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Andrea Mollica Gad Lerner blog La crisi del governo greco dopo la chiusura della tv pubblica In Grecia è crisi di governo, dopo la decisione del partito Sinistra Democratica, Dimar l’acronimo ellenico, di abbandonare il governo. I due ministri di Sinistra Democratica, la più piccola delle formazioni che appoggia il primo ministro Samaras, hanno infatti deciso di lasciare l’esecutivo dopo la rottura sulle trattative in merito alla riapertura della Tv pubblica Ert. La Corte Suprema della Grecia aveva annullato l’atto del governo, ed il premier conservatore Samaras, dopo un forte scontro, si era detto disponibile a riassumere 2000 dei 2600 dipendenti che avevano perso il posto di lavoro. L’intesa è stata però appoggiata solo dai socialisti del Pasok, mentre Sinistra Democratica ha preferito abbandonare l’esecutivo. Adesso il governo greco dovrà trovare dei sostituti per i ministri della Giustizia e della Pubblica Amministrazione di DIMAR, che erano stati criticati per la loro ostilità verso le riforme concordate coi creditori internazionali, come rimarca il quotidiano finanziario Financial Times. Sinistra Democratica ora dovrà decidere se appoggiare ancora dall’esterno il governo Samaras oppure passare all’opposizione, una posizione che sarà chiarita nei prossimi giorni. I due partiti rimasti a sostegno dell’esecutivo, i conservatori di Nea Dimokratia e i socialisti del Pasok, che dopo decenni di sfide si sono uniti per formare un governo di unità nazionale dopo il comune sostegno all’esecutivo tecnico di Papademos, conserverebbero ancora una lieve maggioranza al Parlamento, con 153 seggi su 300 complessivi. Samaras si è detto pronto a proseguire il compito del suo governo, “la salvezza del paese”, sia con che senza Dimar, anche se ha auspicato un appoggio di Sinistra Democratica al suo partito. Il leader del Pasok Venizelos ha altresì chiesto a Dimar di tornare in maggioranza, confermando l’appoggio dei socialisti all’esecutivo nato ormai un anno fa. L’intesa tra Nea Demokratia e Pasok allontana così lo spettro di nuove elezioni, che erano sembrate sul punto di concretizzarsi nei giorni scorsi, nei momenti più difficili della trattativa sulla Tv pubblica Ert tra forze progressiste e Samaras. Sinistra Democratica aveva ottenuto circa il 6% alle elezioni dell’anno scorso, un risultato che l’aveva collocata al sesto posto tra i partiti più votati del Parlamento greco. Il suo apporto era stato però ritenuto essenziale dal Pasok, che non voleva essere l’unica formazione a sostenere le dure riforme imposte dalla Troika al nuovo esecutivo ellenico. Secondo gli ultimi sondaggi i conservatori di Samaras continuano ad essere il primo partito del paese, mentre praticamente appaiata è la maggior forza di opposizione, la sinistra di Syiriza. Da una scissione con Syriza è nata Sinistra Democratica 3 anni fa, che ora nei sondaggi vale poco più del 4%. Il Pasok è sprofondato al 6%, dimezzando il 12% ottenuto l’anno scorso, il risultato più deludente della storia della sinistra socialista, che fino allo scoppio della crisi rappresentava stabilmente almeno un terzo dell’elettorato. Dopo i conservatori di Samaras e la sinistra di Syriza il terzo partito del paese è ormai stabilmente, almeno nei sondaggi, la formazione neonazista Alba Dorata.
Posted on: Sat, 22 Jun 2013 08:44:57 +0000

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