Come scrivere un curriculum che apra qualche porta sul lavoro - TopicsExpress



          

Come scrivere un curriculum che apra qualche porta sul lavoro Una giusta sostanza e un pizzico di forma. La forma è anche un po’ sostanza. Vale in molte occasioni della vita e vale anche quando si presentano le proprie professionalità a chi non ci ha mai visto e non ci conosce personalmente. Ecco perché è importante, per raggiungere lo scopo, che il curriculum vitae sia ben curato nell’aspetto e nei contenuti. Non dimentichiamo mai che chi riceve il nostro curriculum è abituato a scorrerne a montagne e gradirà particolarmente un testo breve, leggibile e ben curato, mentre tenderà ad avere un giudizio più severo su chi si presenta in modo sciatto e poco ordinato. Chi si occupa della selezione del personale dovrà vedere in noi, attraverso il nostro curriculum, una persona con capacità e competenze che possono adattarsi al profilo ricercato. Ecco allora che è consigliabile scegliere un carattere leggibile, con una dimensione non inferiore agli undici punti e applicare una giusta distanza tra le righe, una buona soluzione è quella di strutturare in maniera schematica tutti i dati. La lunghezza complessiva non dovrà superare le due pagine. Meglio evitare, quindi, di eccedere nelle informazioni o nei dati non strettamente indispensabili. Il linguaggio deve essere semplice il più vicino possibile a quello parlato – senza naturalmente utilizzare espressioni gergali - limitando al minimo indispensabile l’utilizzo di termini stranieri e tecnici. Nel raccontare le nostre esperienze utilizziamo la prima persona senza dimenticare mai, sia nella firma che nell’intestazione, di scrivere prima il nome e poi il cognome. Evitiamo di allegare foto o altri documenti, a meno che non sia esplicitamente richiesto. Se decidiamo di tradurre il nostro curriculum in un’altra lingua accertiamoci che il lavoro di traduzione sia ben fatto. Essenzialmente il curriculum deve contenere: i dati personali e i recapiti, il percorso di studio, le esperienze professionali acquisite e il grado di conoscenza delle lingue straniere. Sia per quanto riguarda lo studio che il lavoro è cosa buona partire dall’esperienza più recente procedendo a ritroso indicando con precisione il periodo, la sede di lavoro o di studio e l’incarico ricoperto. Nel caso in cui l’azienda o l’ente in cui abbiamo lavorato non sia molto conosciuto è bene prevedere anche una brevissima descrizione. Parlando del percorso formativo meglio evitare di scrivere il voto, a meno che non sia particolarmente brillante, e di citare il titolo della tesi a meno che non sia attinente all’incarico per cui ci proponiamo. Infine prima di procedere all’invio rileggete accuratamente il testo in modo da evitare errori o refusi e chiedete a una persona del cui giudizio avete fiducia di leggere il vostro curriculum per verificare se i contenuti sono chiari o se, invece, è opportuno fare delle integrazioni.
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 09:41:50 +0000

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