Conferenza stampa al Festival del cinema di Roma :3 Nina: Con - TopicsExpress



          

Conferenza stampa al Festival del cinema di Roma :3 Nina: Con il secondo film sapevamo che avevamo i cuori e le menti di tanti spettatori. Penso che abbiamo accontentato i fan dei libri e dei film. Siamo rimasti fedeli ai romanzi di Suzanne Collins, alla quale dobbiamo tutto. Nel film vediamo molto di Panem, dei Distretti che attraversano durante il Tour della Vittoria, di Capitol City e dell’arena. Introduciamo anche nuovi personaggi e volevamo essere sicuri di scegliere le persone giuste, come abbiamo fatto nel primo film. Jon: Ci sono alte aspettative per questo film, a causa dei libri. Jennifer: La prima volta che ho letto i libri ero molto contenta del carattere di Katniss e di come fosse un modello da seguire… non solo per la nostra generazione ma per tutti. È una grande responsabilità. La gente ti ascolta e devi scegliere cosa vuoi che sentano. Ma non posso dire che la mia vita sia particolarmente cambiata se non in meglio ed è una cosa positiva per la mia carriera. Ma sento che niente ha cambiato la mia vita personale. Sono molto grata e felice. Jennifer: Tutti mi chiedono se sono sotto pressione e ho l’impressione che mi state dicendo che dovrei essere sotto pressione. Spero che non suoni come un cliché ma amo davvero il mio lavoro. Adoro fare film e recitare. E ho faccio film per lo stesso motivo per cui li facevo prima. Amo le sceneggiature, i personaggi… è qualcosa che mi interessa. Questo non cambierà. Quando dite così mi vengono le farfalle nello stomaco ma per me è divertente. Sto solo facendo il mio lavoro e non presto attenzione a ciò che scrivono su di me. Se ho qualcosa in comune con Katniss? Amerei avere qualcosa in più in comune con Katniss. La capisco e ricordo che quando lessi il primo libro, a 19 anni, ero durante la mia prima stagione delle premiazioni e mi vestivano e la gente mi parlava di cose che non capivo e quindi riuscivo a capirla. Quando torna nel Distretto 12, tutti la trattano in maniera diversa come se non facesse più parte di quel posto ma lei non si sente diversa. E questa è una delle cose brutte della fama. Non è una lamentela ma è difficile quando le persone ti trattano diversamente e tu non ti senti diversa. Scusate, mi sono ripetuta. Jennifer: Mi prendo un momento per pensare ai film che ho fatto. Ho avuto un piccolo ruolo in ‘Like Crazy’. Forse quello è il personaggio più simile a me perché quelle parole uscivano dalla mia testa. Ma mi è risultato molto naturale interpretare anche Tiffany in Il Lato Positivo perché sentivo la sua energia. Ho pensato che io e lei avessimo la stessa energia. Ma il personaggio che mi somiglia di più è Sam di Like Crazy, probabilmente. Jennifer, hai recentemente parlato della pressione ad Hollywood sulle attrice e le ragazzine di essere magre. Vorrei sapere qual è il tuo messaggio per queste persone. Jennifer: Mi sembra di ripetermi… Stare già applaudendo? Direi che è tutto allora. Crescendo ho sempre fatto sport con i miei fratelli. Non sapevo cosa fosse una dieta fin quando non ho iniziato a recitare. Per alcuni film, il regista e i produttori mi dicevano di perdere peso. Ero davvero giovane ed è doloroso sentirselo dire… Mi ha spezzato il cuore perché è difficile sentirsi dire di perdere peso quando non pensi di essere grassa. Mi sentivo a mio agio con il mio corpo. So che non sono l’unica. Ci sono tantissimi che pensano che le ragazze debbano avere questo corpo perfetto impossibile da ottenere. E mettono così tanta pressione sulle persone. La gente guarda noi attori e i nostri corpi e si mettono a confronto con le foto modificate con Photoshop. Sono stanca di sentire la gente che chiama gli altri ‘grasso’. Dobbiamo cambiare il modo in cui parliamo degli altri. E sono stanca delle diete. Francis: Devo dire che essere parte di questo franchise e poter raccontare questa storia perché la fonte di questo materiale che ti porta dentro al mondo. Suzanne Collins ha creato qualcosa di molto interessante e ho avuto l’opportunità di raccontare una storia sulle conseguenze della guerra e della violenza a dei teenager. Ma la cosa fantastica, è il fenomeno che è diventato. È bellissimo pensare che il mondo di finzione che creiamo possa avere un ruolo nel mondo in cui viviamo. Josh: Penso che non è così brutto essere parte di qualcosa così di successo. Una delle cose belle dell’essere un attore è l’opportunità di raccontare storie e interpretare bei personaggi. Essere parte di tutto ciò è incredibile e i fans sono stati sempre di supporto. Ci hanno dato tanta energia per andare avanti durante questo nostro Tour della Vittoria. È stancante ma bellissimo. [Josh e Jennifer iniziano a parlare contemporaneamente] Josh: Inizia tu. Jennifer: Volete parlare voi? Perché non parliamo tutti contemporaneamente? [Parlano tutti contemporaneamente e non si capisce niente] Jennifer: Come attrice, è una grande opportunità crescere e cambiare con… Perché ridete? Stavi parlando tu? Mi dispiace. Josh: Parla. Jennifer: Oddio! Devo parlare o no? Josh: Vai! Fallo! [Jennifer inizia a parlare e Liam la interrompe] Jennifer: Riuscire a crescere con un personaggio è interessante. Dall’inizio del film si vede quanto lei sia cambiata. L’essere obbligata ad uccidere persone l’ha distrutta e soffre di stress post-traumatico. È stato interessante tornare sul set e interpretare un personaggio del genere. È un personaggio davvero incredibile. Per quanto riguarda la questione degli effetti speciali, la cosa non mi cambia particolarmente. Recitare è usare l’immaginazione. Quindi lavorare con gli effetti speciali è un continuo di quello che faccio già. [Liam stava iniziando a parlare ma il presentatore lo interrompe] Jennifer: Oddio! Dovete parlare o no? Josh: No. Liam: Volevo parlare ma… Josh: Dicci del tuo personaggio e di come è cambiato dal primo al secondo film… Jennifer: Beh… il mio personaggio… Liam: Sono felice che tu me l’abbia chiesto, Josh. Josh: Prego! Liam: Non vedevo l’ora di dirtelo! Josh: Lo so. Liam: Ne parlo veramente? Devo rispondere alla domanda? Josh: Penso proprio di sì. [Il pubblico dice di sì] Josh: Fallo! Fallo! Liam: Gale è un personaggio davvero molto passionale. Vuole sempre combattere per ciò in cui crede e per lungo tempo non ne ha l’occasione ma in questo film riuscite a vedere piccoli accenni a questo fuoco che ha dentro. Lui vuole cambiare il modo in cui vivono… State parlando mentre io parlo? Perché io sto parlando e vorrei che mi ascoltaste. Secondo me è per questo che la saga ha avuto così tanto successo… la gente riesce a relazionarsi con questa situazione. Katniss si rifiuta di cambiare e si oppone a queste forze cattive che la vogliono trasformare in qualcosa che lei non è. Penso che questo sia un messaggio importante per i più giovani. Penso che questo sia il motivo per cui le ragazze prendono Katniss come modello da imitare… da loro il coraggio per combattere per ciò in cui credono. Francis: Sinceramente, penso che la storia sia molto diversa da quella di Star Wars. Katniss è un tipo differente di eroe rispetto a Luke. Quest’ultimo seguo il tipico percorso dell’eroe. Lui vuole questo ruolo e vuole combattere. Invece Katniss vuole la sua vita indietro, vuole proteggere la sua famiglia… Lei si sente molto umana, motivo per cui è facile relazionarsi con lei. Sono un grande fan di Star Wars quindi ci siamo ispirati ad alcune cose ma non credo che le storie siano simili. Salve a tutti. Prima di tutto, voglio fare i complimenti a tutti perché ho letto i libri e il film è fantastico ma soprattutto a Josh Hutcherson perché il tuo Peeta è… wow! Non che gli altri siano da meno. Ho visto un intervista in cui parlavate degli scherzi che vi siete fatti sul set di Hunger Games e del manichino nella roulotte di Jennifer Lawrence Josh: Si è fatta la pipì addosso. Lo so, per questo lo sto chiedendo. E poi credo che ti abbia causato una commozione celebrale… Josh: Sì, mi ha dato un calcio in testa Jennifer: Mi dispiace!! Josh: No, va tutto bene Quindi mi chiedevo se c’è qualche storia divertente dal set de La Ragazza di Fuoco! Sam Claflin dice che prendete sempre di mira Jennifer Lawrence. Josh: Io prendo di mira lei perché lei prende di mira tutti. Penso che il miglior scherzo sia quello fatto da Jeffrey Wright che interpreta Beetee. Ha regalato a Jennifer un pacchetto di Tiffany… di quel tipo che fa piangere le ragazze. E lei dice: ‘Oddio, grazie!’. Era dopo che ha vinto l’Oscar. Lei lo apre ed era pieno di grilli che iniziano a saltare fuori e lei ha urlato. Però questo scherzo è costato caro anche a Jeffrey perché si è ritrovato grilli nella sua camera d’albergo per giorni e giorni. Jennifer: Mi fa piacere sentirtelo dire… non lo sapevo. Josh: Comunque ci facciamo scherzi in continuazione ma la cosa ci lega in qualche modo… Jennifer: È una relazione molto speciale. Josh: Molto speciale. Jennifer: Ti amo/Ti voglio bene (lasciamo al lettore libera interpretazione! :P ) Josh: Anche io. [Il pubblico si emoziona] Jennifer: No, non in quel senso! Josh: Andiamo! È come se fosse la mia noiosa sorella. Com’è stato subentrare dopo un altro regista e lavorare con tutti loro? Francis: Non mi sono mai sentito come se stessi lavorando con qualcuno che ha vinto l’Oscar. C’era molta pressione a causa dei fan alla base ma ci dava anche energia. Ero emozionato anche perché il cast con cui avrei lavorato era fantastico. L’unica persona del cast che già conoscevo era Lenny Kravitz. Quindi tutti gli altri erano sconosciuti per me e sapevo solo che erano persone estremamente talentuose. La cosa magnifica è che mi hanno accettato a braccia aperte con calore, gentilezza, emozione ed entusiasmo. Hanno fatto un lavoro spettacolare ed è stata un’esperienza molto educativa. È stato un onore avere nel cast Philip Seymour Hoffman e Jeffrey Wright (uno dei miei attori preferiti) e Amanda Plummer, Jena Malone, Sam Claflin. È un enorme cast formato da attori davvero talentuosi. Non mi sono sentito intimidito da nessuno dei loro premi. Nina: La cosa più importante riguardo questi film, è l’effetto che ha la guerra sugli esseri umani. I soldati che tornano dalla guerra, tornano con le ferite di ciò che hanno visto, di cose a cui hanno assistito e a cui hanno partecipato. Trovo che Francis sia stato bravissimo a sfruttare quest’incredibile cast per far vedere al pubblico, ciò che questi personaggi hanno passato. È più importante vedere il modo in cui hanno vissuto la violenza che la violenza in sé. È più importante l’impatto che ha sui personaggi. Francis: Credo che lei abbia centrato il punto. Sono interessato solo alle conseguenze. È di questo che parlano i libri e quindi, per me, è su questo che ci dovevamo concentrare… sull’impatto emotivo. Katniss e Peeta sono sopravvissuto ma hanno subito dei danni. Josh: Avevo 11-12 anni quando l’ho fatto ed ero interessato a tutti i ruoli che si potevano avere nei film. È stato molto divertente e difficile. VIDEO: dailymotion/video/x177140_the-hunger-games-catching-fire-press-conference_shortfilms?start=0 -S. (thehungergames.it)
Posted on: Tue, 19 Nov 2013 14:20:55 +0000

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