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================================================== LITURGIA DELLE ORE DI VENERDÌ 06 SETTEMBRE 2013 VENERDÌ DELLA SECONDA SETTIMANA ====================================================== | Ufficio letture - Lodi mattutine - Ora media - Vespri - Compieta | -------------------------------------------------------------------------- ====================================================== INVITATORIO ====================================================== Signore, apri le mie labbra. Ant. Buono è il Signore con noi: benedite il suo nome! SALMO 94 Invito a lodare Dio Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3, 13) Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.) Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.) Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce. (Ant.) Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: † mi misero alla prova, * pur avendo visto le mie opere. (Ant.) Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.) Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre* nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.) ====================================================== UFFICIO DELLE LETTURE ====================================================== O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio. INNO Creati per la gloria del tuo nome, redenti dal sangue sulla croce, segnati dal sigillo del tuo Spirito, noi t'invochiamo: salvaci, o Signore! Tu spezza le catene della colpa, proteggi i miti, libera gli oppressi e conduci nel cielo ai quieti pascoli il popolo che crede nel tuo amore. Sia lode e onore a te, pastore buono, luce radiosa dell'eterna luce, che vivi con il Padre e il Santo Spirito nei secoli dei secoli glorioso. Amen. 1 ant. Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno abbi pietà di me. SALMO 37 Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato ? portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce ? dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25). I (2-5) Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, * non punirmi nella tua ira. Le tue frecce mi hanno trafitto, * su di me è scesa la tua mano. Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, * nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati. Le mie iniquità hanno superato il mio capo, * come carico pesante mi hanno oppresso. 1 ant. Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno abbi pietà di me. 2 ant. Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore. II (6-13) Putride e fetide sono le mie piaghe * a causa della mia stoltezza. Sono curvo e accasciato, * triste mi aggiro tutto il giorno. I miei fianchi sono torturati, * in me non c'è nulla di sano. Afflitto e sfinito all'estremo, * ruggisco per il fremito del mio cuore. Signore, davanti a te ogni mio desiderio * e il mio gemito a te non è nascosto. Palpita il mio cuore, † la forza mi abbandona, * si spegne la luce dei miei occhi. Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, * i miei vicini stanno a distanza. Tende lacci chi attenta alla mia vita, † trama insidie chi cerca la mia rovina. * e tutto il giorno medita inganni. 2 ant. Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore. 3 ant. A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. III (14-23) Io, come un sordo, non ascolto † e come un muto non apro la bocca; * sono come un uomo che non sente e non risponde. In te spero, Signore; * tu mi risponderai, Signore Dio mio. Ho detto: «Di me non godano, contro di me non si vantino * quando il mio piede vacilla». Poiché io sto per cadere * e ho sempre dinanzi la mia pena. Ecco, confesso la mia colpa, * sono in ansia per il mio peccato. I miei nemici sono vivi e forti, * troppi mi odiano senza motivo, mi pagano il bene col male, * mi accusano perché cerco il bene. Non abbandonarmi, Signore, * Dio mio, da me non stare lontano; accorri in mio aiuto, * Signore, mia salvezza. 3 ant. A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. V. I miei occhi si consumano nell'attesa, R. per la promessa del mio salvatore. PRIMA LETTURA Dal libro del profeta Geremia 30, 18-31, 9 Promessa della restaurazione d'Israele Così dice il Signore: «Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. La città sarà ricostruita sulle rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto. Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante. Li moltiplicherò e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati, i loro figli saranno come una volta, la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me; mentre punirò tutti i loro avversari. Il loro capo sarà uno di essi e da essi uscirà il loro comandante; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Poiché chi è colui che arrischia la vita per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore. Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente; si abbatte sul capo dei malvagi. Non cesserà l'ira ardente del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete! In quel tempo - oracolo del Signore - io sarò Dio per tutte le tribù di Israele ed esse saranno il mio popolo». Così dice il Signore: «Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada; Israele si avvia a una quieta dimora». Da lontano gli è apparso il Signore: «Ti ho amato di amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata vergine di Israele. Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi e uscirai fra la danza dei festanti. Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria; i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno. Verrà il giorno in cui grideranno le vedette sulle montagne di Èfraim: Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio». Poiché dice il Signore: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele». Ecco, li riconduco dal paese del settentrione e li raduno dall'estremità della terra; fra di essi sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente; ritorneranno qui in gran folla. Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li condurrò a fiumi d'acqua per una strada diritta in cui non inciamperanno; perché io sono un padre per Israele, Èfraim è il mio primogenito. RESPONSORIO Cfr. Ger 31, 6; Is 2, 5 R. Verrà il giorno in cui le vedette grideranno: * Su, saliamo a Sion, dal Signore nostro Dio. V. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. R. Su, saliamo a Sion, dal Signore nostro Dio. SECONDA LETTURA Dal «Discorso sulle beatitudini» di san Leone Magno, papa (Disc. 95, 2-3; PL 54, 462) Beati i poveri in spirito Il valore dell'umiltà lo acquistano più facilmente i poveri che i ricchi. Infatti i poveri nella scarsità dei mezzi hanno per amica la mitezza. I ricchi nell'abbondanza hanno come loro familiare l'arroganza. Non si deve negare, tuttavia, che in molti ricchi si trovi quella disposizione a usare della propria abbondanza non per orgogliosa ostentazione, ma per opere di bontà. Essi considerano grande guadagno ciò che elargiscono a sollievo delle miserie e delle sofferenze altrui. Questa comunanza di virtuosi propositi si può riscontrare fra gli uomini di tutte le categorie. Molti effettivamente possono essere uguali nelle disposizioni interiori anche se rimangono differenti nella condizione economica. Ma non importa quanto differiscano nel possesso di sostanze terrene, quando si trovano accomunati nei valori spirituali. Beata quella povertà che non cade nel laccio teso dall'amore dei beni temporali, né brama di aumentare le sostanze del mondo, ma desidera ardentemente l'arricchimento dei tesori celesti. Un modello di questa povertà magnanima ce l'hanno offerto per primi gli apostoli, dopo il Signore. Essi lasciarono tutte le loro cose senza distinzione e, richiamati dalla voce del divino Maestro, da pescatori di pesci si sono rapidamente cambiati in pescatori di uomini (cfr. Mt 4, 19). Essi resero uguali a sé molti, quanti cioè imitarono la loro fede. Era quello il tempo in cui i primi figli della Chiesa erano «un cuor solo e un'anima sola» (At 4, 32). Separatisi da tutto ciò che possedevano, si arricchivano di beni eterni, attraverso una povertà squisitamente religiosa. Avevano imparato dalla predicazione apostolica la gioia di non aver nulla e di possedere tutto con Cristo. Per questo san Pietro apostolo quando all'ingresso del tempio fu richiesto dell'elemosina dallo zoppo disse: «Non possiedo né argento, né oro, ma quello che ho te lo do. Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina» (At 3, 6). Quale cosa vi può essere di più sublime di questa umiltà? Quale cosa più ricca di questa povertà? Non ha la garanzia del denaro, ma conferisce i doni della natura. Quell'uomo che la madre generò infermo dal suo seno, Pietro rese sano con la parola. E colui che non diede l'immagine di Cesare stampata sulla moneta, riformò l'immagine di Cristo nell'uomo. I benefici di questo tesoro non li sperimentò solo colui che acquistò la possibilità di camminare, ma anche quei cinquemila uomini che, dopo le esortazioni dell'Apostolo, credettero in virtù della guarigione miracolosa da lui operata (cfr. At 4, 4). Quel povero, che non aveva nulla da dare al questuante, diede tanta copia di grazia divina, che risanò un uomo nei suoi arti e guarì tante migliaia di uomini nei cuori. Restituì agili, sulla via di Cristo, coloro che aveva trovato zoppicare nella infedeltà giudaica. RESPONSORIO Cfr. Mt 5, 1-3; Is 66, 2 R. Si avvicinarono i discepoli, e Gesù li ammaestrava, dicendo: * Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. V. Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi teme la mia parola. R. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. ORAZIONE O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l'amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. ====================================================== LODI MATTUTINE ====================================================== O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio. INNO O Gesù salvatore, luce vera del mondo, accogli le primizie della nostra preghiera. Risveglia in noi la fede, la speranza, l'amore; dona pace e concordia e letizia perfetta. Lenisci con le lacrime la durezza dei cuori, accendi il desiderio della patria beata. A te sia gloria, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen. 1 ant. Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, o Signore. SALMO 50 Pietà di me, o Signore Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e rivestite l'uomo nuovo (cfr. Ef 4, 23-24). Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; * nel tuo grande amore cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, * mondami dal mio peccato. Riconosco la mia colpa, * il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, * quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto; perciò sei giusto quando parli, * retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa sono stato generato, * nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu vuoi la sincerità del cuore * e nell'intimo m'insegni la sapienza. Purificami con issopo e sarò mondato; * lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia, * esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, * cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, * rinnova in me uno spirito saldo. Non respingermi dalla tua presenza * e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, * sostieni in me un animo generoso. Insegnerò agli erranti le tue vie * e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, * la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra * e la mia bocca proclami la tua lode; poiché non gradisci il sacrificio * e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito * è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, * tu, o Dio, non disprezzi. Nel tuo amore fa' grazia a Sion, * rialza le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici prescritti, * l'olocausto e l'intera oblazione, allora immoleranno vittime * sopra il tuo altare. 1 ant. Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, o Signore. 2 ant. Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia. CANTICO Ab 3, 2-4. 13a. 15-19 Dio appare per il giudizio Vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Levate il capo perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 27. 28). Signore, ho ascoltato il tuo annunzio, * Signore, ho avuto timore della tua opera. Nel corso degli anni manifestala † falla conoscere nel corso degli anni. * Nello sdegno ricordati di avere clemenza. Dio viene da Teman, * il Santo dal monte Paràn. La sua maestà ricopre i cieli, * delle sue lodi è piena la terra. Il suo splendore è come la luce, † bagliori di folgore escono dalle sue mani: * là si cela la sua potenza. Sei uscito per salvare il tuo popolo, * per salvare il tuo consacrato. Hai affogato nel mare i cavalli dell'empio * nella melma di grandi acque. Ho udito e fremette il mio cuore, * a tal voce tremò il mio labbro, la carie entra nelle mie ossa * e sotto di me tremano i miei passi. Sospiro al giorno dell'angoscia * che verrà contro il popolo che ci opprime. Il fico infatti non metterà germogli, † nessun prodotto daranno le viti, * cesserà il raccolto dell'olivo, i campi non daranno più cibo, † i greggi spariranno dagli ovili * e le stalle rimarranno senza buoi. Ma io gioirò nel Signore, * esulterò in Dio mio salvatore. Il Signore Dio è la mia forza, † egli rende i miei piedi come quelli delle cerve * e sulle alture mi fa camminare. 2 ant. Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia. 3 ant. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio. † SALMO 147 La Gerusalemme riedificata Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello (Ap 21, 9). Glorifica il Signore, Gerusalemme, * loda, Sion, il tuo Dio. † Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, * in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Egli ha messo pace nei tuoi confini * e ti sazia con fior di frumento. Manda sulla terra la sua parola, * il suo messaggio corre veloce. Fa scendere la neve come lana, * come polvere sparge la brina. Getta come briciole la grandine, * di fronte al suo gelo chi resiste? Manda una sua parola ed ecco si scioglie, * fa soffiare il vento e scorrono le acque. Annunzia a Giacobbe la sua parola, * le sue leggi e i suoi decreti a Israele. Così non ha fatto con nessun altro popolo, * non ha manifestato ad altri i suoi precetti. 3 ant. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio. LETTURA BREVE Ef 2, 13-16 Ora in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. RESPONSORIO BREVE R. Invocherò l'Altissimo: * da lui ogni mio bene. Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene. V. Dal cielo manderà la sua salvezza: da lui ogni mio bene. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene. Ant. al Ben. Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge. CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79 Il Messia e il suo Precursore Benedetto il Signore Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente * nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso * per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, * e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri * e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, * di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia * al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, * per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi * sulla via della pace. Ant. al Ben. Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge. INVOCAZIONE Cristo, Agnello senza macchia, si è offerto al Padre per purificare le nostre coscienze dalle opere del male. A lui diciamo umilmente: Nella tua volontà è la nostra pace, o Signore. Dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo nuovo giorno, - fa' che segni l'inizio di una vita nuova. Hai creato il mondo e lo conservi con la tua provvidenza, - donaci uno sguardo di fede, perché vediamo la tua presenza in ogni creatura. Nel tuo sangue, versato per noi, hai costituito la nuova ed eterna alleanza, - fa' che, osservando la legge dell'amore, restiamo fedeli al nuovo patto. Sulla croce hai fatto sgorgare dal costato sangue ed acqua, - in questo fiume di grazia lava le nostre colpe e allieta la città di Dio. Padre Nostro ORAZIONE Accogli, Dio onnipotente, la nostra lode del mattino e fa' che ci uniamo un giorno al coro dei tuoi santi per cantare in eterno la tua gloria. Per il nostro Signore. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna. R. Amen. ====================================================== ORA MEDIA ====================================================== O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. INNO Glorioso e potente Signore, che alterni i ritmi del tempo, irradi di luce il mattino e accendi di fuochi il meriggio, tu placa le tristi contese, estingui la fiamma dell'ira, infondi vigore alle membra, ai cuori concedi la pace. Sia gloria al Padre e al Figlio, sia onore allo Spirito Santo, all'unico e trino Signore sia lode nei secoli eterni. Amen. oppure L'ora sesta c'invita al servizio divino: inneggiamo al Signore con fervore di spirito. In quest'ora sul Golgota, vero agnello pasquale, Cristo paga il riscatto per la nostra salvezza. Dinanzi alla sua gloria anche il sole si oscura: risplenda la sua grazia nell'intimo dei cuori. Sia lode al Padre e al Figlio, e allo Spirito Santo, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen. 1 ant. Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa. SALMO 118, 73-80 X (Iod) Le tue mani mi hanno fatto e plasmato; * fammi capire e imparerò i tuoi comandi. I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia, * perché ho sperato nella tua parola. Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi * e con ragione mi hai umiliato. Mi consoli la tua grazia, * secondo la tua promessa al tuo servo. Venga su di me la tua misericordia e avrò vita, * poiché la tua legge è la mia gioia. Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono; * io mediterò la tua legge. Si volgano a me i tuoi fedeli * e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti. Sia integro nei tuoi precetti il mio cuore, * perché non resti confuso. 1 ant. Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa. 2 ant. Liberami, dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me! SALMO 58, 2-5.10-11. 17-18 Domanda di protezione dagli aggressori Il salmo riecheggia la preghiera piena di amore rivolta da Gesù al Padre (cfr Eusebio di Cesarea). Liberami dai nemici, mio Dio, * proteggimi dagli aggressori. Liberami da chi fa il male, * salvami da chi sparge sangue. Ecco, insidiano la mia vita, * contro di me si avventano i potenti. Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato; † senza mia colpa accorrono e si appostano. * Svègliati, vienimi incontro e guarda. A te, mia forza, io mi rivolgo: * sei tu, o Dio, la mia difesa. La grazia del mio Dio mi viene in aiuto, * Dio mi farà sfidare i miei nemici. Ma io canterò la tua potenza, † al mattino esalterò la tua grazia perché sei stato mia difesa, * mio rifugio nel giorno del pericolo. O mia forza, a te voglio cantare, † poiché tu sei, o Dio, la mia difesa, * mio Dio, tu sei la mia misericordia. 2 ant. Liberami, dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me! 3 ant. Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana. SALMO 59 Preghiera dopo la sventura Avrete tribolazioni nel mondo ? ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo (Gv 16, 33). Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi; * ti sei sdegnato: ritorna a noi. Hai scosso la terra, l'hai squarciata, * risana le sue fratture, poiché sta crollando. Hai inflitto al tuo popolo dure prove, * ci hai fatto bere vino da vertigini. Hai dato un segnale ai tuoi fedeli * perché fuggissero lontano dagli archi. Perché i tuoi amici siano liberati, * salvaci con la destra e a noi rispondi. Dio ha parlato nel suo tempio: † «Esulto e divido Sichem, * misuro la valle di Succot. Mio è Gàlaad, mio è Manasse, † Éfraim è la difesa del mio capo, * Giuda lo scettro del mio comando. Moab è il bacino per lavarmi, † sull'Idumea getterò i miei sandali, * sulla Filistea canterò vittoria». Chi mi condurrà alla città fortificata, * chi potrà guidarmi fino all'Idumea? Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti, * e più non esci, o Dio, con le nostre schiere? Nell'oppressione vieni in nostro aiuto * perché vana è la salvezza dell'uomo. Con Dio noi faremo prodigi: * egli calpesterà i nostri nemici. 3 ant. Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana. LETTURA BREVE Bar 4, 28-29 Come pensaste di allontanarvi da Dio, così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo, poiché chi vi ha afflitti con tante calamità vi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne. V. Presso il Signore è l'amore, R. e grande la sua redenzione. ORAZIONE Signore Gesù Cristo, che all'ora sesta, mentre le tenebre avvolgevano il mondo fosti inchiodato sulla croce, vittima innocente per la nostra salvezza, donaci sempre quella luce, che guida gli uomini sulla via della vita eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. ====================================================== VESPRI ====================================================== O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. INNO O Gesù redentore, immagine del Padre, luce d'eterna luce, accogli il nostro canto. Per radunare i popoli nel patto dell'amore, distendi le tue braccia sul legno della croce. Dal tuo fianco squarciato effondi sull'altare i misteri pasquali della nostra salvezza. A te sia lode, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen. 1 ant. Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede dalla caduta. SALMO 114 Rendimento di grazia È necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio (At 14, 21). Amo il Signore perché ascolta * il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l'orecchio * nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte, * ero preso nei lacci degli inferi. Mi opprimevano tristezza e angoscia † e ho invocato il nome del Signore: * «Ti prego, Signore, salvami». Buono e giusto è il Signore, * il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge gli umili: * ero misero ed egli mi ha salvato. Ritorna, anima mia, alla tua pace, * poiché il Signore ti ha beneficato; egli mi ha sottratto dalla morte, † ha liberato i miei occhi dalle lacrime, * ha preservato i miei piedi dalla caduta. Camminerò alla presenza del Signore * sulla terra dei viventi. 1 ant. Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede dalla caduta. 2 ant. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. SALMO 120 Il custode di Israele Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta (Ap 7, 16). Alzo gli occhi verso i monti: * da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, * che ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede, * non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno, * il custode d'Israele. Il Signore è il tuo custode, † il Signore è come ombra che ti copre, * e sta alla tua destra. Di giorno non ti colpirà il sole, * né la luna di notte. Il Signore ti proteggerà da ogni male, * egli proteggerà la tua vita. Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, * da ora e per sempre. 2 ant. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. 3 ant. Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti. CANTICO Cfr. Ap 15, 3-4 Inno di adorazione e di lode Grandi e mirabili sono le tue opere, † o Signore Dio onnipotente; * giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti! Chi non temerà il tuo nome, † chi non ti glorificherà o Signore? * Tu solo sei santo! Tutte le genti verranno a te, Signore, † davanti a te si prostreranno, * perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati. 3 ant. Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti. LETTURA BREVE 1 Cor 2, 7-10a Parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito. RESPONSORIO BREVE R. Cristo è morto per i nostri peccati * per ricondurci al Padre. Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre. V. Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito per ricondurci al Padre. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre. Ant. al Magn. Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri. CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55 Esultanza dell'anima nel Signore L'anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. * D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente * e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Ant. al Magn. Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri. INTERCESSIONE Benediciamo Cristo, pastore buono e misericordioso, che ha asciugato le lacrime dei poveri e dei sofferenti. Raccolti nella comune preghiera, invochiamolo: Pietà del tuo popolo, Signore. Cristo Signore, che consoli gli umili, - poni dinanzi ai tuoi occhi le lacrime dei poveri. Raccogli, Signore, il gemito dei morenti, - il tuo santo angelo li visiti e li conforti. I profughi e gli esiliati possano sperimentare la tua provvidenza, - fa' che ritornino felicemente alla loro patria e siano un giorno cittadini della Gerusalemme celeste. Vinci con il tuo amore coloro che vivono nel peccato, - fa' che si riconcilino con te e con la tua Chiesa. Accogli nella tua pace i nostri defunti, - perché godano pienamente i frutti della redenzione. Padre Nostro ORAZIONE O Dio, che hai rivelato il mistero della tua sapienza nella follia della croce, donaci di riconoscere nella passione la gloria del tuo Figlio, perché la sua croce sia sempre per noi fonte di speranza e di pace. Egli è Dio. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna. R. Amen.
Posted on: Fri, 06 Sep 2013 05:45:16 +0000

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