A nessuno piace dire di “no”, ma diventa essenziale quando ci - TopicsExpress



          

A nessuno piace dire di “no”, ma diventa essenziale quando ci accorgiamo che con quel “no”, o non rispettiamo noi stessi o non rispettiamo gli altri. È un nostro diritto! Per ridurre il senso di colpa è utile innanzitutto cominciare ad autosservarsi. Bisogna domandarsi se si ha veramente colpa oppure se ci si sente in colpa. Si ha colpa quando commettiamo uno o più errori intenzionalmente, procurando un danno a qualcuno. In questi casi è utile capire l’errore, assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa. Se l’errore non è stato intenzionale, non si può assolutamente parlare di colpa. Si chiede scusa solo quando si ha colpa o quando si è arrecato un danno. Se non abbiamo colpa o non abbiamo fatto nessun danno non dobbiamo giustificarci! Il fatto è che le persone che ci vogliono far sentire in col pa, chiedendo giustificazioni per il nostro comportamento, più che essere interessati alla verità sembrano interessati a mantenere una posizione di potere su di noi. Non dobbiamo permetterlo! Se gli altri si aspettano da noi delle cose che poi non facciamo oppure che eseguiamo ma in modo diverso da come si aspettavano, bisogna capire che noi non viviamo in funzione degli altri. Al massimo sono gli altri che devono comprendere i nostri eventuali limiti. Di conseguenza (se non facciamo tutto come nelle loro aspettative), gli altri non possono sentirsi delusi. E se si sentono delusi, sono problemi loro, non nostri. [Tratto da ZERO PARANOIE, di Fabio Gherardelli, Mondadori]
Posted on: Sun, 28 Jul 2013 10:53:06 +0000

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