Accordi di Schengen Con la convenzione di Schengen si fa - TopicsExpress



          

Accordi di Schengen Con la convenzione di Schengen si fa riferimento a un trattato (le operazioni per la preparazione del quale si svolsero nellarco degli anni 1985-95) che coinvolge sia alcuni Stati membri dellUnione europea sia Stati terzi. Gli accordi, inizialmente nati al di fuori della normativa UE, ne divennero parte con il Trattato di Amsterdam, e vennero integrati nel Trattato sullUnione europea (meglio noto come Trattato di Maastricht). Gli Stati membri che non fanno parte dellarea Schengen (nome con cui i Paesi membri del trattato in questione indicano linsieme dei territori su cui il trattato stesso è applicato) sono il Regno Unito e lIrlanda, in base a una clausola di opt-out. Gli stati terzi che partecipano a Schengen sono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein: fra questi stati e gli stati dellUnione europea sono ancora possibili controlli doganali per le merci e IVA. Complessivamente, 26 stati europei aderiscono quindi allo Spazio Schengen (o Zona Schengen). Inoltre tre (Cipro, Romania e Bulgaria) non hanno ancora attuato nella pratica tutti gli accorgimenti tecnici necessari per aderire allarea Schengen, e pertanto, in via provvisoria, mantengono tuttora i controlli alla frontiera. Discorso in qualche modo opposto per altri 3 Stati. Uno, Monaco, fa parte dellArea Schengen tramite la Francia. Altri 2 (San Marino e Vaticano) fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con lentrata in vigore degli Accordi di Schengen in Italia: con essi il numero degli Stati in cui cè Schengen sale a 29. Si può definire la convenzione di Schengen come una cooperazione rafforzata allinterno dellUnione europea. Laccordo fu firmato a Schengen il 14 giugno 1985 fra il Benelux, Francia e Germania con il quale si intendeva eliminare progressivamente i controlli alle frontiere comuni e introdurre un regime di libera circolazione per i cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati membri della Comunità o di Paesi terzi. La convenzione di Schengen completa laccordo e definisce le condizioni di applicazione e le garanzie inerenti allattuazione della libera circolazione, firmata il 19 giugno 1990 dagli stessi cinque Stati membri e successivamente entrata in vigore solo nel 1995. Sia laccordo e sia la convenzione di Schengen con tutte le regole adottate sulla base dei due testi e gli accordi connessi formano lacquis di Schengen. Dal 1999, lacquis di Schengen è integrato nel quadro istituzionale e giuridico dellUnione europea in virtù di un protocollo allegato al trattato di Amsterdam. Gli accordi di Schengen sono stati estesi nel tempo agli altri Stati membri: lItalia ha firmato gli accordi nel 1990, la Spagna e il Portogallo nel 1991, la Grecia nel 1992, lAustria nel 1995 e la Finlandia, la Svezia e la Danimarca (attraverso un adattamento dello statuto particolare) nel 1996. LIrlanda e il Regno Unito partecipano, dal canto loro, solo parzialmente allacquis di Schengen, in quanto sono stati mantenuti i controlli alle loro frontiere. Per quanto riguarda leliminazione dei controlli alle frontiere degli Stati dellUe che hanno aderito allacquis di Schengen devono attendere la decisione del Consiglio dellUnione europea. Anche due paesi terzi, lIslanda e la Norvegia, fanno parte dello spazio di Schengen dal 1996. La loro partecipazione al processo decisionale è tuttavia limitata. La Svizzera ha aderito per le frontiere di terra il 12 dicembre 2008. Il Liechtenstein ha aderito il 19 dicembre 2011. ██ Stati Schengen con trattato in vigore I nuovi paesi membri UE dal 2004 e dal 2007 sono obbligati a entrare nello spazio Schengen, ma per due di essi laccordo non è ancora entrato in vigore: gli altri paesi UE hanno ottenuto un periodo transitorio prima di avviare la libera circolazione delle persone, inoltre i nuovi paesi membri devono dotarsi di tutte le infrastrutture adeguate a implementare il sistema di informazione Schengen. Il Regno Unito e la Repubblica dIrlanda non hanno aderito al Trattato di Schengen per svariati motivi: hanno leggi di immigrazione (in particolare il Regno Unito) differenti e molto più permissive rispetto al resto dEuropa; gli organismi di controllo dei passaporti non sono forze di polizia (sono personale civile con poteri limitati), le frontiere esterne Schengen devono essere gestite da polizia o polizia militare; i due paesi applicano già il Common Travel Area che rimuove le frontiere tra di loro. Se uno di loro volesse aderire al Trattato di Schengen dovrebbero rinegoziare tale accordo; la questione legata alla sovranità sulle isole normanne e lisola di Man (non fanno parte del Regno Unito, ma sono una dipendenza della Corona britannica. Il libero mercato è solo con il Regno Unito); entrambi i Parlamenti hanno avuto una certa ostilità sul funzionamento di Schengen. Due microstati (San Marino e lo Stato della Città del Vaticano) non hanno firmato il trattato, ma aderiscono indirettamente allaccordo in quanto non hanno barriere doganali con lItalia. Però la Santa Sede ha espresso il desiderio di firmare il trattato ed entrare così nellaccordo ufficialmente. Obiettivi Abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dello spazio Schengen. Rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen. Collaborazione delle forze di polizia e possibilità per esse di intervenire in alcuni casi anche oltre i propri confini (per esempio durante gli inseguimenti di malavitosi). Coordinamento degli stati nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale (per esempio mafia, traffico darmi, droga, immigrazione clandestina). Integrazione delle banche dati delle forze di polizia (il Sistema di informazione Schengen, detto anche SIS). Organismi La cooperazione intergovernativa era gestita da un Comitato Esecutivo, dotato di Segretariato. La firma del Trattato di Amsterdam nel 1997 ha portato allintegrazione degli accordi di Schengen nellAcquis comunitario, attraverso un protocollo addizionale. Dal 1º maggio 1999 quindi il Consiglio dellUnione europea è subentrato al comitato esecutivo istituito dagli accordi di Schengen. Dal 1999 quindi, gli Stati che divengono membri dellUnione europea sono vincolati a recepire nella totalità lacquis di Schengen, sebbene le sue disposizioni vengano applicate gradatamente. In Italia lorgano preposto al controllo sullattuazione dellaccordo di Schengen è il Comitato parlamentare di controllo sullattuazione dellaccordo di Schengen, di vigilanza sullattività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. Entrata in vigore Lentrata in vigore di questi accordi è stata graduale, in quanto dovevano essere rispettati da parte degli Stati aderenti precisi requisiti sia normativi che tecnici. Il 21 dicembre 2007 sono entrati nello spazio Schengen nove dei dieci paesi entrati nella UE nel 2004 (resta fuori Cipro). A partire da tale data sono stati quindi rimossi i controlli di frontiera terrestri e marittimi mentre quelli negli aeroporti sono stati mantenuti fino al 30 marzo 2008. Tale proroga è stata concessa per dar modo di riorganizzare gli scali aerei. Leliminazione di ogni controllo di dogana sarà oggetto di ulteriori determinazioni dei ministri degli interni dei paesi UE. Allappello mancheranno ancora Romania e Bulgaria entrati nellUnione europea nel 2007. La Svizzera, che non fa parte dellUnione Europea, ha aderito al trattato nel 2004 e, dopo ripetuti rinvii, è entrato in vigore il 12 dicembre 2008 (per i confini terrestri) e il 29 marzo 2009 (per gli aeroporti)[2]. Il Liechtenstein, che aveva il confine con la Svizzera aperto, ha firmato gli accordi per poter mantenere tale situazione[3]. Il 28 febbraio 2008 ha firmato un accordo per la sua integrazione formale nello spazio Schengen, ratificato nel marzo 2011. Dopo un processo di valutazione, la sua adesione è avvenuta il 19 dicembre 2011. Islanda e Norvegia non fanno parte dellUnione Europea, ma insieme a Danimarca, Finlandia e Svezia fanno parte dellUnione nordica dei passaporti che aderisce allo spazio Schengen. Eccezioni I seguenti territori dei paesi membri non sono coperti dallaccordo: Francia Francia: Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte, Saint-Barthélemy, Saint -Martin, Nuova Caledonia, Polinesia francese, Saint-Pierre e Miquelon, Wallis e Futuna, le TAAF; Paesi Bassi Paesi Bassi: Curaçao, Aruba, Sint Maarten i Caraibi Olandesi; Germania Germania: larcipelago di Helgoland; Norvegia Norvegia: le isole Svalbard, con esclusione dellisola di Jan Mayen; Danimarca Danimarca: la Groenlandia e le isole Faroe che, benché formalmente escluse dalla zona Schengen, ne sono integrate in pratica. È stato negoziato nellaccordo di associazione con la Danimarca che le persone che viaggiano tra le isole Faroe e la Groenlandia da una parte, e gli Stati membri di Schengen dallaltra, non siano assoggettati a controlli alle frontiere. I tradizionali accordi di libera circolazione dei servizi, delle persone e dei capitali non sono applicabili su questi due territori. Sospensione del trattato Ogni stato sottoscrittore dellaccordo può sospendere luso del trattato per un limitato periodo e per specifici motivi. Solitamente si ricorre quando uno stato vuole rafforzare le misure di sicurezza nel caso esso ospiti importanti eventi. Casi di sospensione operati dalla Danimarca Nel 2011 la Danimarca ha deciso di reintrodurre il controllo alle proprie frontiere terrestri e marittime, al fine di far diminuire il crimine transfrontaliero.[8][9] Casi di sospensione operati dallItalia LItalia ha sospeso il trattato di Schengen: Dal 14 luglio al 21 luglio 2001, durante il G8 di Genova. Dal 28 giugno al 15 luglio 2009, durante il G8 dellAquila[10]. Casi di sospensione operati dalla Norvegia La Norvegia ha sospeso il trattato di Schengen: Dal 24 luglio 2011 al 26 luglio 2011, successivamente agli attentati subiti dal paese il 22 luglio 2011. fonte wikipedia
Posted on: Tue, 26 Nov 2013 18:59:14 +0000

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