AUGURI A SAM RAIMI CHE OGGI COMPIE 54 ANNI E AD ANG LEE CHE NE - TopicsExpress



          

AUGURI A SAM RAIMI CHE OGGI COMPIE 54 ANNI E AD ANG LEE CHE NE FESTEGGIA 59. Sam Raimi, figlio di due negozianti (il padre gestisce un negozio di arredamento e la madre uno di lingerie), fin da quando era piccolo, colleziona comics, in particolar modo sembra avere parecchia suggestione su di lui Spider-Man, luomo ragno dalla tuta rossa e blu, emblema di tutti gli sfigati che hanno fame di redenzione sociale. Come per Peter Parker, anche per Sam Raimi è fortissima la passione per la fotografia, ma anche quella per il cinema. Con i primi guadagni, fatti con i soliti lavoretti da teenager americano, compra una cinepresa silent 8mm, con la quale comincia a girare gli iniziali filmini, che verrà poi sostituita (a 13 anni) da una Bell and Howell Filmsonic Super 8, regalatagli dal padre. È durante gli anni liceali, passati al Wylie E. Groves High School di Beverly Hills, che incontra Bruce Campbell. I due, allievi della stessa classe di recitazione, sono appassionati di cinema e passano il tempo libero a vedere pellicole su pellicole, in particolar modo dorrore. Anche Bruce ha una cinepresa e questo accelera ancora di più il loro processo di amicizia, in nome della quale Bruce si presterà anche come interprete e protagonista per i primi corti del migliore amico: Its Murder! (1977), Clockwork (1978) e Within the Woods (1978), tutti di genere horror. Inseparabili alla Michigan State University a East Lansing, fondano il club Society for Creative Filmmaking, che vedeva fra i membri Scott Spiegel (oggi sceneggiatore e regista), i fratelli Coen (registi e sceneggiatori), Holly Hunter, Frances McDormand e Kathy Bates (oggi tutte attrici da Oscar), con i quali condivise anche la vita quotidiana in un appartamento. Con il loro aiuto, Raimi cominciò a fare cinema in maniera professionale. Finanziariamente, misero le loro risorse in comune e chiesero e ottennero un prestito dal padre di Campbell: lidea era quella di girare un horror, dal titolo The Book of the Dead, affittando un teatro di Detroit. La pellicola fu presto terminata, ma il distributore del film spinse perché il titolo, ostico, venisse cambiato. Così venne reintitolato The Evil Dead. In Italia, invece, il pubblico lha amato con il lugubre nome de La casa (1983). Nasce il cult. La storia è molto semplice: un gruppo di ragazzi, che si rifugiano in un cottage disabitato in mezzo ai boschi, per errore evocano una moltitudine di demoni. Gore sanguinolento, effetti ingegnosamente grotteschi e soluzioni visive spettacolari fecero di Raimi un caso mondiale. Tanto è vero che, sullonda del successo, decise di creare una trilogia sul tema, firmando La casa 2 (1987) e Larmata delle tenebre (1993). I tre titoli hanno come unico e solo protagonista Bruce Campbell che da quel momento in poi sarà relegato, per tutto larco della sua carriera dattore, a pellicole horror anche mediocri e di pessimo gusto. Oltre a Campbell, Raimi stringe amicizia con il regista John Landis per il quale si presta a dei piccoli camei in Spie come noi (1985) e Amore allultimo morso (1992). Forte è anche il legame con Stephen King che contribuirà, assieme al produttore Dino De Laurentiis, alla realizzazione dei due seguiti de La casa. Autore, assieme a Celia Abrams della sceneggiatura di Città selvaggia (1989) che poi diventerà un film di David OMalley, recita anche per i fratelli Coen in Crocevia della morte (1990). Torna alla regia, dirigendo la McDormand in Darkman (1990) e, tre anni più tardi, sposa lattrice Gillian Greene, dalla quale avrà ben 5 figli, e passa gran parte del suo tempo a scrivere sceneggiature. Due gli riescono particolarmente bene: Mister Hula Hoop (1994) che sarà un film per i fratelli Coen e quella per il film tv Mantide (1994) di Eric Laneuville. Sceglie Sharon Stone come protagonista del western che doveva essere una dichiarazione damore per Sergio Leone e che però il pubblico ha letteralmente snobbato: Pronti a morire (1995), con Gene Hackman e Leonardo DiCaprio. Per non essere confinato in un genere, smette di girare film con mostri ed esplosioni e si mette allopera per descrivere loscurità della natura umana, firmando Soldi sporchi (1998) e il romantico Gioco damore (1999), sul quale set avrà dei fortissimi contrasti con Kevin Costner. Capisce che non bisogna mai lasciare la strada vecchia per la nuova e torna alle atmosfere orrorifiche con The Gift (2000), che raccoglie un buon pubblico nelle sale. Ma in testa ha solo una cosa: dirigere un film su Spider-Man, il suo eroe. Nel 2002, riesce nellimpresa e, dopo aver selezionato ben 16 aspiranti al ruolo del super eroe dei comics, sceglie il volto innocente di Tobey Maguire che veste i panni di un perfetto Peter Parker. Inizia così la trilogia ispirata al personaggio creato dalla matita di Stan Lee, basata su grandi effetti speciali, dei quali lui era un maestro negli anno 80, qualità e ottimi incassi. Pubblico e critica approvano pienamente. I film di fantascienza non saranno più gli stessi, colorandosi di quel lato intimista che va a scavare dentro lanima dei personaggi e alla ricerca dei loro rapporti umani più che superumani. Raimi diventa uno dei re del box-office americano, ma è anche produttore, assieme allamico Rob Tappert, con il quale mette in piedi la Renaissance Pictures che ha finanziato telefilm come Hercules e il suo popolare spin-off Xena, ma anche film come Boogeyman - Luomo nero (2005) e la serie di The Grudge (2004 - 2006). Nel 2004 e nel 2007 escono i successivi capitoli dellUomo-Ragno: Spider-Man 2 e Spider-Man 3. Con Drag me to hell il regista ritorna alle origini con un horror sospeso, come solo lui sa fare, tra effetti speciali e gusto del grottesco. I fan e i bambini ormai cresciuti di tutto il mondo attendono le sue prossime produzioni: World of Warcraft in cui sarà interessante vedere come Raimi giocherà con la novellizazione di un celebre videogioco e Spider-Man 4; se sul rapporto tra cinema e fumetto in questi ultimi anni è stato molto detto e fatto il merito è anche del buon vecchio Sam. Dopo lhorror Drag Me to Hell (2009), nel 2013 gira Il grande e potente Oz, prequel del Mago di Oz di Victor Fleming, che racconta come il celebre e amato mago, creato da L. Frank Baum, sia arrivato nel mondo di Oz. Ang Lee è lo strano e originale regista degli intensi eroi sbandati: dallincredibile Colosso Verde - vale a dire lincredibile Hulk - passando per cowboy gay, dark lady, collaborazionisti, sposi e fanciulle inglesi ottocentesche. Nato a Taiwan, figlio di un direttore scolastico, frequenta la Tainan First Senior High School fino al 1971 (anno del suo diploma), poi successivamente si iscrive alla National Taiwan University, trasferendosi allUniversity of Illinois a Urbana-Champaign nel 1979, per seguire i suoi studi cinematografici. La data della fine ufficiale dei suoi studi è invece quella del 1982, quando conclude il suo percorso di istruzione alla New York University, dove apprende tecniche di produzione cinematografica e comincia a muovere i primi passi nel mondo della settima arte, lavorando infatti come assistente regista di Spike Lee nella pellicola del 1983 Joes Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads. Ma dopo questa esperienza i due Lee si separano, non lavoreranno mai più insieme. Sempre nel 1983, Ang che si sposa con Jane Lee, che gli darà due figli, entrambi nati in Illinois. Lavora con lo sceneggiatore James Schamus, scrive e dirige quella che è la sua opera prima: la commedia drammatica Tui shou (1992) di discreto successo, seguita a ruota dalla pellicola vincitrice dellOrso dOro a Berlino Il banchetto di nozze (1993), candidata agli Oscar e ai Golden Globe come miglior film straniero. Gli occhi di Hollywood sono puntati verso questo regista asiatico che lanno successivo con Mangiare bere uomo donna (1994) si riconquista la candidatura dellAcademy per la miglior pellicola straniera. I produttori americani credono in lui e, in coppia con quelli inglesi, gli offrono una cospicua somma di denaro per girare Ragione e sentimento (1995), tratto dallomonimo romanzo di Jane Austen: la pellicola vince un BAFTA come miglior film e conquista un nuovo Orso dOro a Berino. Hollywood, ricevute queste conferme, lo inserisce di diritto nella sua schiera di autori: nel 1997, firma la trasposizione dal romanzo di Rick Moody Tempesta di ghiacciocon Sigourney Weaver e Kevin Kline, ma non tutti guarderanno di buon occhio il suo voler spiegare lAmerica agli americani, così Lee corre ai ripari e firma quello che è il suo maggior e più grande successo La tigre e il dragone (2000). Vince un Oscar e un BAFTA come miglior film straniero (ottiene lui stesso una nomination come miglior regista). Questa avventura cappa e spada e arti marziali affonda le sue radici nellimmaginario infantile del regista, rivalutando e rinvigorendo quelloriginalità che lo aveva contraddistinto fin dagli esordi, con una particolare attenzione per il mondo femminile. Sorprendentemente, passa alla regia di Hulk (2002), con Nick Nolte, tratto dalla serie di fumetti di Stan Lee e Jack Kirby del 1962. La critica e il pubblico si dividono, qualcuno storce il naso, qualcun altro applaude ma, quando gli offrono la direzione di Terminator 3 - Le macchine ribelli (2003), Ang Lee ha come risposta un secco no, infatti è già impegnato nella trasposizione cinematografica di un racconto del premio Pulitzer Annie Proulx dal titolo Gente del Wyoming, scritto nel 1997. Ed è proprio da questopera che Ang Lee partorisce I segreti di Brokeback Mountain (2005), pellicola sul tema dellomosessualità che gli farà strappare un Oscar e un Golden Globe come miglior regista, nonché il Leone dOro. Proprio durante la lavorazione del film, intratterrà con lattrice Anne Hathaway un legame di forte amicizia, sarà infatti Lee a persuaderla a interpretare il ruolo di Jane Austen in Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro (2007). Un altro Leone dOro lo aspetta nel 2007, quando firma Lussuria, tratto dal romanzo di Eileen Chang, colmando quella mancanza di eroi e antagonisti che il cinema sembra non riuscire più a proporre con efficacia, tanto è vero che, come si è visto, è costretto ad attingere, o per meglio dire prosciugare, gli eroi di carta del mondo dei fumetti, in particolare quelli della Marvel. Ma fortunatamente, è quelliniezione di sentimenti troppo a lungo repressi e della forza dei desideri che possono diventare anche devastanti a dare al cinema di Lee quel sapore di nascosto e proibito che stuzzica così tanto il palato, ribaltando in qualche modo limperativo del non detto e del non mostrato del cinema classico americano. Nel 2009 torna a emozionare con una commedia nostalgica (Motel Woodstock) e tre anni più tardi si metterà invece alla prova con il 3D nel visionario Vita di Pi. Esplicito, teso, commovente, tragico, visivamente sontuoso, in continua connessione fra ideali e tradimento, paura e desiderio, masochismo e voluttà, arricchisce continuamente la sua carriera e la sua filmografia di qualche nuova aggiornata gemma da studiare, sia questa lazione, il sentimento, il sesso sfrenato, la figura del padre, utilizzando uno smalto stilistico di grande fattura e sceneggiature brillanti. Feroce come una tigre, perfido come un dragone, è uno dei migliori falsari della settima arte, infatti sa rifare tutti gli stili e tutte le culture, pur senza tralasciare un particolare gusto per leccesso e una matrice romanzesca che sono la vera chiave di accesso verso mondi e sensibilità lontani dai suoi.
Posted on: Wed, 23 Oct 2013 06:10:59 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015