AUGURI A JODIE FOSTER CHE OGGI COMPIE 51 ANNI E A MEG RYAN CHE NE - TopicsExpress



          

AUGURI A JODIE FOSTER CHE OGGI COMPIE 51 ANNI E A MEG RYAN CHE NE FESTEGGIA 52. Seconda solo a poche altre e con una vita vissuta a grande tasso di popolarità. È stata una star quasi subito dopo la sua nascita, si è formata accanto al testone di Topolino e ha bazzicato nel tubo catodico americano con quel suo caschetto biondo e ricoperta di deliziose lentiggini su tutta la pelle. Il viso poi è maturato, ha fatto sacrifici, è cresciuta. Si è innamorata del cinema e ha accettato di lavorare quasi gratis pur di interpretare i ruoli che dovevano essere solo suoi. Sua madre abbandona il marito quando è incinta di Jodie Foster di quattro mesi. Ultimogenita tra quattro figli, con una mamma che le farà da manager fino a vent’anni, Jodie inizia a recitare fin dalla più tenera età e, a soli tre anni, già conquista lambita pubblicità della lozione solare Coppertone, dove un cane abbassa il costume di una bambina abbronzata ovunque, fuorché sul popò. Sarà la mamma a costruire per la figlia una carriera no-stop che lascerà tutti a bocca aperta. Non ha mai preso lezioni di recitazione Jodie, ma è una bambina prodigio, lo dimostra il fatto che a tre anni già sapeva leggere. Non faceva neanche la prima elementare, che aveva già debuttato sul piccolo schermo in ben quattro serial diversi, fra cui Mayberry R.F.D, (1968) dove recitava anche il fratello e The Doris Day Show (1969). Dopo una piccola partecipazione al telefilm Bonanza (1972), la madre riesce a strappare un contratto alla Disney che lancerà sua figlia sul grande schermo. Eccola infatti esordire in Due ragazzi e un leone (1972) accanto a Michael Douglas, nella quale lei è una dei due bambini che rapiscono un leone per salvarlo dallo zoo. Durante le riprese però, succede un piccolo incidente: il leone ferisce alle labbra la piccola Jodie. Molti dicono che, come per i lupi mannari, proprio quel morso trasformò la piccola bambina in una leonessa di Hollywood, mutandola in ciò che oggi è, vale a dire, la regina di una savana fatta di star e produzioni. A 13 anni già parla fluentemente francese e nel 1972 entra nel cast di The Amazing Chan and the Chan Clan, presentandosi allAmerica come lanti-Shirley Temple, e a dare quellanti ci pensa un grande regista come Martin Scorsese che, affiancandola ai rudi Kris Kristofferson e Harvey Keitel, la immerge nel ruolo della stramba Audrey di Alice non abita più qui (1975). Ma il contratto con la Disney comincia a creare qualche dissidio: loro vorrebbero una ragazzina acqua e sapone per le loro pellicole, ma la madre spinge Jodie a sporcare ingegnosamente la sua immagine. Ingegnosamente, perché saranno proprio quei ruoli scioccanti o fuori dal melenso marchio Disney che permetteranno a Jodie Foster di non essere inghiottita nel buio dellanonimato dopo la pubertà (come molti altri giovani bimbi prodigio prima di lei), ma di continuare la sua carriera come se nulla fosse cambiato con la crescita. Ha solo quattordici anni quando Scorsese la rivuole. Questa volta avrà il terribile ruolo di Iris, detta Easy, la baby prostituta del capolavoro Taxi Driver (1976) ancora con Keitel e con Robert De Niro. La madre della Foster si fece convincere a fatica e, data la giovanissima età della figlia, per non incappare in problemi legali, la fece seguire costantemente (durante tutta la lavorazione del film) da uno psichiatra e la fece sostituire nelle scene più forti. Infatti a farle da controfigura, fu scelta la sorella di otto anni più grande, Connie, proposta dalla Foster stessa. A fare da contraltare, fortunatamente, il film più dolce Piccoli gangster (1976), ma quel che più stupì tutti fu che, per entrambe le interpretazioni la Foster riceverà i primi premi, fra cui lambita nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista per Taxi Driver, senza contare i BAFTA e i David di Donatello. Tornata nella cavalleria Disney, eccola impegnarsi nel fantastico Tutto accadde un venerdì(1977) e Una ragazza, un maggiordomo, una lady (1978) con David Niven. Anche un film italiano nel suo percorso: Casotto (1977) del compianto Sergio Citti, che la vedrà dividere il set con grandi nomi del cinema europeo. Due per tutti: Ugo Tognazzi e Catherine Deneuve. Successivamente, si prende una piccola pausa per diplomarsi al Lycée Français di Los Angeles e diventa così brava da potersi doppiare da sé in tutte le versioni doltralpe dei suoi film. Doveva essere lei la prima scelta della Principessa Leia di Guerre Stellari, ma la trilogia cozzava con i termini contrattuali della Disney, che si teneva ben stretta nel suo pugno questa piccola enfant prodige. Finalmente rotto il contratto con questa grande casa di produzione cinematografica, la Foster offre diversi ritratti di sé in pellicole come A donne con gli amici (1980) e perfino film francesi come Il sangue degli altri (1983). Il 30 marzo del 1981, la Foster, di solito riservatissima, passa sotto locchio dei riflettori e, una volta tanto, non per un suo film! John Warnok Hinkey Jr. attentò alla vita di Ronald Reagan per attirare la sua attenzione, ispirandosi a Taxi Driver, dove De Niro, nei panni di Travis Bickle, cerca di uccidere il candidato presidenziale Palantine. Lattrice è basita, ma continua ugualmente la sua carriera, non curante della pazzia del mondo che la circonda. Dopo aver affiancato Nastassja Kinski in Hotel New Hampshire (1984), si laurea in Letteratura Inglese a Yale. Ma non è una laurea qualsiasi, riceve persino la lode! Dove trovasse il tempo per studiare e lavorare senza sosta, è ancora un mistero per molti dello Star System. Nel 1988 arriva qualcosa di inaspettato: la nomination come miglior attrice protagonista per Sotto accusa (1988), pellicola nella quale recita il ruolo di Sarah, cameriera sgallettata, frivola e superficiale che viene stuprata sul flipper di un bar. E nella Big Night, è lei la regina incontrastata, ottenendo anche un David come miglior attrice straniera e il Golden Globe. Scelta da Dennis Hopper per Ore contate (1989), fonda nel 1990 la sua compagnia di produzione: la potentissima Egg Pictures di Los Angeles, della quale sarà presidentessa e direttrice fino al 2001. Decide di provare a stare dietro la macchina da presa e, per una volta, si aggiudica la regia di Il mio piccolo genio (1991), contro il parare del produttore Scott Rudin che voleva ingaggiarla solo come interprete. Il film, costato 10 milioni di dollari, ne incasserà 25 e in quel momento salvò la casa di produzione consociata Orion, sullorlo della bancarotta. Determinata fino allinverosimile, dopo il forfait di Michelle Pfeiffer, convince Jonathan Demme ad assegnarle il ruolo dellagente Clarice Starling in Il silenzio degli innocenti (1991). In realtà, la Foster voleva comprare i diritti del libro, per poi dirigerne un adattamento cinematografico, ma era arrivata troppo tardi e cercò almeno di interpretarlo... e dobbiamo dire con enorme successo, dato che si conquistò (assieme a Anthony Hopkins) il BAFTA, il Golden Globe, ma soprattutto la sua seconda statuetta Oscar come miglior attrice che ritirò con queste parole: «Alle donne che sono venute prima di me e che, a differenza di me, non hanno avuto nessuna chance, alle pioniere, alle sopravvissute, alle emarginate». Ormai allapice del successo, è scelta da Woody Allen per il drammatico Ombre e nebbia (1991) con John Malkovich, poi entra nel set di Sommersby (1993) con Richard Gere. Dopo la quarta nomination allOscar - per il ruolo di Nell nellomonimo film (1994), dove interpreta una ragazza che ha trascorso i suoi ventisei anni di vita in completo isolamento e che comunica, proprio perché isolata dal mondo civilizzato, con uno strano idioma infantile - recita nel peggior film della sua carriera, il western Maverick (1994) con Mel Gibson, sostituendo la collega Meg Ryan. E dopo la regia del bel A casa per le vacanze (1995) e il film di fantascienza Contact (1997), eccola diventare madre (tramite inseminazione artificiale) di due figli: Charles e Kit, per i quali rinuncerà a ruoli come quello che laspettava in Colpevole dinnocenza (1999). Dopo aver indossato i panni dellistitutrice dei figli del Re del Siam in Anna and the King (1999), rifiuta clamorosamente di rivestire il ruolo di Clarice Starling nel sequel di Il silenzio degli innocenti, Hannibal (2001), lasciandolo a Julianne Moore. Ma preferisce rimpiazzare Nicole Kidman (incidentata sul set di Moulin Rouge) nel ruolo di Meg Altman nel thriller Panic Room (2002). Inaspettata la sua apparizione nel film Una lunga domenica di passioni (2004), ma incisiva quella di Inside Man (2006), storia di una rapina perfetta firmata da Spike Lee, ma affrontata da Denzel Washington. Dopo unottima performance nel film dazione di Neil Jordan Il buio nellanima, lattrice decide di cambiare registro e quindi di interpretare un ruolo che possano guardare anche i suoi bambini. Così, insieme a Gerard Butler, è la protagonista della favola moderna Alla ricerca dellisola di Nim (2008). Nel 2011 torna nella doppia veste di regista e protagonista del drama-comedy Mr. Beaver. Il film viene presentato in anteprima al Festival di Cannes, portando nuova visibilità al protagonista Mel Gibson. Nello stesso anno Carnage, di Roman Polanski, partecipa alla Mostra di Venezia, riscontrando critiche entusiaste. Lattrice recita accanto ad attori del suo stesso calibro: Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly. Bella, glaciale, penetrante e sicuramente intelligente, questa ex bambina prodigio lanciata da Scorsese è oggi una delle donne più potenti dellindustria cinematografica di Hollywood, cresciuta e maturata allombra di un cannibale di origini russe e legata ai fili della suspense come poche interpreti prima di lei. Birbante, caramellosa, peperina: quel musetto birichino, sul quale si posano due vivacissimi occhioni blu, e il taglio di capelli da monella sbarazzina lhanno resa unicona. È lei, la fidanzatina dAmerica , la sola che davanti a una coppa di gelato, e a un incredulo Billy Crystal, può sorprenderti simulando un orgasmo (Harry ti presento Sally) ma anche lunica in grado di far trascorrere notti agitate a un Tom Hanks affetto da Insonnia damore. Tutto questo grazie a una disarmante abilità espressiva (capace di alternare facciotte spiritose a deliziosi visini languidi) che ha fatto di Meg Ryan un vero e proprio concentrato di irresistibile dolcezza. La diva viene alla luce la mattina del 19 Novembre 1961, nella Contea di Fairfield, da Harry Hyra - insegnate di liceo - e sua moglie Susan, attrice insoddisfatta. La coppia si separerà nel 1976, con grande sofferenza da parte della figlia Margaret e dei suoi fratelli Andrew, Dana ed Annie. Reginetta del Bethel high school, ladolescente ottiene il diploma nel 1979. Decide, poi, di trasferirsi a New York dove consegue la laurea in giornalismo. Grintosa e determinata, la giovane cambia il suo nome in Meg Ryan (anagramma di Germany) e debutta al cinema nel drama-movie Ricche e famose, per la regia di George Cukor. Successivamente fa un Salto nel buio per attraversare luniverso fantascientifico di Joe Dante e si cimenta nella compagna delirante di Jim Morrison in The Doors. Nel 1991 la star sposa il collega Dennis Quaid che gli dona Jack Henry: il loro matrimonio durerà un decennio. Un anno dopo, rifiuta il ruolo da protagonista in Basic Instinct. Nel 1994 ci sbalordisce con la struggente performance della consorte alcolizzata di Andy Garcia, nel tormentoso Amarsi. In seguito, la dea delle love comedy ricopre di caldi French Kiss un ladruncolo come Kevin Kline, vuole riappropriarsi, con ogni mezzo, del fidanzato in Innamorati cronici e perde la testa per langelico Nicolas Cage nel romantico City of Angels. Nel 2003, la Ryan ci stupisce togliendosi i panni da brava ragazza e mostrandosi senza veli nelle libidinose vesti della professoressa Frannie, nel torbido thriller In the Cut di Jane Campion. Inizialmente, la regista aveva affidato la parte alla Kidman che però declinò lofferta: la Campion, dunque, compensò questa mancanza trasformando il look di Meg come quello di Nicole. Nel 2006 la diva adotta la piccola Daisy. Il 2007 vede la stella fare conoscenza con Adam Brody ne Il bacio che aspettavo, nonché spiata da Colin Hanks nellaction More Than You Know. Nel 2008, ritroveremo la Ryan nelle commedie The DealeThe Women. Tra le sue relazioni maggiormente chiacchierate quella con Russell Crowe, John Cusack, William Keane e infine quella con Matthew Perry.
Posted on: Tue, 19 Nov 2013 07:08:19 +0000

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