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(lo staff di @Michele_Coppola) I PIEMONTESI AMANO LA CULTURA: “E’ UNA LEVA PER LO SVILUPPO” (alinews.it) – Torino, 7 giu – I piemontesi credono nella cultura: questo in sostanza è il risultato del sondaggio condotto su oltre milleduecento maggiorenni residenti in Piemonte dall’Ires ed inserito nel rapporto annuale redatto dall’Osservatorio culturale piemontese. Quasi sei intervistati su dieci chiedono alle amministrazioni di aumentare l’offerta culturale ritenendo che il sostegno pubblico per le attività sia fondamentale. Gli “amanti” della cultura sono principalmente concentrati nel capoluogo, Torino, e nel verbano, ma anche negli altri territori sono in maggioranza quelli che non vogliono disperdere un patrimonio fondamentale come quello della cultura. Circa il 15% delle persone partecipanti al sondaggio, invece, credono che i privati dovrebbero sostenere in modo più massiccio il comparto, alleggerendo un po’ del compito le amministrazioni pubbliche. A sottolineare l’opinione predominante è l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola: “Per oltre il 70% dei piemontesi – dice l’assessore – la cultura avrà un ruolo importante nell’economia del futuro. Sostenibilità, trasparenza e cultura come crescita civile e sviluppo economico e occupazionale sono principi irrinunciabili della nostra azione. Per questo cultura ed economia devono celebrare un matrimonio inscindibile e mantenere il dialogo tra di loro: aperto, forte e solido. La Cultura può essere il migliore alleato per il lavoro in Piemonte. E’ giunto il momento in cui i privati affianchino sempre di più le istituzioni pubbliche nel sostenere e promuovere il nostro straordinario patrimonio. Si deve e si può estendere il tax credit a tutto il settore, sul modello di quanto accade nel mondo del cinema”. Circa un intervistato su dieci, invece, pur non ritenendo rilevante il ruolo della cultura per lo sviluppo economico futuro, ritiene che debba comunque essere sostenuta dall’ente pubblico sui livelli del passato. Il restante 11%, infine, ha una concezione negativa dell’aspetto culturale del Piemonte ritiene il ruolo della cultura irrilevante o poco importante per l’economia del futuro, l’offerta sovrabbondante e auspicano una contrazione del sostegno pubblico e il ricorso al mercato come meccanismo di sostegno e regolazione. ALInews 07 luglio 2013 Enrico Ropolo
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 14:21:41 +0000

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