Da Pechino a Roma, il supereroe è Vucinic Decisivo un anno fa, - TopicsExpress



          

Da Pechino a Roma, il supereroe è Vucinic Decisivo un anno fa, domenica affiancherà Tevez. Da esubero a uomo chiave per la Supercoppa, in ritiro ha riconquistato la fiducia di Conte TORINO, 13 agosto 2013 - Arriva la Supercoppa, e Mirko Vucinic può sorridere, conscio che il primo trofeo della stagione può diventare il suo giardino di casa. Un anno fa, a Pechino contro il Napoli, l’attaccante fu decisivo per una Juve capace di raddrizzare una gara in salita, e ora - in vista del match di domenica contro la Lazio - il 29enne parte in largo vantaggio nella corsa al ruolo di prima punta, accanto a Carlos Tevez . Pure se gli impegni con la Nazionale montenegrina renderanno l’attaccante disponibile per Antonio Conte soltanto da giovedì. EROE DI PECHINO Con due dei tre acquisti estivi nel suo stesso reparto, Vucinic doveva essere il primo sacrificato (se non addirittura esubero, visto che è finito in qualche corrente di mercato) nella giostra degli attaccanti, in realtà oggi l’ex romanista rappresenta una delle principali certezze di Conte nel reparto avanzato. Un po’ come lo scorso anno, quando una Juventus alla ricerca della prima punta sul mercato si presentò a Pechino per dare la caccia alla Supercoppa (trofeo che i bianconeri non vincevano dal 2003). Vucinic partì dalla panchina, con Matri e Giovinco titolari nella squadra diretta in panchina da Massimo Carrera. Ma dopo un primo tempo stentato - con il Napoli avanti 2-1 - l’ingresso del montenegrino fu uno choc elettrico: palo dopo 5 minuti, occasione salvata sulla linea da Cannavaro dopo 13’, rigore procurato al 27’, fino a completare l’opera con la rete del 4-2 a fine primo tempo supplementare, marchiando il primo trofeo stagionale. CONDIZIONE Oggi Vucinic si candida per un ruolo simile, perché nel novero di attaccanti è il giocatore con la migliore condizione psicofisica. Partendo spesso dalla panchina, nella tournée americana Vucinic ha convinto contro l’Everton, servendo l’assist per la rete di Asamoah , e contro l’Inter, causando il rigore dell’1-1. E anche in allenamento ha brillato: accanto al consueto buonumore nello spogliatoio Vucinic ha aggiunto una continuità superiore rispetto al passato. Come se gli arrivi di Tevez e Llorente avessero innescato un meccanismo nella testa del montenegrino. Il cui stato di forma è nettamente superiore rispetto a Llorente , impegnato nella presa di contatto con il metodo-Conte, dovendo anche eliminare la ruggine degli ultimi mesi di scarso utilizzo all’Athletic Bilbao. Mentre degli altri concorrenti per il ruolo di prima punta, Quagliarella e Matri, oggi si parla soprattutto in ambito di mercato. CONVINTO Insieme alla condizione c’è anche l’intesa con Tevez , che ha subito convinto Conte. Un duo d’attacco ad altissima proprietà tecnica, e pure se Vucinic non ha il fisico da granatiere di Llorente, per il gioco bianconero è congeniale la capacità del montenegrino di mandare in porta il compagno di reparto e i centrocampisti. «Lui e Carlos hanno subito trovato l’intesa. Di Mirko in particolare ho apprezzato l’atteggiamento da leader. Da lui ho avuto solo indicazioni positive» aveva detto il tecnico nei giorni scorsi. In queste ore Vucinic vola a Zhodino con la Nazionale per l’amichevole contro la Bielorussia, utile per preparare le trasferte contro Inghilterra e Polonia, inseguitrici del Montenegro nel girone di qualificazioni Mondiali. Giovedì si riaggregherà alla Juve, con l’obiettivo di concretizzare il suo periodo positivo nel primo trofeo stagionale. Per diventare il Re di Supercoppa. Decolla Pogba Il francese favorito su Marchisio per la Lazio. Domenica in Supercoppa c’è il primo ballottaggio stagionale nel cuore del campo TORINO, 13 agosto 2013 - L’estate dissemina qua e là i primi indizi dell’ultimo trend che sta prendendo piede in casa Juventus. Perché quest’anno, nel cuore della mediana, il genio di Andrea Pirlo non avrà sempre gli stessi compagni di viaggio. Quella dei campioni d’Italia sarà una stagione di continui ballotaggi, audaci sfide, bollenti duelli nella corsa a due posti da assistente alla regia dell’ex milanista. Spetterà ad Antonio Conte saggiare i “provinandi” di settimana in settimana, operando poi scelte che inevitabilmente scontenteranno qualcuno. E da oggi, dopo il giorno di riposo concesso alla truppa bianconera, a Vinovo si farà decisamente sul serio. AVANZA PAUL La prima disfida vedrà in ballo due grossi calibri come Paul Pogba e Claudio Marchisio . La posizione che uno dei due occuperà all’Olimpico di Roma, sede della Supercoppa del 18 agosto contro la Lazio, sarà quella di mezzo sinistro, mentre alla destra di Pirlo giocherà Arturo Vidal , sempre più intoccabile nelle gerarchie dell’allenatore nonché nelle preferenze del popolo bianconero. E la sensazione, corroborata da quanto visto domenica nella festaiola Villar Perosa, è che pian piano il francesino stia scalando il grattacielo contiano: dal piano terra che lo ospitò un anno fa quando il Manchester United si accontentò di un “misero” indennizzo (1,2 milioni) pur di liberarlo, il campione del mondo con i bleuets transalpini non è ancora arrivato nella suite mansardata, ma se continua così per lui l’ascesa non sarà un problema. Conte, che in prospettiva vorrebbe “lavorarselo” affinché Pogba possa diventare il nuovo Pirlo a stretto giro di posta, si fida talmente di lui che, contro la Primavera, non ci ha pensato due volte e l’ha schierato lì dove, per ragioni tecniche e non solo (le convocazioni delle Nazionali) c’era davvero bisogno: sulla fascia destra del centrocampo, orfana di gente come Stephan Lichtsteiner e Martin Caceres che, con altri 11 compagni, torneranno soltanto da giovedì. Anche lì il francese ha dato sfoggio delle sue enormi qualità: stop perfetti, assist deliziosi, prove di dai-e-vai, artifici col pallone possibili solo per chi, evidentemente, possiede piedi talmente prensili da calamitare a sé pure le sfere più sporche. Di più, la squalifica che costringerà Pogba a saltare il test di domani della Francia in Belgio non può che far felice lo stesso Conte: da oggi a sabato il tecnico avrà tutto il tempo a disposizione per torchiare Pogba a suo piacimento. ARRETRA CLAUDIO Marchisio, dal canto suo, ha un po’ “ballato”. Però non alla maniera di Pogba, che si è cimentato in sublimi danze sul pallone impazzito. L’azzurro ha provato a stuzzicare il portiere della Primavera con 2-3 tiri dalla distanza, ma senza fortuna. La questione è naturalmente legata a doppio filo allo “smaltimento” dei pesanti carichi di lavoro che hanno caratterizzato il ritiro di Chatillon e la tournée negli States. In questo senso, Marchisio è parso tranquillo: «Lavoreremo ancora di più per farci trovare pronti», la rassicurazione di chi sa che, col lavoro, l’acido lattico nelle gambe sarà presto un ricordo. E la soddisfazione del centrocampistista nel ribadire che «alla Juve sono felice» fa a pugni col rischio che quest’anno faccia più panchina del solito. Del resto, se dovesse arrivare quell’esterno sinistro tanto benedetto, pure Kdadwo Asamoah tornerebbe ad agire da interno. E ad “infastidire” Marchisio. #c
Posted on: Tue, 13 Aug 2013 06:05:52 +0000

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