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«Al Presidente della Regione e allAssessore per il territorio e lambiente, premesso che: ai sensi della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, come modificata dalla legge regionale 14 aprile 2006, n. 14, la Regione è tenuta ad esercitare in modo sistematico e continuativo attività di prevenzione e lotta contro gli incendi dei boschi e della vegetazione, diretta alla protezione del patrimonio forestale pubblico e privato, dei terreni agricoli, del paesaggio e degli ambienti naturali, delle aree protette, dei siti di importanza comunitaria, delle zone di protezione speciale, delle zone speciali di conservazione, nonché a garantire la sicurezza delle persone; con decreto del Presidente della Regione è approvato il piano per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi, predisposto dal Corpo forestale della Regione, collocato oggi nellambito dellAssessorato regionale del territorio e dellambiente; nellanno 2012 zone di grandissimo pregio naturalistico e paesaggistico sono state devastate dagli incendi che hanno interessato in maniera diffusa anche le aree naturali protette, evidenziando limiti operativi e inefficienze gestionali; in unintervista dello scorso ottobre 2012 il dirigente generale del Corpo forestale regionale ha dichiarato che la scorsa estate la superficie percorsa da incendi, tra aree boscate e macchia mediterranea, è stata pari a circa 12 mila ettari ed ha comportato oltre 12 mila interventi delle squadre antincendio; considerato che: secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato nel 2012 in Sicilia si sono registrati oltre il 50% degli incendi verificatisi a livello nazionale, che peraltro è stato caratterizzato drammaticamente da un aumento rispetto al 2011 del 30% del numero degli incendi ed addirittura del 158% della superficie colpita dalle fiamme; il nuovo piano regionale antincendio per la difesa dei boschi e della vegetazione, caratterizzato dalla protezione a fini antincendio non solo dei boschi ma di tutte le formazioni di vegetazione tra le quali rientrano aspetti di grande interesse conservazionistico e riguardanti anche habitat di interesse comunitario, è stato adottato dalla Giunta Regionale con delibera n. 242 dello scorso 13 luglio 2012, ma da allora non è stato ancora emanato il decreto presidenziale di approvazione; il piano si attua mediante programmi annuali di intervento predisposti entro il 31 marzo di ciascun anno; relativamente ai parchi regionali, con decreto del presidente dellente parco sono approvati specifici programmi di intervento contenenti disposizioni per il coordinamento dei compiti dei soggetti che svolgono attività di prevenzione e difesa antincendio, nel territorio del parco, secondo le previsioni del piano regionale; nel bilancio di previsione 2013 predisposto dal Governo la spesa complessiva per il settore forestale è stata ridotta di ben oltre il 60% rispetto agli anni precedenti; per sapere: i motivi dei gravi ritardi nellapprovazione del piano regionale antincendio e quali iniziative urgenti intendano assumere per porvi rimedio; il numero definitivo e lestensione degli incendi verificatisi nellanno 2012, distintamente per provincia e per tipologia di aree interessate (boscate, non boscate, protette); gli estremi e i contenuti specifici dei decreti dei presidenti degli enti parco con cui sono stati approvati i programmi operativi nel 2012 e, in assenza, quali iniziative siano state assunte nei confronti degli enti inadempienti; quali direttive siano state emanate nel 2012, o in assenza quali si intenda emanare nel 2013, per lindividuazione delle formazioni vegetali da preservare, atteso che spesso i fuochi che interessano garighe, arbusteti o formazioni vegetali seminaturali non vengono spenti con la stessa solerzia con cui si interviene su aree boscate, talvolta di minore interesse ambientale come alcuni rimboschimenti artificiali; quali misure organizzative e priorità operative intendano assumere per garantire nel 2013 lefficienza e lefficacia del servizio di manutenzione dei boschi, di prevenzione e spegnimento degli incendi a fronte della programmata drastica riduzione delle risorse finanziarie; quali direttive siano state emanate agli uffici del Corpo forestale regionale per la predisposizione dei programmi annuali da redigersi entro il prossimo 31 marzo 2013». (Gli interroganti chiedono risposta scritta con urgenza) Risposta -«In riferimento all’interrogazione specificata in oggetto, si rappresenta quanto segue: Il Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana ha inviato in data 13 giugno 2012 la proposta di Piano all’Assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente pro-tempore. In data 13 luglio 2012 il Piano, su proposta dell’Assessore competente, è stato apprezzato dalla Giunta Regionale e trasmesso alla Segreteria Generale della Presidenza della Regione per la definitiva approvazione. In data 18 gennaio 2013, in risposta a specifica richiesta della stessa Segreteria Generale, il Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana ha dato assenso allo schema di decreto di approvazione. In allegato 1 sono riportate le tabelle relative al numero e all’estensione degli incendi rilevati nel 2012, suddivisi per provincia e per tipologia di aree interessate. Tali dati, disponibili anche sul sito del Sistema Informativo Forestale del Comando, sono estratti dalle schede AIB/FN compilate dai Distaccamenti Forestali. La superficie boscata si riferisce ai boschi alti e agli impianti di arboricoltura, per altre superfici forestali si intendono i boschi bassi, quelli radi, le boscaglie e gli arbusteti (macchia). Per una migliore comprensione del fenomeno, vengono anche riportate le superfici boscate effettivamente compromesse dal fuoco con livelli di danneggiamento superiori al 60% e al 90%. In allegato 2 sono riportate le percentuali delle superfici percorse da incendio in area protetta (parchi e riserve). Il Pianto Anticendio individua esattamente tutte le aree a valenza naturalistica (parchi, riserve e zone sic e zps) su cui esercitare in linea prioritaria tutte le azioni di previsione, prevenzione e lotta attiva al fine di evitare l’insorgere di incendi o il loro propagarsi. Nello specifico, il Dipartimento regionale dell’Azienda regionale foreste demaniali ha richiamato l’attenzione sulle modalità di esecuzione della manutenzione dei viali parafuoco, allo scopo di ridurre l’intensità del fronte di fiamma e di consentire alle squadre antincendio di potere intervenire con maggiore sicurezza e in modo più efficace per la repressione dell’incendio. Purtroppo nel bilancio di previsione 2013, sull’apposito capitolo di spesa (150514) della Rubrica del Comando del Corpo Forestale, sono stati allocati soltanto 50.000.000 euro a fronte di un fabbisogno consolidato di circa 84.600.000.000 euro. Tale dotazione finanziaria non ci permette di assicurare il servizio di spegnimento a terra, con le squadre di pronto intervento e le vedette di avvistamento, non potendo assumere gli operai di cui ai contingenti dell’art. 56 della legge regionale 16/96; si può soltanto assicurare il servizio aereo con l’ausilio a terra del personale in divisa e del solo contingente degli operai a tempo indeterminato. E’ già stata sottolineata più volte l’esigenza di incrementare la dotazione finanziaria per l’anno 2013. Le direttive agli uffici periferici del Comando del Corpo Forestale sono state già emanate con apposito provvedimento denominato “Organizzazione, competenze e procedure per la lotta attiva” allegato al Piano Antincendio; in particolare nel capitolo 3.2 vengono date puntuali indicazioni su come organizzare e redigere il piano provinciale antincendio». LAssessore Maria Lo Bello Valentina Palmeri
Posted on: Wed, 30 Oct 2013 21:23:04 +0000

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