Belinelli: Spurs la squadra ideale per me: voglio il titolo Parla - TopicsExpress



          

Belinelli: Spurs la squadra ideale per me: voglio il titolo Parla lazzurro di San Antonio: So di giocare in un team fortissimo e voglio diventare sempre più completo. Popovich è il migliore, Ginobili mi ha aiutato tantissimo. E ho capito perché lui, Parker e Duncan sono delle vere stelle Non mi nascondo, voglio vincere il titolo Nba. Marco Belinelli la voglia di vincere e di migliorare lha sempre avuta, anche quando mangiava la polvere (lespressione che usa è ovviamente un po più colorita) nei primi anni della sua carriera Nba. A San Antonio le sue ambizioni hanno trovato il loro habitat naturale. So di giocare in un team fortissimo e questo è un treno che non voglio perdere racconta Marco al telefono, la voce incapace di nascondere lemozione che prova per questa sua nuova avventura e la sensazione di aver finalmente trovato casa. Marco, come sta andando questo inizio di stagione con gli Spurs? “Direi che è stato molto positivo. L’adattamento prosegue, sto imparando lo stile d’attacco e i metodi di difesa. Ma fa parte di una transizione necessaria quando arrivi in un nuovo team. E io sto migliorando ogni giorno”. Cosa ti ha colpito di San Antonio? “L’organizzazione. E’ fantastica, c’è tanta serietà e professionismo. Mi hanno fatto sentire a casa da subito, e mi sono stati vicini in tutto, anche quando cercavo casa. E’ sicuramente la miglior organizzazione in cui io sia mai stato, con tutto il rispetto per i miei altri team. Ma qui ho proprio sentito il cambio di livello. E’ un team abituato a vincere, e vuole continuare a farlo”. Com’è il tuo rapporto con coach Gregg Popovich? “Super. Lui è il migliore. Quando serve urla e si fa sentire, ma con i giocatori cerca di costruire un rapporto che va al di là del basket. Fa battute, si informa. A me chiede sempre dell’Italia, ed essendo un grande appassionato di vini mi chiede posti e ristoranti in cui andare. E tecnicamente sto imparando tantissimo”. Anche tu lo hai conquistato, visto che ti ha anche schierato titolare contro New York. “Quella partenza in quintetto è stata daiuto e mi ha dato fiducia. Sono in una squadra che vuole vincere subito, che usa gli stessi schemi da anni ma riesce sempre ad ottenere risultati. Io sto giocando 2-3 e questo stile di gioco mi si adatta alla perfezione. VOTA PER MANDARE BELINELLI ALLALL STAR GAME Quanto è stato importante Manu Ginobili per il tuo inserimento? Importantissimo. Lo conoscevo già da tempo, ma ritrovare nello spogliatoio uno come lui, con cui parlo anche italiano, mi ha aiutato tantissimo a capire meglio il nuovo ambiente. E questa cosa si nota anche se sono passate appena 10 partite e il mio ambientamento è appena iniziato. Chi ti ha impressionato dei tuoi nuovi compagni? Tutti vogliono crescere e vincere. Avevo già giocato contro Manu, Parker e Duncan, ma allenandomi con loro tutti i giorni ho capito che non è un caso se sono stelle. Siete partiti molto bene (9-1, miglior record Nba con Indiana). Sì, ma la strada è lunga. Abbiamo molti margini di crescita, anche se sappiamo che contano i playoff. La sconfitta nelle Finals che hanno subito a giugno è stata pesante ma porta a caricare le persone. La useremo come motivazione nel corso della stagione. Quale è il tuo obiettivo questanno? Diventare un giocatore sempre più completo. Essere migliore sia in attacco che in difesa. Voglio il titolo: tengo i piedi per terra ma voglio il titolo. Stai seguendo la stagione degli altri italiani? Ho parlato col Mago dopo la sfida contro i Knicks: mi ha detto che si trova molto bene e sono contento per lui. Gigi invece fatica. E arrivato a Detroit non al top, e saltare la preseason non lha certo aiutato. Per ora gioca solo nel garbage time ed è faticoso, io lo so bene. Ma non deve mollare.
Posted on: Wed, 20 Nov 2013 18:42:46 +0000

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