"Annebbiata e confusa, mi ostinavo a non voler guardare in faccia - TopicsExpress



          

"Annebbiata e confusa, mi ostinavo a non voler guardare in faccia la realtà e a ricadere sempre nello stesso errore. Ogni volta che mi cercava, con doni meravigliosi o con romantiche lettere, mi illudevo che fosse innamorato e accettavo di rivederlo: alla fine quasi sempre mi rifiutava o mi mortificava. Andavo avanti così, in un perenne circolo vizioso. Gli amici hanno provato a farmi aprire gli occhi, ma era del tutto inutile. Anzi: quanto più mi accusavano di essere patetica e ridicola, tanto più desideravo dimostrare al mondo di avere ragione io... Grazie al percorso di analisi ho preso davvero consapevolezza di che tipo di uomo fosse: un profondo narcisista, incapace di provare empatia e sentimenti puri. In un attimo, quello che avevo considerato amore fino al giorno prima mi è apparso improvvisamente una chiara patologia. Ho capito che il suo continuo cercarmi non era un segno di amore verso di me, bensì la prova che non riuscisse a vivere senza la costante approvazione degli altri. Voleva semplicemente essere sicuro che io fossi ancora innamorata di lui." Queste lucidissime parole arrivano non da una sconsiderata alle prime armi, o da una donna a cui difettino capacità umane, professionali, intellettive. Queste parole fanno parte di una lunga intervista ad Alba Parietti. Una che sembrerebbe avere strumenti per difendersi. Ma questo tipo di dipendenza è democratico. Nessuna può dirsi al sicuro. E mi sento di ringraziarla come donna per avere espresso pubblicamente una sua faccenda privata aiutandoci a capire come in realtà nessuna di noi sia sola.
Posted on: Wed, 10 Jul 2013 12:43:14 +0000

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