Consideriamo ad esempio la busta paga di gennaio 2013 del sig. MD - TopicsExpress



          

Consideriamo ad esempio la busta paga di gennaio 2013 del sig. MD (un caso reale). Ebbene, MD, a gennaio 2013, ha riscosso 1.852 euro rispetto a un lordo di 3.883 sborsati dal datore di lavoro, il 52,30% dei quali, ovvero 2.031 euro, sono stati quindi assorbiti dai tributi. Con il risultato che, poiché a MD, pagate le spese inevitabili, rimangono al massimo (se sa fare i miracoli), diciamo 200 euro, avrà pagato tributi per oltre dieci volte il suo vero reddito. Un’impossibilità di pagare che per i lavoratori subordinati ha connotazioni diverse, ma sussiste lo stesso perché deve essere rapportata a questo stadio della civiltà e dell’economia, per cui bisogna partire dal presupposto che, ad esempio, cento anni fa, la ricchezza consisteva nell’avere da mangiare, mentre oggi è la povertà a consistere nell’avere solo da mangiare l’essenziale. Ne deriva che, mentre per i lavoratori autonomi l’impossibilità è constatabile materialmente, perché si configura come un non avere più il denaro sul quale il fisco vuole i tributi, per i lavoratori subordinati l’impossibilità è giuridica, perché le detrazioni li spingono a livelli tali che essi, escogitando in qualunque modo delle soluzioni, riescono a realizzare delle forme di sopravvivenza che in realtà sono possibili anche con 100 euro al mese, o con nulla (fruendo della pietà pubblica o privata), ma non sono inquadrabili nello Stato di diritto. Specie poi se si considera che la penuria di denaro è causata dal crimine del signoraggio, o meglio, dal fatto che la magistratura, il legislatore, il potere esecutivo e l’informazione sono venduti alle banche e consentono loro di rubare, attraverso il signoraggio primario e secondario, il 90% della ricchezza. Diverso è invece il problema per le società, che non hanno spese ‘personali’, ma anche per le quali sussistono non modesti costi ineludibili e indentraibili, e che comunque sono soggette ad aliquote che consentono la loro sopravvivenza solo mediante il falso in bilancio, l’evasione o l’elusione; che pertanto non possono essere considerati reati. Vanno in sostanza dichiarate incostituzionali tutte le norme che, nel dettare i criteri per la determinazione dell’imponibile, non consentono la detrazione delle spese inevitabili.
Posted on: Mon, 16 Sep 2013 21:58:05 +0000

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