APPUNTI DI LETTERATURA CONTEMPORANEA PERCHE’ LEGGERE - TopicsExpress



          

APPUNTI DI LETTERATURA CONTEMPORANEA PERCHE’ LEGGERE “RESISTERE NON SERVE A NIENTE" ? Come distinguere tra oppressore e oppresso? Cosa è la mafia e l’antimafia? Domande senza alcun senso, categorie ormai superate. Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia”. La zona al di fuori. Un zona bordeline tra legalità e illegalità. Una zona vischiosa e invisibile: fatta di colletti bianchi, finanza, banchieri, professionisti e broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma nessuno prima d’ora, aveva dato a questa zona un volto, una psicologia, una quotidianità. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico e mancato giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è la moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un olgettina intelligente (Gabriella) e una scrittrice impegnata (Edith) , un sereno delinquente di borgata (Sante Aricò) e un mafioso internazionale (Morgan Lucchese) che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Una narrativa che “traveste” la saggistica. Resistere non serve a niente è l’autopsia a cuore aperto di un cadavere: il capitalismo finanziario. Uno sguardo che, attraverso la forza dei confronti e di squarci vivaci, indaga le mutazioni profonde della contemporaneità. Un romanzo del nostro tempo, che svela in modo diretto e indiretto quella che è la dialettica tra “finanza ed etica”, tra “determinismo storico” e “utopia possibile”. L’autore non da soluzioni. Prosegue prefigurando un “aldilà della democrazia”. Senza alcun cinismo o disillusione, Siti mostra realisticamente un “inferno contro natura”. Un inferno che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente) negato. Buona lettura!
Posted on: Sat, 06 Jul 2013 23:58:20 +0000

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