Berlusconi a giudizio e polveriera Pdl. Letta torna a tremare. La - TopicsExpress



          

Berlusconi a giudizio e polveriera Pdl. Letta torna a tremare. La notizia del nuovo rinvio a giudizio di Berlusconi non arriva inaspettata ma riesce comunque a mettere a rumore la politica. La domanda è: quanto riuscirà a reggere il governo di fronte alla lenta agonia giudiziaria del Cavaliere? Il Pdl è una pentola a pressione destinata ad esplodere. Falchi e colombe se ne danno di santa ragione ogni giorno e la voglia di rompere tutto dei lealisti è tale che stamattina al Senato quasi quasi riuscivano nellintento di far precipitare la maggioranza nel caos su una legge, quella di riforma costituzionale, che avrebbe significato la caduta del governo. La maggioranza si è salvata per quattro voti. Letta ha passato una mattinata difficile. Proprio nel momento in cui doveva parlare con il Segretario di Stato americano Kerry di una questione delicata come il Datagate. Berlusconi per ora non esterna tutta la sua voglia di rovesciare il tavolo. Ha incontrato Fitto (candidato dei lealisti antigovernativi) e Alfano. Su cosa deciderà di rompere il padrone del Pdl? Molti scommettono che lo farà sulla legge di stabilità per avere un paio di argomenti di facile presa in campagna elettorale: le tasse e il lavoro. Ma il momento della verità sarà quando il Senato dovrà votare sulla decadenza di Berlusconi. Se le votazioni andranno come previsto, cioè con luscita del Cavaliere dal Senato, è prevedibile che i falchi chiederanno luscita dalla maggioranza e si ripeterà il copione già visto prima della fiducia a Letta. A quel punto i filogovernativi del Pdl usciranno per formare un gruppo parlamentare autonomo? Alfano nella maggioranza e Berlusconi allopposizione è uno scenario che fino a qualche tempo sarebbe sembrato da fantapolitica. E invece è tra le ipotesi da mettere in conto. Per il ministro Lupi, per esempio, la decadenza non significherebbe la fine del governo di larghe intese. Parole che hanno fatto infuriare i falchi. Ecco così che si spiegano le grandi manovre al centro. Monti è andato alla riunione di Scelta civica dopo essere uscito sbattendo la porta. Scelta civica potrebbe essere un polo di attrazione in caso di rottura del Pdl. Ma non tanto per il progetto ormai fallito di Grande centro, quanto per prendere il controllo del Pdl assieme ad Alfano lasciando a Berlusconi, Verdini e Santanché una Forza Italia emarginata allopposizione. Un po come il Msi di Almirante negli anni Settanta.
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 15:33:42 +0000

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