Communia non si tocca! Quando un quartiere è messo sotto attacco - TopicsExpress



          

Communia non si tocca! Quando un quartiere è messo sotto attacco dalla speculazione e dal profitto, spesso succede che coloro che ci abitano, coloro che ci studiano e coloro che ci lavorano si guardano in cagnesco. Però a volte accade che queste persone si incontrino e inizino a comunicare, a conoscersi, a darsi una mano gli uni con gli altri; quando questo succede, le divisioni, che prima sembravano insormontabili, svaniscono all’istante. Gli studenti non sono più gli ubriaconi molesti che fanno casino di notte, ma ragazzi e ragazze che mettono a disposizione la loro testa, il loro cuore e le loro braccia per immaginare una vita che non sia subordinata al profitto e alla speculazione; gli abitanti non sono più i guastafeste che vogliono il silenzio di sera, ma uomini e donne che hanno nel sangue la storia di un quartiere e lottano per vivere in un posto piacevole e accogliente, di cui essere orgogliosi; chi ci lavora non è più un alienato che arriva, cerca parcheggio per due ore, timbra il cartellino e se ne ritorna a casa più nervoso di prima, ma mette le sue competenze al servizio del bene comune. E’ così che nasce la Libera Repubblica di San Lorenzo ed è così che nasce Communia. Da quando, tre mesi fa, ha trovato dimora nelle ex-fonderie Bastianelli, il progetto Communia promuove il formarsi di una rete di solidarietà e mutuo soccorso dal basso tra chi vive il quartiere. Numerose sono state infatti le iniziative culturali e politiche: presentazioni di libri, letture teatrali, dibattiti, spettacoli musicali e perfino un festival letterario; gli sportelli di assistenza (legale e psicologico); i laboratori (di videomaking e di riuso dei materiali); lo sport popolare; i momenti di socialità in cui la frenesia imposta dalla crisi viene spezzata e abbiamo il tempo di riconoscerci per quello che siamo: persone, non automi, che devono collaborare, non litigare tra loro. E’ così che si costruisce una comunità. Purtroppo coloro che speculano e vogliono trarre profitto dalle nostre vite odiano tutto ciò. Ci vogliono isolati, impauriti, divisi. Isolati per poterci sfruttare meglio; impauriti gli uni degli altri, per scongiurare la possibilità di entrare in contatto tra di noi; divisi, perché l’unione tra chi abita, lavora e studia a San Lorenzo è potentissima ed è impossibile controllarla e comandarla. E’ per questo che dalle pagine del menzognero giornale del clan Caltagirone partono accuse deliranti, che hanno come unica conseguenza quella di far ridere a crepapelle chi conosce davvero quello che succede a Communia e ha visto gli occhi di chi ogni giorno fa vivere questa esperienza. Ed è per questo che le forze dell’”ordine” (quale?), reduci da poco di una figuraccia di proporzioni planetarie (il rapimento, vergognoso e illegale, di un dissidente kazako e della sua famiglia, bambina di sei anni compresa, prontamente consegnati nelle mani del regime di quel paese), pensano di poter attaccare impunemente Communia , e con essa la Libera Repubblica, per rifarsi una credibilità di fronte ai loro capi. Abbiamo già mostrato loro cosa riserva San Lorenzo a chi attacca con questi mezzucci squallidi i suoi figli e le sue figlie: fischi e pernacchie a volontà, e ne abbiamo ancora altre, se lo vogliono. A questi “gentiluomini” diciamo: mettetevi l’anima in pace! La solidarietà tra chi vive, studia e lavora a San Lorenzo è molto più forte di voi. La vostra ignoranza ci fa ridere; la vostra violenza non ci spaventa neanche un po’. Se pensate di avere di fronte delle pecorelle, vi sbagliate di grosso: San Lorenzo è sempre pronto a resistere! Giù le zampe da San Lorenzo! Guai a chi tocca la Libera Repubblica! Communia non si tocca!
Posted on: Fri, 19 Jul 2013 10:00:12 +0000

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