Ci sono sere in cui non si riesce a dormire, le emozioni, i - TopicsExpress



          

Ci sono sere in cui non si riesce a dormire, le emozioni, i sentimenti ti frullano per la testa e ti viene voglia di scrivere. Così è capitato a me, ho preso carta e penna ed eccomi qua. E’ trascorsa una settimana dal mio arrivo a Rio de Janeiro ed ho deciso di trarre un primo bilancio del cammino fatto fino ad oggi. La Gmg vera e propria non è ancora iniziata, nonostante questo le emozioni forti non sono mancate. Sono molto felice, sto vivendo un esperienza intensa, appagante in ogni senso. Non me l’aspettavo, quando avevano dato a ciascuno di noi volontari i compiti da svolgere avevo messo in preventivo che la prima settimana fosse filata via liscia, senza nulla che avrebbe potuto lasciare il segno. Lunedì scorso io e Matteo, un ragazzo delle Marche, siamo stati assegnati ad un alloggio in periferia di Rio. Non nascondo di aver provato un po’ di delusione: fuori da tutto e da tutti, con l’incarico della catechesi che mi avrebbe impegnato soltanto tre giorni in due settimane. L’amarezza era tanta, stavo già immaginando una Gmg per la prima volta per me insignificante, probabilmente avevo avuto tutto dalle precedenti, non vi era più nulla a cui attingere. Siamo stati assegnati alla parrocchia Sant’Andrè, dormiamo in una struttura che si trova ad un km da essa, non è una favelas ma poco ci manca: la polizia vigila tutto il giorno e la notte, le risse e le sparatorie non sono rare, muoversi da soli ed in certi luoghi è molto pericoloso. Ogni sera che ho percorso quel cammino, quel km, dentro in me è incominciato a cambiare qualche cosa. Inizialmente non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo, poi pian piano si è manifestato, le sensazioni sono cresciute sempre di più, sono diventate parte viva di me. Lo Spirito Santo, come a Colonia, A Sydney, all’agorà di Caravaggio, stava prendendo forma. Anche io nel mio piccolo facevo parte di quella realtà, avevo la fortuna di poter essere partecipe di un mondo che non conoscevo e che mi avrebbe “adottato” per due settimane. Ho iniziato ad osservare ogni piccola cosa: le persone che incontravo, il loro sguardo, il loro modo di comportarsi. Quante volte dopo essere rientrato nell’edificio dove dormo, dalla finestra osservo la piazza sottostante, i suoi movimenti, la sua vita. Io e Matteo siamo diventati subito molto amici di volontari sudamericani che condividono con noi questa realtà: persone favolose con le quali è bellissimo ritrovarsi al termine della giornata, una pacca sulle spalle, un cinque, ci sediamo intorno al tavolo e condividiamo quanto vissuto. E poi loro, i volontari italiani. Da qualche giorno sono, insieme al ragazzo brasiliano Jefferson, il loro coordinatore. Non faccio nulla di speciale, anzi probabilmente la mia presenza non ha un significato, ma che bello vedere che mi mettono al corrente delle loro problematiche, delle difficoltà, mi rendono partecipe delle loro impressioni, dei loro suggerimenti affinché la Gmg possa funzionare nel miglior modo possibile, a dimostrazione di quanto ci tengano a questo avvenimento. Da parte mia li ascolto e cerco di mettere in campo quel pizzico di esperienza maturata in anni di volontario. Siamo sparsi per tutta Rio ed oltre, nonostante questo ci si sente, ci si cerca, ci si trova. La giornata si conclude con la partecipazione alla Santa Messa, poi con la cena di gruppo. Ogni giorno che passa sta prendendo forma una grande squadra, un grande gruppo che saprà dare il massimo per affrontare un evento incredibile, come è la Gmg, nel migliore dei modi. Sono proprio felice, dentro di me regna una serenità incredibile. Ho la consapevolezza che il Signore è qui accanto a noi e vigila sui propri figli. Grazie a tutti per queste giornate inimmaginabili, grazie per le emozioni che sto vivendo. Grazie Signore per avermi dato la possibilità di essere ancora presente alla Gmg, grazie per le persone che mi hai messo accanto, grazie per avermi indirizzato in quel luogo sconosciuto al di fuori di Rio, grazie a quel “chilometro” che ogni sera mi fai percorrere. Domenica prossima la Gmg sarà finita, tutto sarà concluso. Immagino già quando la sera lo percorrerò per l’ultima volta, vorrò godermelo centimetro per centimetro, nel mio cuore porterò tutto l’entusiasmo, le emozioni, i ricordi di quelle due settimane. Dentro di me ci sarà tanta nostalgia perché tutto starà per terminare, ma anche un enorme felicità per averne fatto ancora parte. Mentre per l’ultima volta percorrerò quell’ultimo “chilometro” con tutti questi stati d’animo nel mio cuore, sono sicurissimo che non potrò fare a meno di farlo con le lacrime agli occhi! Grazie a tutti
Posted on: Sun, 21 Jul 2013 11:27:26 +0000

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