Arrivato in ritardo ed allo stesso tempo troppo in anticipo per la scadenza elettorale. Questo Comitato etico unico regionale per la Basilicata, che pur ci voleva doveva essere nominato in tempi non sospetti e non essere inficiato di “nomine politiche”. Senza voler tirare la pulci a chi è stato nominato, le scelte non piacciono, lasciando l’amaro in bocca e una riflessione. Anche su temi seri quale gli aspetti bioetici, giuridici e deontologici legati all’esercizio della pratica sanitaria e della ricerca biomedica, la politica lucana ci mette lo zampino. Non ci stiamo e rimarchiamo questo becero politicismo a tutto tondo, che in questo periodo di campagna elettorale non lascia nulla, non fa nulla a caso. Ben faccia, se la serietà è ancora un valore, la giunta regionale a tornare sui suoi passi, ricusare le nomine e fare invece un passaccio con tutte le categorie e le associazioni, tutti i professionisti e i lavoratori o le loro rappresentanze per poter nominare un nuovo Comitato Etico fuori dalla lottizzazione e dal sospetto di essere amici degli amici degli amici. Certamente l’assessore alla Sanità lucana risponderà che non so di cosa parlo (legge regionale istitutiva, decreto Balduzzi e dgr di gugno..). Ma purtroppo siamo nella rossa Basilicata, dove il centrosinistra è una piovra con i tentacoli in ogni campo, anche dove non dovrebbe, anche dove dovrebbe stare lontano e lasciare libertà alla società civile. Che Regione Basilicata poco etica. f.to Nicola Becce Consigliere comunale del PdL Comune di Potenza
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 13:13:28 +0000
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