«Alla fine il suo cuore ha ceduto», ha detto del padre Cristina - TopicsExpress



          

«Alla fine il suo cuore ha ceduto», ha detto del padre Cristina Odone. Che ha aggiunto, annunciandone il decesso: «Aveva una incredibile forza vitale. Non aveva accettato la condanna a morte di Lorenzo e non accettava una condanna a morte per sé» goo.gl/8k4S3W «Ho scritto questo libro per mantenere viva la memoria di mio figlio Lorenzo - così inizia il suo libro autobiografico, ndr -. Ora, raggiunto l’obiettivo, bisogna continuare a tenere viva la ricerca su queste malattie. Non lo devono fare solo i medici [...] I pazienti non devono accontentarsi ma andare alla ricerca di una seconda opinione, fare del loro meglio per identificare lo specialista migliore, informarsi. Questa credo sia le lezione importante della mia storia, oltre all’amore, che ti spinge a non abbandonare mai la lotta» goo.gl/M3QlBf Sembra di rileggere la vibrata denuncia di Ivan Illich dellintroduzione al suo “Tools for Conviviality”, New York 1973, a proposito delle “Due soglie di mutazione”: «Il paradosso è che quanto più lo strumento diventa semplice, tanto più la professione medica si sforza di conservarne il monopolio. Più liniziazione del terapeuta si prolunga, più la popolazione dipende da lui per lapplicazione cosciente delle scoperte importanti e per il miglioramento della vita quotidiana. Ligiene, che lantichità considerava una virtù, diviene il rituale che un corpo di specialisti celebra sullaltare della scienza. Dopo la seconda guerra mondiale, cominciò a divenire chiaro che la medicina moderna ha pericolosi effetti secondari sulla salute individuale. Ma cè voluto del tempo perché i medici identificassero la nuova minaccia rappresentata dai microbi divenuti resistenti alla chemioterapia, o studiassero gli effetti cancerogeni degli insetticidi, o riconoscessero un nuovo genere di epidemie nei disordini genetici dovuti allimpiego degli ormoni o dei raggi X durante la gravidanza. Trentanni prima, Bernard Shaw già lo rilevava: i medici, diceva, hanno smesso di guarire per impadronirsi dellintera vita dei loro pazienti. Si è dovuto attendere gli anni Cinquanta perché questo rilievo divenisse evidenza manifesta: producendo nuovi tipi di malattie, la medicina aveva superato una seconda soglia di mutazione goo.gl/BtXh4T Nel 1972 il sottosegretario alla Sanità degli Stati Uniti dAmerica poteva affermare che quattro quinti della spesa federale servivano o ad accrescere la sofferenza o a curare malattie che non sarebbero insorte senza un precedente intervento medico. Al primo posto fra i guasti causati dalla professione, bisogna collocare quella vera e propria malattia «mentale» consistente nella pretesa di fabbricare una salute «migliore». Le prime vittime di questo male iatrogeno (generato cioè dai medici) sono stati i pianificatori e i medici» goo.gl/FcPVJk Augusto Odone, il carismatico economista italiano della World Bank che dedicò gli sforzi di una vita a salvare il figlio malato di Adl, una gravissima patologia invalidante, ispirando il film “L’olio di Lorenzo” che commosse il mondo intero, aveva 80 anni goo.gl/DsIEzp È stato e rimane un eroe feriale, quotidiano, come piace a me, capace di fondata autonomia intellettuale e di un amore che come il “granello si senape” sovverte le certezze tutte umane: nella fede ammaestrata dallinquieta mitezza goo.gl/v7USDU vimeo/68033640
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 11:59:37 +0000

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