Angolino del 21 Agosto MMXIII Carissimi amici, Il cielo è - TopicsExpress



          

Angolino del 21 Agosto MMXIII Carissimi amici, Il cielo è azzurro l’aria è frizzante, tutte le premesse perché sia una gran giornata ci sono. Son trascorsi due anni da un fatto che ha sconvolto la mia monotona esistenza, pensando di aver raggiunto un obbiettivo preposto, mi ero abbandonato al mieloso torpore del “ successo”, sbagliando, quindi la mia piccola vittoria si è trasformata nuovamente nel piattume. Pazienza, chi lo sa che cosa mi riserverà il futuro. Purtroppo oggi è una di quelle giornate che la Storia ha solo sfiorato, quindi a parte ricordare che sarebbe il compleanno del noto scrittore Emilio Salgari, classe 1862, penso sia il caso di correre a perdifiato lungo i ripidi e scoscesi sentieri delle connessioni “ al limite del brivido “. Quindi ripercorreremo sentieri già battuti, ma ritengo che sia anche bello rivedere alcune cose: Quindi, visto che siam partiti dal ricordare il genetliaco di Salgari, mi piacerebbe addentrarmi nell’etimo del suo cognome; esso deriva dal termine dialettale veneto, Salgaro, che indica una importantissima varietà di Salice, il Salix Viminalis, ovvero la pianta da cui si ottengono i vimini che servono sia per confezionare oggetti come recipienti, vassoi o ceste, e nelle campagne serviva anche come legaccio per i tralci delle viti. Quindi i salgari erano gli utilizzatori o raccoglitori di tali rami. Per noi oggi il Viminale è la sede del ministero degli interni, prende il nome perché eretto nella zona di Roma del colle Viminale, che prende il nome a sua volta, perché nell’antica Urbe vi crescevano spontanei i salici, ma dato che noi oggi vogliamo spaziare in ogni dove, immagino vi interesserà ricordare, che il noto palazzo ha la facciata posteriore, dove si trovano i giardini, rivolta all’istituto di Fisica Enrico Fermi, luogo di grande scienza, dove vennero gettate basi per i moderni studi sull’atomo e dove operarono negli anni trenta i maggiori fisici Italiani, tra cui Fermi e Segrè. Il gruppo di scienziati era comunemente noto come “ i ragazzi di via Panisperna “ poiché l’istituto ha l’ingresso principale su questa via Romana, a loro si devono gli studi sui neutroni lenti. Ma non è qui che volevo arrivare, ma al curioso nome della via, Panisperna, ebbene si miei cari amici, per un antico romano questa strana parola ha lo stesso suono che ha per noi oggi dire fast food, ovvero, mi spiego meglio: è l’unione di due parole, panis e perna, panis è ovvimente il pane e perna era il prosciutto, quindi è la via del panino con il salume, dato che vi erano dei negozi che vendevano tali alimenti per la strada. Ricordiamoci che gli antichi romani specie dal I secolo AC difficilmente mangiavano a casa, e quindi erano assai diffusi gli antesignani dei fast food, dove il cibo si consumava in piedi o camminando. Quindi nulla di nuovo sotto il sole. Ma torniamo al salice; in inglese si dice willow, che è il titolo di un film di genere fantasy diretto da Ron Howard ( Riky Cunningham di happy days ) e scritto da George Lucas, dove i personaggi principali son tutti nani. Il protagonista è interpretato dall’attore britannico Warwik Davis, che fu il più noto degli Ewoks nella fortunatissima saga di Guerre stellari, ed oggi interpreta un personaggio della serie di pellicole tratte dalle avventure di Harry Potter. Divaghiamo!!!!! Il salice è una pianta con poteri curativi, da esso si ricava l’acido acetilsalicilico che è la base per la moderna panacea “ Aspirina “ ma i medici egizi già consigliavano di usare la corteccia di tale pianta per curare vari disturbi, come si evince dal preziosissimo testo racchiuso nel papiro Ebers, che ci parla delle conoscenze mediche di 3500 anni fa, che non hanno nulla da invidiare a quelle moderne. Vi è un altro testo fondamentale per capire i nostri avi, il papiro Edwin Smith, che addirittura ci parla di problemi al cervello. Mi piace ricordare che i nostri antenati erano antichi ma non scemi, ed osservavano molto e si ingegnavano e costruivano e inventavano, pertanto se oggi la nostra tecnologia e conoscenza scientifica è giunta a tanto lo si deve solo alle basi gettate dai nostri predecessori, ed io direi oggi, anche a qualche panino imbottito sbocconcellato per le vie dell’Urbe. Siam partiti dal romanziere Veronese Salgari per approdare alla scienza medica egizia, ma ora riprendiamo le briglie del bizzoso destriero e continuiamo ad osservare il nostro scrittore: Ho adorato i suoi scritti, da piccolo non mi son perso una puntata di Sandokan e Sandokan alla riscossa, ricordo come in una onirica visione gli occhi celesti di Lady Marianna, la bellissima attrice francese Carole Andrè. Per oggi è tutto, lo so che questa lettura è familiare ai vecchi lettori, ma che volete farci, repetita iuvant. Buon caffè. CS
Posted on: Wed, 21 Aug 2013 06:02:57 +0000

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