Anche in Veneto irregolarità nelle iscrizioni su Parole - TopicsExpress



          

Anche in Veneto irregolarità nelle iscrizioni su Parole Povere Autore: Toni Jop Data:2013-10-31 Da sotto in su: il congresso Pd della provincia di Rovigo rischia di saltare. Leader politici ed eletti ci stanno riflettendo e il motivo che ha spinto verso questa ipotesi è piuttosto grave: troppe irregolarità, troppi giochi sporchi in alcune realtà della zona dove si stanno contando le tessere ma non si finisce mai di contare, perché le tessere crescono in queste ore come funghi dopo un temporale, ma il temporale non c’è stato. Così, come è accaduto e sta accadendo ancora in altre realtà locali tra Sud e Nord, l’apertura delle iscrizioni in vista dei congressi ai quali è legata la futura leadership del più gran partito della sinistra sembra assediata qui e lì da un arrembaggio che va ben oltre l’interesse politico acceso da questa nuova dinamica precongressuale. Il fatto è che con una ventina di persone ben organizzate e cementate da un interesse che ha niente a che fare con il partito, puoi, più o meno, controllare un circolo, promuovere delegati, caldeggiare scelte sia locali che nazionali. La verità è questa: senza alcun filtro adeguato, questa pagina di storia della sinistra rischia di trasformarsi nel motore implosivo di una grande forza politica che può perdere credibilità, autonomia e identità culturale. Per questo, a Rovigo hanno pensato di sospendere tutto, di fermare la macchina congressuale. «Cuperliani», «renziani», «civatiani», «pittelliani», di fronte agli eventi uniti nella meraviglia nonostante le tensioni tra loro, hanno avuto modo di seguire quel che è successo ad Adria, Porto Viro, Castelmassa e non c’è da stare allegri. A Porto Viro, ad esempio. Qui, numerosi testimoni hanno notato due persone ferme accanto all’ingresso del circolo dove si votava: consegnavano qualcosa ad alcuni passanti che poi, soldi in mano, entravano per iscriversi. Inquietante. Su dieci congressi locali tenutisi fin qui nella zona, sette denunciano pesanti irregolarità. Il banco sta per saltare? Il segretario uscente del Pd polesano, Diego Crivellari, e il consigliere regionale Graziano Azzalin si muovono. Organizzano in gran fretta – stiamo parlando di qualche giorno fa – una conferenza stampa per far sapere all’opinione pubblica che così le cose non vanno, che si sta scivolando in una dimensione non voluta, non controllabile. «Quello che è successo è il sintomo di una malattia grave – dice Azzalin al microfono – bisogna evitare che questo congresso sancisca la fine del Pd….»; ma il rischio c’era, non è così? «Pensavamo che i fatti accaduti a Trapani, Caserta, Lecce, Catania riguardassero solo altre realtà e invece…». Così, di fronte alle irregolarità piovute a Castelmassa, un iscritto ha stracciato la tessera, ma l’iscritto, Michele Cirella, è anche consigliere comunale. Ad Adria, hanno scoperto che il numero delle schede è stato superiore al numero dei votanti, il conto economico non in linea con la quantità di schede, alcune bianche, altre con l’importo corretto a mano, nella cassetta dei soldi ecco anche una bella bolletta Enel da pagare. Crivellari e Azzalin avevano chiesto la sospensione del congresso: a loro giudizio ce n’era abbastanza per ritenere falsato l’esito della consultazione. Tra Porto Viro, Adria e Castelmassa, subito dopo l’invito lanciato alla Leopolda da Renzi si sono precipitate ai seggi oltre duecento persone, soldi in mano. Ressa e spintoni, qualcuno è stato rispedito indietro, qualcuno no. Ad Adria, ancora, gli iscritti erano 170 e in pochi minuti sono diventati un centinaio in più, e così sono lievitati anche i voti. Rosanna Filippin, segretaria regionale del Pd veneto e apertamente schierata con Renzi, misura i fatti: «Si tratta – sostiene – di tre casi isolati dove la competizione è più accesa», del resto «lo statuto prevede che ci si possa iscrivere – prosegue – il giorno stesso del voto». Filippin ridimensiona ma non c’è contrasto sostanziale tra la sua visione delle cose e quella di Azzalin e Crivellari. Infatti, ecco che la strada si trova: congresso sospeso – e uno – tutte le irregolarità manifeste verranno messe all’indice – e due -, le iscrizioni non corrette, e di conseguenza i voti relativi, verranno annullati. Commissioni di garanzia al lavoro anche perché si ritiene che la vicenda tocchi, eccome, i principi etici del partito. Oggi commissione regionale convocata per valutare se e come salvare il congresso.
Posted on: Fri, 01 Nov 2013 19:04:22 +0000

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