5 condanne (quattro a cinque mesi, una a 30 giorni di prigione) e - TopicsExpress



          

5 condanne (quattro a cinque mesi, una a 30 giorni di prigione) e due assoluzioni sono la conclusione del processo per i fatti risalenti al 2010 a Susa, in zona autoporto, durante quello che il movimento chiama il “periodo delle trivelle”. Tra i condannati Luca Abbà, il contadino che due anni dopo sarebbe rimasto gravemente ustionato dall’elettricità del traliccio su cui s’era arrampicato per scampare alla caccia dei Cacciatori di Calabria, aggressiva specie di carabinieri spedita a fare la guerra alla Valle. In quell’anno venivano effettuati i sondaggi geognostici lungo il futuro percorso della Torino Lione ed il movimento era in costante mobilitazione per informare la popolazione dell’inutilità e dei costi esorbitanti di questi lavori “truffa” propedeutici al Tav. Questo processo è riferito al sondaggio S66 effettuato in località San Giuliano di Susa su un terrapieno vicino all’autoporto. «Le condanne di oggi a Luca Abbà e di altri attivisti No tav confermano che continua la criminalizzazione del movimento valsusino e il tentativo da parte del governo di ridurre a un problema di ordine pubblico una questione che è politica. Tra vent’anni gli attivisti che si sono opposti all’alta velocità sulla Torino-Lione saranno considerati lungimiranti, perché verrà data loro ragione sull’inutilità e il danno per l’ambiente di questa “grande opera”, mentre i deputati locali del Pd che hanno sostenuto la Tav verranno visti come ottusi e miopi», fa sapere Paolo Ferrero, segretario del Prc. popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=76922&typeb=0
Posted on: Wed, 05 Jun 2013 18:27:16 +0000

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