COMMENTO AL VANGELO di domenica 4 agosto, XVIII Domenica del - TopicsExpress



          

COMMENTO AL VANGELO di domenica 4 agosto, XVIII Domenica del Tempo Ordinario Tenetevi lontani da ogni cupidigia Uno della folla disse a Gesù: “Maestro, dì a mio fratello che divida con me l’eredità”. La richiesta sembra lecita ma nasconde in realtà un tentativo, purtroppo sempre frequente nella vita degli uomini, di strumentalizzare Dio per i nostri scopi. Quante ingiustizie ed anche guerre, sono state fatte “in nome di Dio”! Gesù però, maestro dei cuori, coglie ciò che vi sta sotto: “tenetevi lontano da ogni cupidigia”, cioè da ogni brama di possesso, facendo dei beni materiali non un mezzo necessario per vivere ma il fine stesso di tutta la vita. Chi vuole seguirlo invece, impara un modo nuovo di vivere: “…se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù…, rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra” (II lettura). La vita nuova nello Spirito vince infatti quella natura umana tendente all’egoismo, dominata dai due istinti principali: quello della lussuria, ed appunto quello del possesso: “fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è l’idolatria”. Così nella lettera di San Paolo. D’altra parte già l’arguto Qoelet (I lettura) ci ha aiutato a riflettere sulla caducità delle realtà umane: “Vanità delle vanità: tutto è vanità”. Tutto è cioè provvisorio, passeggero, alla fin fine effimero”. È insegnamento quanto mai attuale oggi, in un mondo dove tutto sembra legato all’attimo presente. Esso è certo importante perché in fondo è ora che si vive e scorre la vita, carpe diem, aveva scritto il poeta latino Orazio, “cogli il giorno”, l’attimo, “vivi il presente”. Oggi però, viviamo il dramma di un presente svincolato dalla memoria del passato senza e senza una prospettiva futura, e dunque diventa un susseguirsi di attimi senza un percorso coerente, un senso compiuto, in un’ accelerazione progressiva vista come necessità per non affogare nell’abisso del nulla. La Parola di oggi ci invita dunque a ritrovare la saggezza. Anzitutto fermandoci a pensare sul senso del nostro procedere, considerando la fugacità ma anche la preziosità del nostro tempo: “Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio” ci ammonisce il salmo. Prendere coscienza di questo è già una prima saggezza che per molti oggi non è del tutto scontata. Il Vangelo poi ci dice che se escludiamo l’eterno davanti a noi la tendenza sarà di sostituirlo illusoriamente con i beni materiali, certo necessari in questo mondo, ma pur sempre passeggeri. Gesù ci ricorda infine, che ciò che è veramente eterno e che solo può essere misura della nostra vita e del nostro tempo, è l’amore nel quale dovremmo invece cercare e accumulare i nostri veri tesori.
Posted on: Sat, 03 Aug 2013 16:35:47 +0000

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