Bondi. Mica attribuito a tutti poter far cosi largamente piacere - TopicsExpress



          

Bondi. Mica attribuito a tutti poter far cosi largamente piacere agli altri dal’unico mezzo del suo ARTE. A sorprendermi da momenti. A chiudere gli occhi e di vedermi in profeta. Un commosso molto speciale venuto mandar il sogno, incantare un mondo in preda ai dubbi, impossibili amori, il dispiacere ma anche alla più semplice delle gioie. Aprir suo cuore e suo corpo per lasciarsi entrare la pace profonda tranne qualche linee. Oggi, aver fatto la scelta dei sentimenti e emozioni mi permette di sorpassarmi e basta che chiudo gli occhi per parlar con angeli, basta che apro anima mia perché da me scappa la verità dai buchi di pori miei siamo sulla luce dei Mozart assassinati e tutto in me è musica e ritmo. Il creativo talento è scoperto, trattenuto, accompagnato e promosso in altri cieli e siamo un bene commune dell’umanità. Nostre voce pieno zeppo di tristezza in grave e acuto, uccellini che fra poco bruciarono al cenere sui fuochi di queste luce delle stesse lampade. Tutto ha un prezzo e occore essere giusto saggio per esser generoso, generoso con l’avvenire. La generosità vera allo sguardo del’avvenire consista a dar tutto al presente, un lucido e trascendente sacrificio. La saggezza vera pero, non si guadagna lottando ma lasciando le cose farsi da loro stesse. Dai giorni nostri, la più grande parte dei valori sono dimenticati e minacciati dal modernismo estravagante. Miti sono dimenticati e rituali meno operanti, ancora meno che ricercati anziosamente nei momenti di crisi individuali. Il senso della vità collettiva e dell’appartenanza cosmica si cancella davanti all’individualizazzione e l’investimento nel nucleus familiale, davanti alla conquista materiale di un ambiente che non è più rispettato e che di sacro è diventato profano… Quello che puo ancora agire per se stesso non si lascia usare. Chi non puo più far nulla suppliccarà affinché lo usino. Servirsi di quello chi ormai non serve più a niente per servire ambizioni e sogni nostri. Pertanto nella mia solitudine il mondo si sta rovesciando nella conquista di un perfetto creatore di bellezza ed emozioni. Quanto è vero che l’adversario si batte solo con e tranne l’amore e non via l’odio. L’odio è la forma più appropriata dalla violenza l’odio ferisce quello chi odia e non l’odiato. Dare di nuovo al genere umano ampiamente la sua essenza, sue risorze psico-affettivie e salvarlo da lui stesso, dalla sua stessa bestialità, dalla sua animosità., una imperfezzione ! Vivere imperfetti nemmeno è accettare di essere se stesso e non qualcun altro di più bello come dipinto al’aerografo, di più ricco come Cresus, di più felice… E nuotrire in se stesso la ferma convizione che siamo di taglia a vivere nostra vità affinché non ci tradiscono nostri ambizioni per dimorare schiavi resignati delle circostanze e il gioccatolo dei stessi passioni nostri. Solo cosi che fisicamente e organicamente riusceremo e cosi evitaremo un ascolto schiffoso. Non lasciarsi consegnarsi ai domiciliari e vivere simplicemente, pure nel duelo dei contrari. Non nella resignazione ma nell’esperanza che è un invito ad assumere nostra diversità. Considerare che tutti i lavori pure i più servili e inutili hanno loro valore e loro dignità. Quelli predestinati ad essere grandi, sono caratterizzati dalla pazienza, fatti dalle prove di più in più dure e loro radici si fortificcano nel segreto ! Il silenzio li costruisce e imparano nell’uminità, molto spesso nell’umiliazione. Ma quando arriva loro momento escono non come piccoli leoni ma come grandi e forti leoni pronti a rischiare la morte. L’unico fatto di rimanere in vità è in se stesso una VITTORIA. Don Giovanni Paolo Arduino. Presso la Casa Immacolata d’Udine.
Posted on: Tue, 01 Oct 2013 20:51:43 +0000

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