Beatissimo Padre, per l’ennesimo naufragio al largo di - TopicsExpress



          

Beatissimo Padre, per l’ennesimo naufragio al largo di Lampedusa, Lei esecrò: «È una vergogna!» D’altronde se Lei avesse detto “è una tragedia”, l’evento sarebbe parso indipendente da cause umane. Poiché «È una vergogna!» v’è necessariamente chi deve vergognarsene, visto che «Ciò che è accaduto è un peccato davanti a Dio», come Lei aggiunse, tacendo tuttavia chi fosse il peccatore da svergognare. Additò dunque il peccato, non il peccatore, applicando una volta ancora la categoria “chi sono io per giudicare?”, tanto cara a S.Em. Rev.ma il cardinale Carlo Maria Martini. In tal modo la pur significativa espressione «È una vergogna!» rimane un esercizio retorico che fa velo a chi invece dovrebbe vergognarsi. Il Vicario di Cristo indulge nella retorica per ossequio alla mondanità? Pensiamoci. I popoli migrano tanto più precipitosamente quanto più i conflitti sono devastanti, come ferro rovente a spingerli da tergo verso contrade più sicure, come l’Italia. Quanto non riesce alla guerra, lo completano i Cavalieri rimanenti: Morte, Malattia e Fame, incalzando i sopravvissuti a spostarsi verso di noi. Siano benvenuti e noi abbiamo il dovere di non mascherare le cause delle loro traversie. Esprimo dunque apprezzamento a Giorgio Napolitano quando coerentemente confessa: «Provo vergogna e orrore».
Posted on: Sat, 12 Oct 2013 18:01:46 +0000

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