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« I Turchi hanno distrutto completamente alcune chiese di Dio e ne hanno trasformate altre a uso del loro culto. Insozzano gli altari con le loro porcherie; circoncidono i cristiani macchiando gli altari col sangue della circoncisione, oppure lo gettano nel fonte battesimale. Si compiacciono di uccidere il prossimo squarciandogli il ventre, estraendone gli intestini, che legano a un palo. Poi, frustandole, fanno ruotare le vittime attorno al palo finché, fuoriuscendo tutte le viscere, non cadono morte a terra. Altre le legano al palo e le colpiscono scoccando frecce; ad altri ancora gli tirano il collo per vedere se riescono a decapitarli con un solo colpo di spada. E che dire degli orripilanti stupri ai danni delle donne? » (Roberto il Monaco, Historia Hierosolymitana) La prima crociata fu indetta il 27 novembre 1095 dal papa Urbano II, il giorno prima della fine dei lavori del Concilio di Clermont. Su sollecitazione delle Chiese cristiane dOriente, invitò i cristiani dOccidente ad armarsi per liberare la Terrasanta e la città di Gerusalemme sotto il dominio dei Turchi. Fu così che i cavalieri - dopo alcuni fallimentari tentativi, dovuti allapprossimativa organizzazione, specialmente logistica - partirono nel 1098 da varie parti dEuropa (in gran parte dalle contrade francesi e germaniche, con pochissimi apporti italiani e nessuna partecipazione iberica, delle Isole britanniche e dei paesi scandinavi), sotto la guida di un gruppo di nobili: Raimondo, duca di Provenza, Goffredo di Buglione della Bassa Lorena, Boemondo di Taranto e Baldovino delle Fiandre, fratello di Goffredo e, nel 1099, riuscirono ad espugnare Gerusalemme e a prendere il controllo del Santo Sepolcro di Gesù, dopo aver vinto altri combattimenti e creato i primi domini di Outremer a Edessa e ad Antiochia. NellXI secolo si era manifestata una serie di fenomeni positivi per lOccidente europeo, che avevano permesso la presa di coscienza di una rinnovata forza: lo slancio demografico e la ritrovata mobilità sociale. Inoltre le vittoriose campagne militari contro i Mori di al-Andalus in Spagna e gli Arabi e i Berberi in Sicilia e lavvio dellespansione nel Mediterraneo delle città marinare italiche, provenzali e catalane erano stati tutti esempi per la futura crociata. Nonostante ciò non si deve pensare a una pianificazione a tavolino della crociata (nome che compare solo dal XIII secolo), poiché sembra che il movimento sia nato quasi per caso, con effetti che nessuno poteva allepoca calcolare. In accordo col concetto assai discusso di guerra santa (bellum iustum) nel Cristianesimo,[1] le spedizioni erano ritenute giuste, in quanto di difesa e rappresentarono unoriginale fusione tra guerra e pellegrinaggio (i crociati avevano infatti gli stessi privilegi spirituali dei pellegrini). La disciplina che più da vicino fece da modello alla crociata fu quella stabilita da papa Alessandro II per la spedizione in Aragona contro i Mori del 1063. In quelloccasione il pontefice aveva concesso ai cristiani di portare in battaglia il vessillo di San Pietro, una bandiera con carattere sia di benedizione sacrale che di investitura giuridica feudale. Con la vittoria e le gloriose cronache dellepoca, arricchite di miracoli e di gesta epiche in uno scontro tra Vizio e Virtù, si iniziò a concepire la guerra agli infedeli come spiritualmente meritoria. La zona di Gerusalemme era finita oggetto della lotta fra Bizantini, Arabi e Turchi selgiuchidi[2]. Sotto la sovranità araba non si erano verificati incidenti di sorta fra musulmani e cristiani (nasrānī in arabo), a parte sotto il sovrano fatimide dEgitto al-Hakim, allinizio del XI secolo, sebbene i cristiani fossero ridotti in una posizione servile. La città di Antiochia era caduta nel 1085 grazie al vittorioso assedio dei turchi selgiuchidi. La componente selgiuchide che si sarebbe autodefinita di Rūm, cioè romea, dellarea bizantina, era arrivata a insediarsi a Nicea, attuale Iznik, lAsia minore era stata conquistata. Di fronte a questo crescente pericolo proveniente da oriente, lImpero bizantino fu indotto a rivolgersi per cercare aiuto allOccidente latino. I turchi selgiuchidi avevano preso a vessare le carovane dei pellegrini cristiani doriente e doccidente che da secoli si recavano a Gerusalemme in pellegrinaggio. Si parlò di rapine, sequestri, uccisioni, stupri di pellegrini che iniziarono così a viaggiare sotto la scorta di piccoli gruppi armati, ma al di là di questo, era la montante potenza turca a terrorizzare il mondo cristiano che, dopo la disastrosa disfatta di Romano IV Diogene a Manzicerta, temeva che si stesse profilando un terribile cataclisma anche per la Cristianità latina e che lImpero turco avrebbe potuto conseguire la conquista islamica dellEuropa. Limperatore bizantino Alessio Comneno chiese aiuto al conte di Fiandra tramite una lettera. Questa circostanza tornò a favore di Papa Urbano II, il quale, secondo il cronista Bernoldo di Costanza, avrebbe fatto riferimento allaiuto da portare ai Cristiani dOriente nel concilio di Piacenza, precedente laccorato appello finale di Clermont. Nel 1054 la tradizionale estraneità tra la Chiesa occidentale che faceva riferimento al Papa e la Chiesa orientale che faceva riferimento al Patriarca di Costantinopoli era sfociata in uno scisma. Il fatto decisivo che aveva portato a tale scisma era stato la disputa sul filioque, come atto finale di un lungo braccio di ferro fra i due vescovi che si contendevano il primato. Quando Papa Urbano II indisse un pellegrinaggio armato al concilio di Clermont (1095) nessuno pronunciò la parola crociata. Lo scopo era larrivo di una massa di pellegrini nei luoghi santi della Cristianità. Nel progetto di Papa Urbano II, aiutando Alessio Comneno a ristabilire la sua autorità, sul lungo periodo, avrebbe posto le basi per una riconciliazione e riunificazione tra la Chiesa dOccidente e quella dOriente nella lotta contro gli infedeli. Il tentativo fallì sin dalla Prima crociata. Innanzitutto, la prima risposta da parte dei fedeli la si ebbe con la cosiddetta Crociata dei poveri: spedizione assolutamente improvvisata da parte di contadini provenienti soprattutto dallAuvergne, animati da predicatori come Pietro leremita. A queste spedizioni fecero da preludio numerosi eccidi di israeliti, che si cercò di convertire a forza al Cristianesimo, anche se non è escluso che si intendesse in tal modo evitare la restituzioni di debiti contratti in precedenza. Data limpreparazione militare di questi volontari, essi, giunti in Anatolia si gettarono a corpo morto in battaglia sui turchi selgiuchidi presso Nicea e vennero sterminati. Con la crociata detta dei nobili, guidata fra gli altri da Goffredo di Buglione, i territori che si era promesso di restituire ad Alessio Comneno non vennero mai restituiti. Fin dal loro arrivo a Gerusalemme nel 1099, dopo aver proceduto ad un massacro dei musulmani che abitavano la città, i Crociati si ritagliarono uno stato, di cui venne eletto capo Goffredo di Buglione, probabilmente a causa del suo trascurabile rilievo rispetto a Raimondo IV di Tolosa[
Posted on: Wed, 27 Nov 2013 15:02:05 +0000

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