COMMERCIALISTI E CONTRIBUENTI... ENNESIMA BEFFA A cura di Antonio - TopicsExpress



          

COMMERCIALISTI E CONTRIBUENTI... ENNESIMA BEFFA A cura di Antonio Gigliotti Cari amici e colleghi, ormai è da diverso tempo che mi soffermo sull’inefficienza di questa classe politica, che persegue più i propri interessi e soddisfa le proprie esigenze che quelle della collettività. Non sono poche infatti le norme prive di senso emanate negli ultimi periodi, quando invece la recessione, sempre più forte, avrebbe preteso misure precise e mirate. E proprio riflettendo sugli interventi più recenti, come il disegno di legge sulla stabilità per il 2014 e il decreto (divenuto legge) sull’Imu, che mi sono posto un interrogativo che desidero condividere con voi: MA IL GOVERNO, IL PARLAMENTO E TUTTA QUESTA GENTE CHE STA Lì DENTRO, HANNO DAVVERO COGNIZIONE DI QUEL CHE STANNO FACENDO? Mi limito a stringere le spalle, volendo parlare più di quanto una pagina di quotidiano potrebbe permettermi. Ma a volte il silenzio è più eloquente di mille discorsi! Abbiamo assistito alla farsa. Ultima in ordine cronologico è proprio quella riguardante la legge di stabilità. Lo slogan che accompagnava il disegno di legge deliberato dal governo è che si tratta di un finanziaria che non mette ancora una volta le mani in tasca ai contribuenti. Ma non è vero. O meglio, non introduce nuove tasse, perché di fatto cambia il nome a quelle vecchie adoperandosi in una sorta di restyling! E sempre in questo scenario emerge una disposizione che non solo calpesta la dignità e i diritti dei contribuenti, ma testimonia altresì l’assenza della nostra categoria dai tavoli decisionali. Un’assenza che dà spazio a uno Stato sempre più tiranno e ingordo, ma anche un’assenza della quale gli unici responsabili siamo proprio noi dottori commercialisti ed esperti contabili. Nel dettaglio, quella che definisco una ‘beffa’ è la conseguenza derivante dallarticolo 8 comma 2 del 102/2013, approvato in via definitiva due giorni fa dal Senato ed ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tale norma consente ai comuni di modificare regole ed aliquote inerenti lImu entro il 30 novembre e di pubblicarle nei loro siti entro il 9 dicembre. Qualora la pubblicazione non dovesse avvenire entro tale data, si applicheranno gli atti adottati per il 2012. Ecco, ricordando che la scadenza per il versamento della seconda rata Imu è fissata al 16 dicembre, ben si comprende che le difficoltà per contribuenti e commercialisti non saranno poche. In virtù di questa nuova disposizione, i professionisti non soltanto dovranno rivedere le modifiche intervenute in tema di IMU rispetto al versamento di giugno, ma dovranno verificare anche le disposizioni dettate dai comuni, i quali con proprio regolamento fino al 30 di novembre possono ancora intervenire modificando le regole. Dunque, tenendo presenti tutte queste date, è chiaro che gli operatori del settore, quindi professionisti e contribuenti, avranno appena una settimana (5 giorni lavorativi) per verificare i regolamenti, determinare gli importi da pagare, predisporre il mod F24 e magari consegnarlo ai contribuenti. Come potete notare, ancora una volta assistiamo a regole modificate a ridosso delle scadenze e ad adempimenti da eseguire in pochissimi giorni, con tutte le conseguenze del caso... Bene... siamo stanchi di lavorare in queste condizioni, privi di alcuna tutela e con un legislatore oramai allo sbando... “Più cambia, più è la stessa storiaâ€, scriveva più di un secolo fa il giornalista francese Alphonse Karr. Una frase che oggi, in Italia e in riferimento all’apparato governativo, è più attuale che mai. E non è un complimento, piuttosto è un’amara presa di coscienza. Il cambiamento è necessario, ma dev’essere radicale!
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 10:18:03 +0000

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