CI RACCONTAVANO CHE LA POLITICA DEI CONDONI IN ITALIA ERA FINITA - TopicsExpress



          

CI RACCONTAVANO CHE LA POLITICA DEI CONDONI IN ITALIA ERA FINITA VE LO RICORDATE ; CERTAMENTE SOLO PER NOI CITTADINI. NON PER LORO DEPUTATI ,SENATORI ,PRESIDENTI,MINISTRI ,GENTAGLIA. Condono per le ruberie dei politici. Approvato il condono per i politici che hanno sperperato denaro pubblico provocando un danno erariale. Soldi spesi, non di rado, in consulenze, finanziamenti ed appalti assegnati ad amici, colleghi di partito e parenti. Dovranno restituire allo Stato solo il 25% di quanto stabilito dalla Corte dei Conti con condanna di primo grado. Ogni tanto leggiamo di qualche politico condannato a ridare soldi allo Stato; nessuno ci dice che, tra condoni e sanatorie, la giustizia per politici e burocrati funziona in maniera diversa. Ecco quindi lennesimo complesso stratagemma legislativo ed un bel condono ad hoc riservato a politici ed amministratori pubblici che poverini non possono proprio restituire le somme rubat… ehm, volevo dire, spese in maniera illegittima. Veniamo ai fatti, assolutamente ignorati da tutti i principali mezzi di informazione. Nel 2005 il Governo Berlusconi con la legge n.266 del 23 dicembre 2005 (legge finanziaria) prevedeva all’art. 1, commi da 231 a 233, la possibilità di chiudere in appello il processo dinanzi alla Corte dei Conti pagando una percentuale compresa tra il 10 ed il 30% (rispetto alla condanna di primo grado). Ciò valeva solo per i fatti commessi fino al 2006. Il Governo Letta giorno 31 Agosto 2013 (ma fanno sempre in Agosto le leggi più popolari???) emanava il decreto legge n. 102. I condannati al pagamento di un danno erariale, possono cavarsela in appello versando il 25% della somma stabilita dalla sentenza di primo grado. L’istanza doveva essere proposta non oltre il 15 ottobre 2013. Di fatto si tratta di un altro bel colpo di spugna per il periodo dal 2006 allAgosto 2013. Non contenti di ciò, con la legge 28 ottobre 2013, n. 124 di conversione del decreto, sono state apportate alcune interessanti modifiche: - prorogato il termine per presentare richiesta al 4 Novembre (qualcuno non aveva fatto in tempo?) e possibilità di modificare le richieste già presentate. - Se al momento di presentare la richiesta si è già provveduto a fare il versamento, basta pagare solo il 20% (del resto uno sconticino non si nega a nessuno). Nella relazione di accompagnamento a queste misure è sempre scritto che sono di natura eccezionale e volta a far cassa, ma allora ci si torna a domandare: Perché le chiamano eccezionali se tanto le ripetono ogni volta? Perché quando si deve fare cassa si adottano sempre due soluzioni: si fanno sconti a ricchi, politici e disonesti (condoni, sanatorie, scarsa lotta allelusione ed ai paradisi fiscali, scudo per i capitali allestero…); si aumentano le tasse per il ceto medio ed i poveri cittadini. Come si pensa di risolvere il problema delleccessivo carico di lavoro cui la giustizia è sottoposta, se ogni volta si incentivano le persone disoneste a presentare ricorso, a cercare sempre di posticipare e tirare ogni giudizio per le lunghe, ad opporsi alla giustizia sempre e comunque (anche quando si ha torto marcio), in attesa che arrivi limmancabile indulto, amnistia, sanatoria o condono? Chiudiamo con un appello ai nostri rappresentanti ai giornali ed alle televisioni. Visto che il termine per pagare le somme condonate era il 15 Novembre 2013 è possibile sapere quanto si è incassato, quindi quanto è stato il danno alle casse statali, e sopratutto i nomi di coloro (nostri dipendenti) che hanno aderito al condono e se la sono cavata pagando solo il 20-25% del dovuto?
Posted on: Thu, 28 Nov 2013 12:00:38 +0000

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