Berlusconi: “io non gliela chiedo, ma dovrebbe comunque darmela”. Insomma se le stesse parole le avesse pronunciate nel corso di uno dei suoi processi, riferite magari a Ruby rubacuori, l’avremmo pure messo sgradevolmente in conto, ma riferito al Capo dello Stato, al rappresentante, suo malgrado, di tutti gli Italiani onesti questo proprio non ci sta. In realtà non gliela nega, visto che dal palco di Forza Italia il Cavaliere si è ben guardato dal chiederla, l’ha semplicemente pretesa. Noi non dobbiamo nulla a nessuno, tanto meno come ha inteso rilevare il Quirinale, a chi non ha nemmeno la sensibilità di chiederla e soprattutto a chi, con i comportamenti e le dichiarazioni a senso unico contro la magistratura che quel giusto verdetto ha emesso, non ha posto uno dei presupposti essenziali per ottenerla “il ravvedimento”. Siamo felici che Giorgio Napolitano per una volta abbia saputo ben interpretare la posizione degli italiani, veramente stanchi delle tante responsabilità di cui l’ex Presidente del Consiglio si è macchiato e della protervia che ha nel negarle e rimuoverle. In realtà avremmo voluto che tanta enfatica determinazione e senso del giusto lo avesse animato qualche volta in più nel corso del suo doppio mandato da Capo dello Stato. Magari quando ha sottratto le prove alla magistratura di Palermo. O quando non ha saputo spendere alcuna parola in favore del giudice Di Matteo, p.m. che indaga sulle trattative Stato/mafia a Palermo, quando da dietro le sbarre gli sono arrivate le minacce di morte da parte di Totò Riina. E invece nulla. O si fosse schierato al fianco di Nico Gozzo, p.m. di Caltanissetta che indaga sulla morte di Borsellino, quando assieme al suo collaboratore Luigi Furitano, hanno subito lo stesso trattamento da parte delle organizzazioni mafiose. Oppure quando invece di spendere lacrime da coccodrillo sulla popolazione Sarda, avrebbe potuto mettere in evidenza le tante, troppe e trentennali responsabilità della politica che nulla ha fatto per la Protezione del territorio, devastato dalla politica degli interessi personali, che tante vite umane è già costata. Insomma le occasioni perse da Napolitano sono numerosissime, ma questa volta, una forse per caso, l’ha azzeccata schierandosi dalla parte del popolo. (m.i.)
Posted on: Mon, 25 Nov 2013 10:51:11 +0000
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