Aung San Suu Kyi, nata in Birmania – oggi Myanmar – nel 1945, è una politica impegnata da anni nella difesa dei diritti umani e della democrazia nel suo Paese. Dopo un lungo periodo di studio e di lavoro trascorso all’estero, nel 1988 tornò in Birmania proprio mentre i militari prendevano il potere e imponevano una pesante dittatura. Seguendo gli insegnamenti non violenti di Gandhi, decise allora di fondare un partito, la Lega Nazionale per la Democrazia (NLD). Neanche un anno dopo fu condannata agli arresti domiciliari, con la concessione che se avesse voluto abbandona- re il Paese, lo avrebbe potuto fare; Aung San Suu Kyi però rifiutò la proposta del regime. Nel 1990 i militari decisero di proclamare libere elezioni: il risultato fu una vittoria schiacciante della NLD. Aung San Suu Kyi avrebbe dovuto perciò diventare Primo Ministro ma i militari non accettarono i risultati e presero il potere con la forza, annullando il voto popolare. L’anno successivo Aung San Suu Kyi vinse il premio Nobel per la pace, ed usò i soldi del premio per migliorare la sanità e l’istruzione del popolo birmano. Negli anni successivi – tranne brevi periodi di semili- bertà – Aung San Suu Kyi è stata sottoposta a rigidi arresti domiciliari, con il divieto di vedere perfino i familiari. La sua detenzione è terminata il 13 novembre 2010. Da allora ha ripreso a svolgere politica attiva nel suo Paese.
Posted on: Sun, 29 Sep 2013 14:02:56 +0000
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