11/08/06 - Il tranquillo liberal. [ cittadinanze facili] ARTICOLO - TopicsExpress



          

11/08/06 - Il tranquillo liberal. [ cittadinanze facili] ARTICOLO DI LUIGI DE MARCHI Anche Ernesto Galli della Loggia, di solito commentatore equilibrato della più varia attualità politica, si è associato, nell’articolo di fondo del “Corriere della Sera” di martedì 8 agosto, al coro entusiastico dei consensi per la decisione del Governo Prodi di accordare la cittadinanza (e quindi il diritto di voto) agli immigrati dotati di certificato di residenza, dopo soli 5 anni di permanenza in Italia: decisione cui vorrei dedicare oggi una mia riflessione personale. “C’è solo da essere soddisfatti – scrive Galli della Loggia – per la decisione del Governo di facilitare la procedura per la concessione della cittadinanza agli immigrati. Ogni persona sensata capisce subito, infatti, che se non si vuole creare un odioso e permanente regime di sfruttamento e separatismo a danno di costoro, l’unica soluzione è di cercare d’integrarli, e d’integrarli davvero…Certo - riconosce l’autorevole editorialista - i nuovi cittadini voteranno per chi si mostra o si è mostrato più pronto ad accogliere le loro rivendicazioni. Ma questa è la democrazia”. E come il “Corriere” e il Governo pensano di realizzare questa tanto auspicata e tanto rapida integrazione ? Il Governo si contenterebbe a quanto pare di verificare che l’immigrato abbia imparato la nostra lingua: ma se ricordiamo quanto egregiamente i terroristi delle Torri Gemelle, grazie anche alla loro istruzione superiore e al loro addestramento accurato, parlassero l’americano e si destreggiassero coi computer, ci si renderà subito conto che la buona conoscenza della lingua è, semmai, più diffusa tra gl’immigrati a rischio. Forse anche per questo il “Corriere” e Galli della Loggia raccomandano al Governo di prevedere subito due altri adempimenti idonei, secondo loro, a garantire la piena integrazione dell’immigrato: 1) il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana ed alla sua Costituzione; 2) la rinuncia alla cittadinanza precedente. Santa ingenuità! Dinanzi a masse prevalentemente maschili provenienti da culture ove la donna conta meno del due di picche, questi signori illuminati vogliono credere e farci credere che gl’immigrati, per i quali la cittadinanza equivale al sospirato attraversamento della Porta d’Oro, rinuncerebbero a tutto ciò piuttosto che pronunciare qualche parola di circostanza davanti a un burocrate o ad un ufficiale di polizia o si trasformerebbero, da gente fanatica che, come c’informava ieri “Repubblica”, brinda felice alla morte d’un figlio terrorista morto in battaglia e quindi già coccolato in Paradiso da 72 vergini allupate, in cittadini tolleranti e rispettosi delle nostre leggi. Questa folle credulità è quella che ha indotto per decenni il Governo americano a subordinare i suoi visti d’ingresso a una dichiarazione in cui il visitatore proclamava di non voler “rovesciare con la forza il Governo degli Stati Uniti”, a spalancare così le porte a migliaia di cospiratori comunisti e islamici ed a gettare le basi della rete spionistica sovietica e terroristica che portò all’atomica staliniana nel 1951 e alle Torri Gemelle nel 2001. E c’è in effetti, nell’atteggiamento mentale di Galli della Loggia e degli altri “liberal” che hanno fatto quadrato intorno alla legge per la cittadinanza facile, qualcosa d‘involontariamente americano che, credo, tutti questi intellettuali ripudierebbero immediatamente, se ne fossero lontanamente consapevoli, dato il viscerale antiamericanismo che li caratterizza. Sì, c’è nei “liberal” del “Corrierone” , qualcosa di quella pericolosa ingenuità americana, che si traduce in formalismo etico, che è costata tanti disastri al mondo e agli stessi popoli “aiutati” dall’America e che Graham Greene satireggiava così ferocemente, già negli anni ’50, col suo romanzo “Il tranquillo americano”: storia dei disastri combinati da un americano risoluto ad applicare i principi della democrazia formale alla complessa società indocinese. E’ l’ingenuità pericolosa che ha costretto l’Europa a concedere precipitosamente l’indipendenza a diecine e diecine di popoli africani e asiatici del tutto impreparati a gestirla, precipitandoli nel caos, nella guerriglie e guerre croniche, nell’esplosione demografica e nella miseria. E’ l’ingenuità pericolosa che ha spinto l’antipsichiatria sedicente progressista a vedere nella psichiatria del passato solo malvagità e crudeltà e nei familiari dei malati una congrega di malfattori solo desiderosi di seppellire per sempre i loro matti nei manicomi, condannando quei familiari sventurati a 30 anni di orrore e di angoscia. E’ l’ingenuità pericolosa che da sempre, in nome del diritto alla privacy, rifiuta ogni strumento psicologico per individuare gli elementi pericolosi e antisociali scatenandone tranquillamente la violenza contro la gente inerme. E’, soprattutto, l’ingenuità pericolosa che ha legittimato col voto cosiddetto democratico la perpetuazione delle tirannie nazi-clericali e maschilista del mondo islamico. Ma, nel caso delle nuove norme per la cittadinanza agl’immigrati, non si tratta solo d’ingenuità pericolosa. Dietro di esse si nasconde un buonismo peloso che mira ad accaparrarsi il voto della marea montante degl’immigrati, calpestando la volontà degli elettori italiani più volte espressa nei sondaggi d’opinione. Purtroppo, però, questo buonismo non è solo peloso ma anche stolto, perché non si accorge che, per ogni voto d’immigrato guadagnato, ne perderà due o tre fra gli elettori autoctoni e che sta preparando una sbandata fascista e razzista tra gli italiani, e soprattutto perchè esso non capisce che, nel giro di pochi anni, il voto degl’immigrati, specie di quelli islamici, si aggregherà intorno ai movimenti estremisti non solo per la diffusa inclinazione islamica al vittimismo ma anche per le minacce subacquee di violenza che quei movimenti notoriamente applicano ai connazionali sia in patria che all’estero e che, quindi, applicheranno anche in Italia.
Posted on: Thu, 01 Aug 2013 22:23:52 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015