Alle Donne Quando ero piccolo ma piccolo assai tutto finiva in fuitina La donna era tutto qui un gioco Si diventava uomini giocando Si diventava mamma guardando quel fagottino che aveva preso il posto della bambola senza saper cantare nemmeno una ninna nanna La donna alla fine per noi masculi era solo un sognare un avere uno scappare Poi arrivò lottomarzo e ogni cosa cambiò Non solo per noi picciriddi cresciuti in fretta ma anche per i nostri padri fratelli amici Così vidi per la prima volta mio padre portare un fiore a mia madre il mio amico comprare al bar baci Perugina in gran quantità Ma lui era ricco e poteva farlo Finirono anche le serenate e i mandolini e le ragazze pezzi di sole alla finestra non divennero più sogni ma fiori rubati nelle aiuole della villa comunale o mimose barattate alle carte nella bettola della zia Pippina che cucinava così bene pasta e fagioli e sapeva mischiare vino e acqua per arrotondare i suoi giorni di vedova senza tempo Anchio per lottomarzo non so mai cosa regalare alle mie donne di casa alle mie amiche alla vicina alla dipendente che sogna davanti allo schermo del suo computer Basterebbero scioccamente penso questi versi scritti di nascosto e di nascosto inviati Poi mi accorgo che anni di lotta da parte delle donne non possono finire così E allora sto in silenzio e ascolto. gianni sutera, poeta
Posted on: Mon, 21 Oct 2013 07:53:42 +0000
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