Ancora una volta Eugenio Scalfari si macchia di impudicizia culturale con leditoriale di oggi dal titolo Se vince Beppe Grillo, il Paese va a rotoli. Se vince Beppe Grillo lavrete voluto voi che avete distrutto in 20 anni lintero Paese gettando nel dramma unintera popolazione e bruciando una generazione di giovani talenti. Il disastro economico tra la gente peggiora quotidianamente e voi ancora barricati nel Palazzo a spartirvi le macerie (molto redditizie), architettando lennesima menzogna mediatica per tentare di ammansire una popolazione ormai allo stremo. Vi parlate addosso e concepite la partecipazione come costrizione per le persone ad inginocchiarsi per osservare dal solo buco della serratura televisiva i vizi, i vezzi e le manie di una classe dirigente impresentabile, le cui azioni non incontreranno mai la vita delle persone, i patimenti, le ansie e le tragedie umane che a ripetizione si susseguono per il Vostro impassibile menefreghismo. Le ultime in ordine sequenziale: aumento dellIVA per lincremento del costo dei beni di consumo primari; aumento dellimposizione fiscale generale e riduzione dei trasferimenti erariali per Regioni ed Enti Locali costretti nel 2014 a tagliare nuovamente servizi di base; introduzione della TRISE e conseguente peggioramento della situazione abitativa del Paese già incandescente per inquilini locatari di immobili. Dilagare della disoccupazione generale e numeri da sgomento per quella giovanile. Peggioramento del reddito reale pro-capite da lavoro per dipendenti pubblici e privati. Fallimento di 6321 imprese nei primi 6 mesi del 2013 con una media di 35 al giorno. Esposizione media debitoria del sistema di impresa passata in 10 anni (2003-2013) da 90.000 euro a 180.000 euro. E Voi bloccati in Parlamento a discutere di legge elettorale, rispetto dei fantomatici impegni assunti a livello europeo ma mai democraticamente votati dalla cittadinanza e dei destini di un Senatore condannato con sentenza passata in giudicato per un reato odioso quale Frode Fiscale. Nonostante il fallimento delle politiche economiche ed industriali degli ultimi ventanni i ruoli di comando rimangono saldamente nelle mani delloligarchia che ha assunto il Potere dallinizio della seconda Repubblica. Pronti ogni sera a mettere in atto il Teatrino della Politica nellennesimo talk-show televisivo del cooptato di turno, prodigo di salamelecchi ed artifici retorici usati come armi di distrazione di massa. Non se ne può più!
Posted on: Sun, 03 Nov 2013 09:40:10 +0000
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