@Senatori a vita, così Napolitano ha spiazzato Berlusconi Ha - TopicsExpress



          

@Senatori a vita, così Napolitano ha spiazzato Berlusconi Ha rivelato di sentirsi «alleggerito» («per aver compiuto un adempimento» costituzionale importante) il presidente della Repubblica al termine della giornata nella quale ha formalizzato la nomina di quattro senatori a vita. È stato per lui un lavoro intenso e riservato, durato diverse settimane. Ma la scelta è stata fortemente voluta: si tratta di quattro personalità che hanno dato lustro al nostro Paese e che continueranno a portare il loro contributo nell’ambito del loro impegno di ricerca e di studio. Ora però Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia diranno la loro anche nell’aula di Palazzo Madama. E il presidente si è detto convinto che dai neo senatori a vita «verrà un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e, in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte, all’attività del Senato e dell’intero Parlamento». La nomina da parte di Napolitano conferma la volontà del presidente, finché non saranno apportate modifiche alla Costituzione, a non venir meno a nessuno degli adempimenti e delle prerogative che segnano la carica che è stato chiamato a ricoprire per la seconda volta. C’è il rispetto del ruolo e della Carta nella decisione resa pubblica ieri. Ma c’è anche la cura che decisioni di questo peso richiedono, tanto più in un momento così complesso per la vita sociale e politica del Paese. In parallelo con l’impegno per assicurare un governo capace di operare per portare l’Italia oltre la crisi senza mai perdere di vista gli impegni presi con la collettività internazionale, l’Europa per prima, dunque il presidente ha dedicato una parte del suo tempo per esercitare la facoltà prevista dall’articolo 59 della Costituzione. «Ho raccolto elementi di giudizio e compiuto passi discreti per attribuire i quattro seggi di senatore a vita rimasti vacanti, sempre convinto delle ragioni che indussero i padri costituenti a prevedere questa speciale presenza nel Senato e ad attribuire quella facoltà al presidente della Repubblica». Ha fatto un’accurata ricognizione il Capo dello Stato per «colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle fila dei senatori a vita di nomina presidenziale» con la scomparsa di Sergio Pininfarina, Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo e Giulio Andreotti. I colloqui per decidere Ha chiamato molte personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza nel cui ambito aveva deciso di individuare i quattro da nominare. «Diversi miei predecessori si sono variamente attenuti» al dettato costituzionale, ha ricordato il presidente che già, in una situazione politica molto diversa da quella attuale, aveva nominato senatore a vita Mario Monti. «Ho questa volta teso in modo particolare a compiere scelte che riprendessero i criteri ispiratori delle nomine effettuate in prima istanza dal presidente Luigi Einaudi che aprì le porte del Senato allo scultore Pietro Canonica e a don Sturzo fino a Toscanini che dopo un giorno rinunciò. Le mie scelte sono così cadute su personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza». Un messaggio che voleva anche segnare un’inversione di tendenza, dopo un lungo periodo di sofferenze e di tagli che la cultura e la scienza sono stati costretti a subire. Nei suoi colloqui il presidente ha anche valutato altri nomi che hanno dato lustro all’Italia nel campo scientifico: ad esempio, è stata sentita anche Fabiola Giannotti, a cui si deve la scoperta del Bosone di Higgs, ma la professoressa Giannotti ha manifestato l’intenzione di dedicarsi interamente alla ricerca (del resto, potrebbe diventare presto presidente del Cern). Ci sono state invece pressioni politiche in questi mesi perché la nomina a senatore a vita diventasse per Berlusconi una sorta di lasciapassare per i suoi guai giudiziari. E proprio dalla parte politica del Cavaliere sono arrivati riconoscimenti freddi ai nominati, insieme alle critiche a «re Giorgio»: l’accusa, da qualcuno resa esplicita, è che i quattro neo senatori possano andare ad ingrossare le fila di una maggioranza diversa dall’attuale. Insomma, che siano un freno alla minacciata rottura di Berlusconi. E questo nonostante la sottolineatura dello stesso Napolitano che si tratta di persone che agiranno «in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico». La scelta più sorprendente è forse quella di Elena Cattaneo, una scienziata ancora giovane e con capacità indiscusse a livello mondiale. Attraverso di lei è andato il riconoscimento alle donne impegnate nella società e nelle professioni. Per gli altri tre nominati, Abbado, Piano e Rubbia - è stato lo stesso Napolitano arivelarlo - è stato seguito un criterio di seniority. Molti altri sarebbero stati i nomi nei diversi campi degni di avere la nomina. Questa è la ricchezza autentica dell’Italia. unita.it/italia/nomina-senatori-a-vita-napolitano-quirinale-berlusconi-abbado-cattaneo-piano-rubbia-destra-letta-bis-1.518698
Posted on: Sat, 31 Aug 2013 23:53:51 +0000

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