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COME GETTARE NEL CESSO LE OPPORTUNITA Oltre le sciocche e inconcludenti liti tra fazioni, talvolta esacerbate da alcuni urlatori di insulti come avviene nelle rese dei conti condominiali, la scissione di Indipendenza Veneta [IV] da cui si è prodotto Plebiscito2013 [P2013], e che ha indotto IV (a causa della debolezza così risultante) a formare una entità alternativa e concorrenziale a P2013 chiamata Veneto Decida [VD] per catalizzare altri movimenti indipendentisti che si erano prosciugati per effetto dei successi di IV (prima della scissione), vi è il fatto concreto di perdere delle opportunità. Sicuramente oggi è di maggior peso il gruppo che si coalizza in VD, dove sono convogliati VS, IV, e altri movimenti minori, ma anche frange di grossi partiti, come il sostegno (o allinglese, endorsement) ottenuto dallo stesso Presidente Luca Zaia presente oggi alla manifestazione indetta a Bassano del Grappa, e il supporto del Tea Party Veneto, tuttavia le capacità di iniziativa di P2013 a dispetto dellesiguità numerica appare incisiva, e questo credo vada a merito di Gianluca Busato quale principale motore di questa cosa che lui stesso definisce piattaforma referendaria, e proprio per tale definisione sembra essere una opportunità che rischia di finire nel cesso per gli stupidi distinguo che serpeggiano tra gli attivisti delle varie parti. Il colmo è che probabilmente la causa è proprio dello stesso Gianluca Busato, persona dotata di indubbie capacità di iniziativa e intelligenza, ma anche dal carattere poco addomesticabile, cosa che per alcuni può sembrare un difetto, per altri un pregio e che associato a qualche altra caratteristica meno nobile (e chi non ne ha?) ha facilmente ingenerato insofferenze nei suoi confronti. E il colmo perché alla fine per gettare lacqua sporca si getta pure il bambino, nel cesso. Infatti non si capisce perché tanta ostilità nei confronti di P2013, se davvero si vuole far votare i Veneti, perché liniziativa condotta da P2013 non è in alcun modo di ostacolo ad altre iniziative, come il pdl342. Dopotutto P2013 è riuscito in pochi mesi a organizzare una iniziativa equivalente a quella Scozzese atta a creare un tessuto di facilitazione degli scambi commerciali, in pratica per aiutare le imprese in difficoltà ad aiutarsi trovando nuove possibili relazioni daffari, questo ha rinsaldato legami con gli Scozzesi che sono diretti versi il referendum e che qualora diventassero sovrani sarebbe la prima nazione a riconoscere i Veneti indipendenti, cosa non banale nel momento in cui uno Stato diventa indipendente! Ed ha organizzato il referendum digitale, procedura forse da verificare tecnicamente, ma comunque un passo che potrebbe segnare una svolta in quanto permetterebbe di evitare quei costi che sono stati il pretesto per non fare passare la legge 342. A conclusione di questa semplice riflessione che offro a tutti voi, aggiungo un richiamo: non pensiate che il referendum sia conclusivo, come non lo è una manifestazione come quella di oggi a Bassano, seppure di successo, neppure lesito di un referendum lo fa, non lo fanno neppure i blocchi stradali che gli spazientiti (chiamiamoli così) del Veneto sono intenzionati a protrarre dal 9 dicembre in poi, ma lo fanno tutte queste cose messe insieme, con sinergia, per indurre e dare credito ad una rappresentanza politica con preciso mandato (come per esempio quella correlata al referendum digitale nella formula proposta da P2013) ad assumere una decisione fondamentale che è quella di dichiarare lindipendenza ed assumersene il carico affinché tale dichiarazione si materializzi, con qualsiasi mezzo, a quel punto lecito posto che la maggioranza qualificata dei Veneti labbia nominata.
Posted on: Sun, 01 Dec 2013 14:47:00 +0000

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