ARTICOLO DI CLASSE I A Il robot che esplora il sottosuolo : - TopicsExpress



          

ARTICOLO DI CLASSE I A Il robot che esplora il sottosuolo : dalle radici nasce tecnologia! Sfogliando le pagine del quotidiano, la nostra attenzione è stata attirata da un articolo in cui si parlava di un progetto realizzato dalla professoressa Barbara Mazzolai, coordinatrice del Centro di micro -bio-robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il suo lavoro è nato studiando organismi viventi che hanno caratteristiche interessanti da un punto di vista ingegneristico e trasformando in tecnologia i principi chiave alla base delle funzioni di questi ultimi. I principali sistemi biologici di cui la ricercatrice si è occupata sono le piante, in particolare il loro apparato radicale. Analizzandolo bene, la dottoressa ha verificato che le radici penetrano nel terreno in quanto si “allungano” grazie alle cellule presenti nella parte apicale. Sulla base di queste osservazioni Barbara Mazzolai ha realizzato un robot plantoide, formato da una struttura centrale cilindrica, contenente un serbatoio per i fluidi, batterie e cellule fotovoltaiche, che permettono il movimento dei filamenti, simili appunto a radici, che si diramano dal corpo centrale, dotati di sensori chimici nella parte apicale . Il robot avrà diversi utilizzi: verificare la presenza nel terreno di sostanza tossiche, fenomeno che si può verificare, per esempio, dopo un terremoto; facilitare la penetrazione nel terreno delle radici delle piante e contribuire così a potenziare lo sviluppo di queste ultime; approfondire gli studi sul fenomeno del tropismo, cioè la reazione di orientamento degli organi di una pianta e quindi la risposta delle radici agli stimoli esterni; in campo medico esso potrebbe servire da modello per lo sviluppo di endoscopi flessibili, utilizzabili nella chirurgia neurologica. Leggendo l’articolo ,abbiamo scoperto che la robotica è già diffusa anche in campo medico; un esempio potrebbe essere il Da Vinci, un robot usato per le operazioni chirurgiche al rene e ad altri organi dell’apparato urinario. Esso è azionato da un chirurgo posizionato a una consolle con schermo in 3D, grazie al quale egli può stabilire quali strumenti far inserire dai suoi assistenti nei bracci del robot, strumenti che agiscono più delicatamente della mano umana sugli organi interessati . Il vantaggio di questa apparecchiatura è che un’operazione chirurgica potrà in futuro essere diretta da un chirurgo che si trova dall’altra parte del mondo rispetto al luogo dell’intervento; questo eviterà ai pazienti lunghi e costosi viaggi per essere operati dal medico di loro fiducia. Grazie a tutte queste invenzioni, avremo un futuro più felice? Giulia Merli I A
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 15:15:22 +0000

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