ARTICOLO GIORNALISTICO: Le violenze si estendono al Libano mentre si confermano divergenze diplomatiche CONTAGIO SIRIANO DAMASCO, 10. Il conflitto siriano sta contagiando in modo sempre più evidente il Libano. E questa situazione, unita alle divergenze dei Governi dell’area e alle polemiche a distanza tra grandi potenze sulla questione delle armi - convenzionali e non - assorbono in queste ore l’attenzione delle cancellerie e degli osservatori. Sul primo punto, l’esplosione di un’autobomba avvenuta ieri a Beirut, che ha provocato 53 feriti in una roccaforte del movimento sciita Hezbollah, viene considerata, nonostante l’assenza di rivendicazioni, una ritorsione di settori sunniti legati all’opposizione siriana all’appoggio dato da Hezbollah all’offensiva governativa siriana contro i ribelli. A giudizio di molti analisti militari, questo appoggio è stato determinante per il successo delle forze del presidente siriano Bashar Al Assad nella riconquista di Qusayr. Più in generale, il conflitto siriano vede confrontarsi non solo le parti belligeranti, ma anche i Paesi dell’area, come hanno dimostrato negli ultimi giorni le vicende della coalizione che raccoglie diversi schieramenti dell’opposizione siriana. Una ridefinizione dei rapporti di forza ha portato alla presidenza il filosaudita Ahmad Assi Jarba, che ha prevalso di stretta misura su Mustafa Al Sabbagh, sostenuto dal Qatar. Subito dopo si è dimesso il primo ministro provvisorio dei territori controllati dai ribelli siriani, Ghassan Hitto, l’imprenditore texano di origini siriane che in marzo, all’epoca della sua designazione, era sostenuto dal Qatar, ma non dall’Arabia Saudita. [segue...]
Posted on: Thu, 11 Jul 2013 14:27:34 +0000
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