Combattere l’amianto in tutto il mondo: uniti si può La - TopicsExpress



          

Combattere l’amianto in tutto il mondo: uniti si può La migliore soluzione per evitare di morire di amianto consiste nella cessazione dell’impiego di questo materiale. Con l’incontro della cultura latina con quella anglosassone sono state messe le basi culturali sociologiche e giuridiche per metterlo al bando di Gianni Avvantaggiato pubblicato il 4 marzo 2013 Nel 2006 la World Health Organization (WHO) ha dichiarato ufficialmente che la migliore soluzione per eliminare le patologie asbesto-correlate consiste nella cessazione dell’impiego di tutti i tipi diamianto. Non esiste un livello di esposizione minimo rispetto al quale il rischio di contrarre malattie da asbesto sia scongiurato. A sostegno delle tesi dello WHO, lo stesso anno interviene anche l’International Labour Organization (ILO), sostenendo l’eliminazione dell’uso dell’amianto a 360° e la bonifica degli ambienti di vita e di lavoro per prevenire l’insorgenza futura di malattie e morti causate dall’asbesto, visti i lunghi tempi di latenza. Solo in Europa sono 500mila le persone che potrebbero morire di malattie asbesto-correlate nei prossimi trent’anni. Nel corso dei lavori della Conferenza Internazionale organizzata dall’Osservatorio Nazionale Amianto il 15 novembre 2012, presso la Camera dei Deputati, dal titolo Lotta all’amianto – Il diritto incontra la scienza, si è sentita la necessità di costituire un’organizzazione internazionale che unisca sinergie, conoscenze scientifiche e obiettivi giudiziari raggiunti, per contrastare le lobby dell’amianto, che fuori dai confini europei e negli Stati Uniti in particolare – sono più di 10mila gli americani che ogni anno muoiono per malattie asbesto-correlate – sono ancora molto forti e operative. «Pochi uomini senza scrupoli hanno avvelenato e contaminato non solo il continente europeo ma continuano a farlo in altri continenti – avverte l’avvocato Ezio Bonanni presidente dell’Associazione Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) -. Ecco perché una organizzazione internazionale di uomini e donne che a testa alta combattono i produttori di amianto, assassini della nostra civiltà, della nostra cultura oltre che di esseri umani». La stretta di mano tra il professor Gordon, di fronte, e lavvocato Bonanni a suggellare la nascita dello IAO Ecco che dal dialogo con il prof. Ronald Gordon, direttore del Dipartimento di Patologia della Mount Sinai School of Medicine di New York – intervenuto al meeting nella capitale – e con il suffragio del prof. Giancarlo Ugazio, del prof. Renato Sinno, del prof. Pietro Sartorelli del comitato tecnico nazionale dell’ONA, nasce l’International Asbestos Observatory (IAO). Ne abbiamo parlato con l’avv. Ezio Bonanni. - LEGGI L’ARTICOLO. OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 00193 – Roma tel. 06 68890174 E-mail: osservatorioamianto@gmail eziobonanni.jimdo/ osservatorioamianto.jimdo/ sito web osservatorioamianto
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 02:36:47 +0000

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