ANGELUS DEL SANTO PADRE: Dopo la Messa nella Basilica vaticana, - TopicsExpress



          

ANGELUS DEL SANTO PADRE: Dopo la Messa nella Basilica vaticana, il Papa ha voluto condividere con i fedeli raccolti in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus la gioia di avere accolto a Roma il pellegrinaggio dei seminaristi, novizi e novizie nell’Anno della fede. Ha poi offerto a tutto il Popolo di Dio l’ultima Enciclica Lumen Fidei, perché sia occasione di riflessione e confronto con le problematiche del mondo odierno. Quindi l’appuntamento ai giovani a Rio de Janeiro. “Perché l’Amore di Cristo maturi sempre più nella loro vita”. Ha chiesto il Papa a tutti i fedeli di pregare per i giovani in cammino vocazionale, “perché diventino veri missionari del regno di Dio”. Ispirato dal Vangelo domenicale Francesco ha ricordato che “Gesù non è un missionario isolato” “ma coinvolge i suoi discepoli”. “Questo è molto bello! Gesù non vuole agire da solo, è venuto a portare nel mondo l’amore di Dio e vuole diffonderlo con lo stile della comunione, con lo stile della fraternità”. Per questo forma subito una comunità missionaria di discepoli. Subito li allena alla missione, ad andare. Ma attenzione: lo scopo non è socializzare, passare il tempo insieme, no, lo scopo è annunciare il Regno di Dio, e questo è urgente!, anche oggi è urgente, non c’è tempo da perdere in chiacchiere, non bisogna aspettare il consenso di tutti, bisogna andare e annunciare. A tutti si porta la pace di Cristo, e se non la accolgono, si va avanti, uguale. “Quanti missionari “seminano vita salute, conforto alle periferie del mondo”, ha esclamato il Papa “Che bello è questo, non vivere per se stesso, non vivere per se stessa, ma vivere per andare a fare del bene” Poi rivolto alle migliaia di giovani presenti in piazza san Pietro: Voi siete coraggiosi per questo, avete coraggio di sentire la voce di Gesù? E’ bello essere missionari, siete bravi, mi piace quello!” I discepoli di Gesù – ha chiarito il Papa - non rappresentano solo i ministri ordinati, i presbiteri e diaconi ma anche i catechisti e i fedeli laici impegnati con i malati o gli emarginati ma “sempre come missionari del Vangelo”. E se Gesù dà ai suoi discepoli “la forza di sconfiggere il maligno”, questa è opera sua. “Non dobbiamo vantarci come se fossimo noi i protagonisti: protagonista è il Signore la sua grazia. E la nostra gioia è solo questa: essere suoi discepoli, suoi amici. Ci aiuti la Madonna ed essere buoni operai del Vangelo. Quindi il richiamo a non avere paura di essere gioiosi nell’accogliere il Signore: “Non abbiate paura della gioia: gioia e coraggio!” Dopo la preghiera mariana, Francesco ha affidato a Maria la Lettera Enciclica Lumen Fidei, iniziata da Benedetto XVI, a seguire quelle sulla carità e sulla speranza. Un testo, ha detto, che “può essere utile anche a chi è alla ricerca di Dio e del senso della vita”. Io ho raccolto questo progetto e l’ho portato a termine. Lo offro con gioia a tutto il Popolo di Dio: tutti infatti, specialmente oggi, abbiamo bisogno di andare all’essenziale della fede cristiana, di approfondirla, e di confrontarla con le problematiche attuali. Infine i saluti, in particolare alle Suore Rosminiane e Francescane Angeline riunite per il Capitolo generale e ai giovani della diocesi di Roma in partenza per la GMG a Rio de Janeiro in Brasile. “Cari giovani, anch’io mi sto preparando! Camminiamo insieme verso questa grande festa della fede; la Madonna ci accompagni e ci troveremo laggiù”. Fonte: Radio Vaticana
Posted on: Mon, 08 Jul 2013 07:37:51 +0000

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