2004, ore 0.15.55.) lunedì 10 maggio 2004, ore 13.18.21. ... Ciao!!! L’unica debolezza dell’Uomo resterà per sempre l’esistenza della Donna. Sono appena rientrato dalla stazione di SanGio, .... nella passeggiata ti ho cantato, tanto per cambiare, come tanto per cambiare ora c’è Clapton che tiene la base, mentre io provo a scriverti di niente cercando di farlo bene. Certo! Potrei parlarti di alcune mie teorie sulla vita in generale, tratte dalla lettura di Isaac, ma tu, tu cosa ci potresti capire??? A parte ciò che già sai, non credo tu sia in grado di evolvere o comprendermi nello specifico, e solo perché abbiamo parametri di comprensione diversa. Tu hai troppo salde le tue convinzioni, mi ascolteresti solo per delicatezza, ma non ti passerebbe per la testa la “considerazione”, nondimeno saresti pronta a trattare un qualsiasi argomento come qualcosa di “probabilmente” innovativo. A parte questa mia dichiarazione convinta, di te e delle tue possibilità, tutto volge verso il peggio. Mentre tu resti bellissima, tanto per abbreviare il tuo valore, almeno nei termini scritti. Ma per quale Caz.. di motivo non mi scrivi? Allora dillo che vuoi farmi morire.....,.... cos’è, sei così felicemente nella tua vita privata come non mai, che io non servo più? Mi stai aiutando a dimenticarti? Non sò di qualcosa per Dio, anzi per me s’è possibile. 13.31.59. 13.33.33. Adesso stò fermo con le dita, e provo a godermi “mano lenta” mentre fumo una sigaretta. Lui almeno sa cosa canta, ... io non sò niente a parte ciò che tu sai di me. bacino appoggiato al cielo schiavo della terra. 13.35.58. 14.13.02. Ora c’è la numero tredici, che per quanto sia nella posizione numerica a me fastidiosa, resta sempre una tra le sue canzoni che preferisco, nella quale quasi riesco ad averti qui, nei miei pensieri. Ps: Guardando la tua foto, fatico a trattenermi nel dire...... “ ti amo”.... porca di quella paletta boia d’un mondo ingrato e ladro. Okkey! Okkey! Mi fermo qui, prima di dare in escandescenza. bacino bambino. 14.18.36. mercoledì 12 maggio 2004, ore 14.01.00. Ciao! Matta, avrei una gran voglia di fumare, ma mi sono messo in testa che prima sarebbe meglio finire quel benedetto cruciverba. Perciò ora mi metto all’opera. bacino casellato. 14.02.54. ........ Mò sono stanco di cercare definizioni e poi ho troppa voglia di fumare. Ripasso più tardi. Ciao! Matta + matta. bacino stanco, stanco, stanco, stanco, stanco, stanco, stanco, stanco, stanco. 14.55.30. giovedì 13 maggio 2004, ore 10.31.45. Buona giornata a te Donna meravigliosa. Come avrai di certo notato, è da un pò di tempo che non ti chiamo più al maschile. Con questo non ho smesso di vederti sotto lo stesso profilo, non ho mollato l’intenzione di dare un taglio alla nostra relazione. Solo ho pensato di darmi più tempo, tutto qui. Del resto siamo o non siamo in Primavera? Tanto la scadenza dei termini coincide con la consegna di questo diario, perciò mi resta ancora qualche mese di libertà condizionata. Probabilmente faticherai a capire questa mia semi pazzia, ma non sei l’unica, anch’io fatico a starmi dietro cercando d’Essere coerente. Adesso riprendo il cruciverba da dove l’avevo lasciato. bacino incasinato. Cavolo ce l’ho quasi fatta. Mi mancano solo alcune definizioni, che da solo e senza dizionario non riuscirei a trovare, e poi l’è fatta. Credo che mi farò aiutare dagli amici (si fa per dire) del bar. Tanto devo uscire per prendere le sigarette. Mi stavo dimenticando di una cosa però, cioè che, a cruciverba finito, mettendo in fila delle lettere estratte dallo stesso, (dai quadrati colorati) potrai leggere una frase scritta per te. Qui sotto ti disegno i quadratini da riempire. Ciao! E alla prossima. bacino normale. 10.53.31. 12.32.43. ..... Sono ancora qui dentro al tuo diario. Ho appena finito di disegnare i quadratini e di colorare quelli dai quali estrapolare (a cruciverba finito) le lettere che formeranno una frase dal senso compiuto. Che alla fine ti suonerà banale e scontata. Ora mi butto sotto la doccia, poi esco per le paglie e forse il bar. bacino ancora innamorato particolare. 12.37.12.
Posted on: Sat, 24 Aug 2013 23:22:19 +0000

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