Alto Adige del 14-09-2013 Alunni in difficoltà, i genitori - TopicsExpress



          

Alto Adige del 14-09-2013 Alunni in difficoltà, i genitori «Più formazione ai docenti» BOLZANO- La legge 170 entrata in vigore nell’ottobre di tre anni fa sull’assistenza scolastica a bambini e ragazzi affetti da disturbi specifici di apprendimento («dsa») prevede la cancellazione degli insegnanti di sostegno. Quanto si sta applicando in provincia di Bolzano è dunque in vigore in tutta Italia e si basa sulla necessità che l’insegnante di classe (e non un insegnante di sostegno) disponga delle informazioni necessarie per garantire forme di insegnamento adeguate. Una nuova impostazione didattica che si basa su un presupposto fondamentale: i ragazzi affetti da disturbi specifici di apprendimento non soffrono di ritardi mentali. «La legge venne approvata tre anni fa dopo anni di lotte e discussioni - ricorda Fausto Pantano dell’associazione genitori di ragazzi affetti da dsa - secondo questa legge e secondo il parere di diversi esperti e studiosi, i ragazzi con dsa hanno diritto a non avere l’insegnante di sostegno, nel senso c! he chi è affetto da dsa è un soggetto che non presenta un ritardo cognitivo ma che ha una difficoltà di probabile orine neurologica per cui necessita di un aiuto diverso nell’insegnamento». In sostanza ci sono ragazzi con intelligenza cognitiva normale (spesso, anzi con coefficienti superiori alla media) che hanno necessità di un tempo maggiore ad esempio per imparare a leggere e a scrivere. «Questi bambini o ragazzini - ricorda ancora Fausto Pantano - hanno bisogno di percorsi didattici individuali e di metodi compensativi per superare le loro difficoltà». Ci sono ad esempio dei programmi informatici specifici che aiutano notevolmente gli insegnanti. E’ su questo fronte che anche la Provincia autonoma di Bolzano deve intervenire. «Qui a Bolzano - spiega ancora il genitore - abbiamo la fortuna di avere un’associazione che si chiama “Canale Scuola” che organizza corsi specifici e che in questi giorni riceverà anche un premio nazionale per l’impegno profuso! in questo settore. Si tratta di un riconoscimento importante». Uno dei percorsi didattici più importanti in questo campo prevede le “mappe concettuali” previste ad esempio per un ragazzo dislessico. In questo caso la capacità di apprendimento di un soggetto è disturbata non da una sorta di ritardo mentale ma semplicemente dalla difficoltà di leggere un testo. «Le possibilità di intervento - sottolinea Fausto Pantano - sono diverse ma la principale, ad esempio, è agevolare il ragazzo nella lettura delle parole in maniera che superi la difficoltà della lettura in quanto tale e possa concentrarsi anche sul significato delle stesse perchè è proprio la difficoltà di lettura (e non un ritardo mentale) a distrarlo dalla capacità di comprendere un testo, In questo caso un metodo efficace può essere quello di evidenziare le parole chiave oppure attraverso le mappe concettuali ricostruire un percorso per i concetti più importanti e principali del testo da studiare».! Ovviamente la mappa concettuale può essere adattata a qualsiasi argomento oggetto di studio. «Si tratta di un metodo - ricorda ancora Fausto Pantano - che se applicato per lo studente dislessico può servire anche a tutta la classe se l’insegnante conosce questa metodologia didattica. In questo contesto è chiaro che un ragazzo affetto da dsa deve lavorare più sulla qualità che sulla quantità. Per fare questo l’insegnante di sostegno che accompagna il ragazzo non serve». In sostanza è l’insegnante di classe che deve essere messo in grado di rapportarsi in maniera corretta, sotto il profilo didattico, con questi ragazzi anche cambiando la mentalità sullo studio e sulla valutazione dell’alunno. Ecco perchè la Provincia ha ora indetto una serie di corsi di aggiornamento per gli insegnanti ordinari abbandonando la strada dell’insegnante di sostegno. di Mario Bertoldi
Posted on: Tue, 17 Sep 2013 16:36:25 +0000

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