Albertina Giubbolini nasce a Colle Val d’Elsa (SI) nel 1921. - TopicsExpress



          

Albertina Giubbolini nasce a Colle Val d’Elsa (SI) nel 1921. Durante la sua infanzia e adolescenza, impara dalla madre a usare una macchina da maglieria rudimentale, che diventa lo strumento ispiratore dei suoi capi unici. Durante la Seconda guerra mondiale affianca la madre nel laboratorio e, in mancanza di materie prime, utilizza per confezionare calze, calzettoni e maglieria la lana dei materassi o dei vecchi pullover o gli scialli della nonna. Si sviluppa in Albertina un rispetto quasi sacrale per il filo di lana, che non è da trattare con le forbici, ma da modulare e articolare con artifici tecnici (punti calati e cresciuti). Nel 1951 decide di trasferirsi a Napoli, dove lavora in un laboratorio di maglieria. Nel 1952 Albertina arriva a Roma e, incoraggiata da Emilio Schuberth, apre un atelier in via Bellinzona 15 (attivo fino al 1963), in cui allestisce il laboratorio utilizzando un paio di macchinari e continuando la lavorazione artigianale della maglieria. La sua genialità si esprime nell’impiegare la lana non solo per gli abiti sportivi, ma anche per l’Alta Moda. Nello stesso anno nasce anche il marchio Albertina. Dal 1954 partecipa alla Mostra dell’Alta Moda italiana che si tiene a Roma; nel 1957 presenta la sua prima lunga sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti e l’anno successivo partecipa alla Mostra accessori d’Alta Moda. La rivista di punta «Woman’s Wear Daily» dedica alle sue creazioni varie pagine definendola «la maga del tricot». Negli anni Sessanta, moltissimi giornali esteri cominciano a interessarsi alla sua arte; la stampa specializzata le attribuisce varie definizioni: la «Coco Chanel del tricot», la «Edith Piaf della maglieria»; aumentano le sfilate in tutto il mondo e i grandi clienti esteri a Parigi, Londra e negli Stati Uniti (Saks, Lord and Taylor, Bloomingdale). Nel 1966 a St. Vincent le viene consegnato dal Centro internazionale del Costume e dell’Arte (Ceica) di Firenze l’Oscar per la Maglieria, premio della critica al miglior stilista dell’anno. Sempre nello stesso anno le viene conferito dal sindaco della Capitale il premio Gemelli del Tevere. Viene invitata a Venezia per partecipare alla manifestazione Venezia Moda 66, organizzata dal Centro internazionale delle Arti e del Costume a Palazzo Grassi. Nel 1968, a Cefalù è vincitrice insieme a Missoni, Litrico, Caraceni e Alma di Milano, del premio Moda Mare. Alla fine degli anni Cinquanta apre l’atelier in via Lazio 20 (sede attuale) e nel 1960 un nuovo atelier in via Veneto 108, attivo fino al 1988, anno in cui Albertina, rilevando l’attività della Boutique La Mendola, decide di aggiungere anche un nuovo atelier in zona Trinità dei Monti, in via Gregoriana 23, che sarà attivo sino al 1995. Negli anni Settanta le creazioni di Albertina sono presenti nelle boutique delle maggiori capitali del mondo, fino all’Estremo Oriente. Preziose sono le collaborazioni con i grandi creatori di disegni come Rispoli (fine anni Cinquanta), Mario Vigolo (1957-58), Brunetta (1962-65) e Alberto Lattuada (1966-1985) con cui sviluppa un sodalizio continuativo e fruttuoso. Oltre alla lana, sperimenta lavorazioni con il cotone e con filati sintetici come il rhodia, il lurex, ma anche un mix di lana e viscosa. Dal 1984 il Metropolitan Museum di New York acquisisce 12 suoi modelli, considerati come capolavori di creatività e innovazione, mentre 36 campioni di punti di maglia, 36 “bassorilievi”, vengono donati al Museo del Fashion Istitute of Tecnology di New York. Molte attrici, tra cui Gloria Swanson, Clara Calamai, Elizabeth Taylor, Ava Gardner, Liv Ulmann e Lana Turner, indossano le sue creazioni. Nel 2001, Albertina, insieme ai pionieri della moda italiana, partecipa alla festa di Palazzo Pitti per i 50 anni della prima sfilata organizzata a Firenze da Bista Giorgini. Nel 2002 Lisbona rende omaggio all’arte di Albertina con una sfilata al centro della capitale portoghese di più di 100 modelli. A Roma, a Palazzo Wedekind, nel 2005 viene allestita la mostra Albertina. Un filo di lana lungo 60 anni, promossa dall’Assessorato al turismo e alla moda del Comune di Roma. Albertina si spegne a Roma nel luglio del 2009; la sua attività continua grazie alla sorella Maura Giubbolini e la nipote Gioia Maria Scalvini.
Posted on: Sun, 18 Aug 2013 12:18:21 +0000

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