Caro Claudio, leggo con un po di tristezza il tuo commento. - TopicsExpress



          

Caro Claudio, leggo con un po di tristezza il tuo commento. Perchè ho molta stima e fiducia di chi come te ha dimostrato di avere a cuore il PD e la sinistra. Per quanto mi riguarda ti sosterrei anche per la carica di presidente dellONU, limportante è che tu mi dica che cosa vorresti fare. Il tuo post è pieno di risentimento che non so da dove ti deriva. Se vuoi prendere nota ti posso precisare che il sottoscritto ha svolto per brevi periodi gli incarichi da te citati svolgendoli in volontariato puro e in condizioni proibitive (lavoro dipendente, famiglia e incarico a Sindaco da svolgere regolarmente). In tutti i casi ho messo la faccia per rappresentare una battaglia politica, una convinzione o semplicemente una testimonianza. Nessuno di questi incarichi è stato usato da me per trampolino o posizionamento (sono in tutti i casi uscito di mia volontà a favore di persone più giovani e disponibili). Mi spiace che tu abbia percepito il mio faticoso e credo anche generoso mettermi a disposizione come sistema di potere. Pazienza, resta il fatto che lunica ragione per cui ho deciso di sollevare il problema è quella di dare unopportunità al partito torinese di liberarsi dal peso di questi sistemi. Mi pare che il tuo intervento tenda più a giustificare e a rimandare che a prendere posizione. Ununica cosa però non ti permetto: linsinuazione di strumentalità della mia posizione. Non puoi salvare la tua anima richiamando un passato opaco. Non puoi provare a giustificare la situazione attuale richiamando il mio coordinamento della mozione Bersani di 5 anni fa. Di quel periodo ricordo con piacere una battaglia politica condotta contro i dictat romani, un lavoro intenso basato su battaglie politiche precise (alcune ancora attuali), ricordo con dispiacere la nascita dei caminetti, delle sottocorrenti e dei comitati elettorali personali (di cui non ho mai fatto parte). Di Torino non conoscevo quasi nessuno e la famiglia Gallo (area Letta) era una delle tante tribù di cui si componeva il PD torinesi. Nè meglio, nè peggio, delle altre. Il tema che emerge oggi è frutto di una storia più recente ed ha le sue radici in una gestione del partito torinese opaca e mirata principalmente a posizionamenti personali. Attorno alla segretaria provinciale di Bragantini si è consolidato un blocco di potere e di occupazione dei circoli lasciato crescere in vista dei vantaggi che poteva offrire (candidature, primarie, incarichi). Tutto fatto con professionalità e correttezza formale. Lo dico adesso perchè ho deciso di occuparmi del PD mettendo come sempre la faccia e dando, se ritenuto necessario, battaglia politica. Stupisce come i rinnuvatori di Renzi non dicano una parola. Io, fossi in loro avrei già chiesto al leder di venire a Torino. Sarebbe unottimo banco di prova per il rinnovamento. Claudio Ferrentino
Posted on: Sun, 20 Oct 2013 08:45:40 +0000

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