Consiglio Comunale stangata di aumenti alle famiglie:rifiuti più - TopicsExpress



          

Consiglio Comunale stangata di aumenti alle famiglie:rifiuti più cari del 28% servizi a richiesta più 72%, addizionale IRPEF + 40%. Questione convenzione Pro Loco la minoranza ha trasmesso gli atti alla Corte dei Conti. Stangata per le famiglie su tutti i fronti approvate in consiglio comunale. I 18 punti trattati nel Consiglio Comunale di lunedì scorso, sono stati anticipati dallintervento del Sindaco che ha voluto leggere larticolo 30 del regolamento del Consiglio Comunale, ricordando che: “La durata di ogni intervento non può superare i dieci minuti, salvo che non sia diversamente disposto dal consiglio per singoli argomenti.” e che “Nessun consigliere può parlare più di una volta durante la discussione di uno stesso argomento, se non per una breve replica, per questioni di carattere incidentale, per fatto personale o per dichiarazione di voto. In questo caso gli interventi non possono superare il limite di cinque minuti”. Il rispetto delle regole è certamente importante per un corretto svolgimento del dibattito ma dovrebbe valere per tutti, Sindaco ed Assessori compresi. Ma a Casalborgone pare che le regole valgono “ad personam”. In particolare, gli interventi e le repliche del Sindaco e del Vice Sindaco, seppur evasivi nelle risposte alle domande della minoranza, erano senza limiti di tempo. Anche se lo stesso articolo letto dal Sindaco, al comma 4 recita:”nessun intervento può essere interrotto né rinviato per la sua continuazione ad altra seduta”. Gli interventi della minoranza venivano continuamente interrotti da Sindaco e Vice Sindaco ed in un caso addirittura dal Segretario Comunale. Tutto questo rigore nei confronti della minoranza solo per portare a casa, senza un dibattito democratico, lapprovazione di alcuni punti che colpiranno le famiglie Casalborgonesi, questi aumenti sono immediati, in quanto riferiti già al 2013. Nel dettaglio, a Casalborgone la raccolta dei rifiuti costerà il 28% in più, i pomeriggi integrativi nelle scuole elementari aumentano per la frequenza ad un solo pomeriggio del 72%, passando da 70 a 120 euro, mentre per 2 pomeriggi laumento è del 50%, che da 120 euro è passa a 180, ma il colpo di grazia è dato dallaumento delladdizionale IRPEF che cresce del 40%, salendo da 5 al 7 per mille. Tutto questo accade in un periodo di profonda crisi ove si fatica ad arrivare alla terza settimana. Ma lAssessore al bilancio, nel suo prolisso intervento, sostiene che questi sacrifici sono necessari per ripianare i conti. Certamente sulla spesa corrente il debito contratto con le anticipazioni di cassa incide ed inciderà pesantemente sulle casse comunali per i prossimi 30 anni. La minoranza, in un intervento pieno di interruzioni, a suggerito una politica economica diversa, ovvero: rivalersi direttamente con la responsabile del servizio tributi che non ha adempiuto nei tempi previsti ai suoi doveri dufficio creando un danno erariale, ridurre se non azzerare i contributi per eventi, tagliare tutti i costi non indispensabili, ottimizzare il servizio di raccolta rifiuti riducendone i costi, il tutto finalizzato a non sovraccaricare ulteriormente i cittadini. Tutto è stato respinto al mittente con le votazioni, che hanno sempre visto su queste tematiche, il voto contrario della minoranza e il voto favorevole compatto della maggioranza. Il dibattito si è nuovamente acceso sulle approvazioni dei debiti fuori bilancio, in particolare su quello creato nel 2012 dalla mancata determina di spesa per il risarcimento di un cittadino per ha vinto ricorso tributario, quindi come sostiene la minoranza, una responsabilità diretta del responsabile dei servizi amministrativo-finanziari, che ha nuovamente prodotto ulteriori danni erariali, su questo argomento gli amministratori anno glissato. Laltro debito fuori bilancio non si differenzia come tipologia dal precedente, se non per gli importi decisamente più corposi, ovvero 110.000 euro complessivi, risultato della sommatoria di due fattori, il primo relativo agli interessi dovuti per i ritardi nei pagamenti. Su questo punto il consigliere Roggero è intervenuto dichiarando che nel 2011 la legge non consentiva ad un ente lemissione di un pagamento a fornitori non in regola con il DURC, pertanto non era possibile pagare SETA, in quanto allepoca in posizione irregolare, quindi quei 30.000 euro di interesse non erano dovuti. Il Sindaco ha replicato che quellimporto deriva dal concordato pertanto è dovuto. Ma gli animi si sono infiammati allultimo punto, quando il Sindaco ha letto una relazione a difesa delloperato della Pro Loco sul rispetto della convenzione, che accolla ogni eventuale responsabilità allamministrazione, la quale, secondo il Sindaco, doveva consegnare i registri vidimati per le registrazioni alla Pro Loco e non lo ha mai fatto, e che secondo la sua interpretazione, la Pro Loco beneficia ancora della validità della convenzione, scaduta nel 2010 sulla gestione degli impianti sportivi. Queste argomentazioni hanno fatto infuriare la minoranza che ha contestato in toto le argomentazioni addotte, in quanto contraddittorie con lo stato dei fatti e dei documenti esistenti. Maffucci e Roggero hanno quindi comunicato di aver già trasmesso tutta la documentazione in merito alla Corte dei Conti, affinché sia fatta chiarezza una volta per tutte. Il Sindaco, alterato, ha dichiarato chiuso il Consiglio troncando un intervento del Consigliere Maffucci. Nessun accenno chiarificatore, invece, in merito allincontro organizzato dal Sindaco con il presidente della Pro Loco e il consigliere Roggero, che ha creato la polemica nelle scorse settimane. Amos Giardino
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 21:52:47 +0000

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