Da Torino, alle passerelle di The Look of the Year, Francesca la - TopicsExpress



          

Da Torino, alle passerelle di The Look of the Year, Francesca la stilista della vincitrice Ornella Picciau Stilista italiana e studentessa di Accademia del Lusso di Torino, Francesca Surace è stata anche una delle protagoniste delle passerelle dell’ultima edizione di The Look of the Year, dove la vincitrice del fashion award ha sfilato con una delle sue creazioni. La carriera stilista di Francesca inizia presto, infatti sin da bambina cresce fra aghi, fili e cartamodelli dato che la mamma e la zia erano sarte. Dopo 25 anni di attività Francesca decide si rimettersi in gioco e si rivolge ad Accademia del Lusso per frequentare un master di specializzazione. «Mi sono iscritta al master – spiega Francesca – perché volevo fare il famoso salto di qualità». E i risultati si vedono con il suo trionfo a Taormina, durante The Look of The Year. Nel racconto della partecipazione al concorso, traspare la gioia di Francesca per questo riconoscimento. «L’emozione - Francesca continua - è stata grande, sono stata premiata dallattrice Annamaria Spina, che mi ha chiesto di indossare uno dei mie abiti durante la serata di premiazione. The Look of The Year è una vetrina importantissima dove si ha la possibilità di essere visti anche allestero. A questo contest partecipano anche i grandi nomi della moda». La storia di Francesca e della sua partecipazione al contest internazionale di moda parte quando la stilista proprio dopo aver sfilato a Palazzo Madama qualche mese prima, con una sfilata curata proprio dal responsabile Piemonte Liguria e Valle d’Aosta per The Look of The Year, Bruno Prestìa, entra a far parte della commissione tecnica per il Piemonte. Il suo talento è talmente grande che le viene chiesto di presentare alcuni dei suoi modelli alla finale internazionale, dove sono rappresentati 50 paesi del mondo e dove sfilano alcuni tra i più importanti nomi della moda mondiale. Gli abiti che hanno sfilato in passerella nella prestigiosa location del Teatro Antico di Taormina sono stati 14. Oltre Francesca Surace hanno sfilato tra gli altri, le collezioni di Enrico Coveri, Chiara Boni, Marella Ferrera, Magia 2000. Le curiosità legate alla sua vittoria sono molte. Francesca ci racconta che una delle modelle scelta da lei, non voleva assolutamente indossare il suo abito ,poneva mille ostacoli per non portarlo in passerella. A questo punto Francesca si rende conto che anche se avesse costretto la modella a indossare labito, il risultato sarebbe stato pessimo poiché la ragazza lo avrebbe fatto di malavoglia penalizzando la sua creazione e determinando un possibile fallimento. Decide di non forzare la modella e, casualmente, ne sceglie una che alcuni stilisti avevano scartato. La storia ha dellincredibile, perché appena la modella indossa labito in cui Francesca tanto crede, tutti rimangono a bocca aperta. «Appena abbiamo visto labito sulla modella – ricorda Francesca - ci siamo chiesti se non fosse stato cucito per lei, tanto era la perfezione tra come lei lo vestiva e come labito la valorizzasse ». E forse, ci piace pensare, l’abito di Francesca ha aiutato un po’ l’aspirante modella, visto che ha vinto il Fashion Award. Da quel giorno le cose sono andate sempre meglio, i contatti sono aumentati e pare che la prossima tappa sia Montecarlo dove a breve verranno commercializzate le creazioni di Francesca. I suoi abiti sono completamente artigianali e per produrne uno Francesca impiega oltre un mese. Lei fa tutto dal cartamodello alla realizzazione, applica lei stessa palette, Swarovski, perline, piume e ricami di tutti i tipi. Il prezzo per un suo abito e di circa 1500 euro, prezzo che ovviamente varia in base al materiale e al tempo impiegato per confezionarlo. «Sono abiti molto eleganti – illustra la stilista - abiti da sposa o per occasioni speciali, pezzi unici con una line retró. Mi sono sempre ispirata alle sorelle Fontana e agli anni 50. Ma prevalentemente lispirazione mi nasce dal cuore». Nel futuro di Francesca anche il suo primo monomarca. «Sto per aprire un negozio a Torino – anticipa - e sto valutando altre zone in Piemonte e centro Italia. Mi interessa anche lestero, ma in questo caso cambierei la tipologia del lavoro. Vorrei vendere un prodotto di nicchia e passerei dal produrre un pezzo unico a una collezione però mantenendo lartigianalità che caratterizza il mio lavoro».
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 11:29:50 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015