COMUNICATO STAMPA “IL COOSP dice no all’IMU di Tamburino ( - TopicsExpress



          

COMUNICATO STAMPA “IL COOSP dice no all’IMU di Tamburino ( Imposta Manufatti Penitenziari) Lo denuncia DOMENICO MASTRULLI Segretario Generale COOSP ( Coordinamento Sindacale Penitenziario) dal 1 settembre p.v. l’Amministrazione Penitenziaria Tamburino ha disposto il pagamento anche se in forma ridotta della “tassa o dazio” che per il COOSP appare al pari di quella Comunale Governativa c.d. IMU – Imposta Manufatti Penitenziari – in pratica si tratta di un “dazio” per coloro appartenenti al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria risultino accasermati per motivi logistici, di distanza chilometrica, pendolari, separati etc. e che usufruiscono degli alloggi – camerette nelle Caserme delle Carceri e delle Scuole di Formazioni – dei Quadri permanenti del Corpo della Polizia penitenziaria – con una detrazione di diverse decina di euro mensili . Per il COOSP sebbene una partecipata azione economica potesse essere valutata andava comunque fatta in Trattativa con il Governo e per tutte le Forze di Polizia e Forze Armate dello Stato Italiano nella misura pari alla percentuale di incremento stipendiale trattenendo la cosiddetta IMU dal budget dello stanziamento FESI – per coloro che ne usufruiscono- e non certamente dallo stipendio dei poliziotti che non vedono incremento ma decremento dal 2009 ad oggi. Il provvedimento riguardante il compenso per il “Canone degli alloggi di servizio in applicazione al DPR 314 del 15 novembre 2006 “ non potrebbe allo stato trovare applicazione stante la disagiata situazione di tutti gli alloggi e caserme sul territorio nazionale che non corrispondono ai criteri di cui all’Accordo Quadro nazionale del 24.3.2004 in termini di sistemazione pari ad un Hotel a tre stelle per la vetustà dei diversi luoghi. Per il COOSP una siffatta azione economica a peggiorare le buste paghe dei poliziotti penitenziari potrebbe essere,in questo specifico momento di alta criticità del sistema carceri con 66.000 detenuti ed un Corpo di polizia penitenziaria a quota meno 12.000 poliziotti su 45.000 previsti dalle piante organiche indurrebbe la massa a non più soggiornare nelle stanze delle caserme e di contro non avremmo più una costante consistente presenza di uomini e donne reperibili pronti a qualsiasi evenienza considerando la scarsa presenza nei turni di servizi ordinari e straordinari che il Corpo vanta e che la stessa amministrazione non ha saputo dare altrettante risposte. Un esempio pratico: Puglia su 10 Carceri abbiamo undici Caserme fuori norma ed in alcuni istituti penitenziari neanche le Caserme o semplici spogliatoi come IPM di Bari. IL SEGRETARIO GENERALE COO.S.P. DOMENICO MASTRULLI
Posted on: Sat, 10 Aug 2013 11:05:27 +0000

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