Da: “Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica Vol. II - - TopicsExpress



          

Da: “Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica Vol. II - pag. 521: PROBLEMI DERIVANTI DAL RISVEGLIO E DALLA STIMOLAZIONE DEI CENTRI. Chi di voi ha già letto gli altri miei libri e trattati, conosce l’immensità di questo soggetto e quanto poco si sa dei centri e delle loro emanazioni di forza, e dell’attività del corpo eterico o vitale, che riceve e distribuisce le energie. Queste energie determinano e condizionano le circostanze e il fisico dell’uomo e ne producono (in ultima analisi) la manifestazione fenomenica fisica con le caratteristiche inerenti. Ne ho già trattato, e chi vuole può leggere e studiare. In tal modo chiarirà quanto già conosce a proposito dei centri. A questo punto vorrei esporre, e più avanti lo illustrerò, il rapporto dei vari centri coi Raggi. È il seguente: Primo raggio - Potere o Volontà..………………. Centro della testa. Secondo raggio - Amore………………………….. Centro del cuore. Terzo raggio - Intelligenza attiva………………. Centro della gola. Quarto raggio - Armonia tramite Conflitto……… Centro ajna. Quinto raggio - Conoscenza Concreta…………… Centro sacrale. Sesto raggio - Devozione………………………. Plesso solare. Settimo raggio - Ordine cerimoniale……………… Centro alla base della spina dorsale. Occorre precisare che il suddetto elenco è valido per lUmanità ordinaria, mentre per i Discepoli sul Sentiero Spirituale il Maestro Tibetano ha precisato le seguenti corrispondenze dei Sette Raggi con i Pianeti sacri ed i Chakra: Primo Raggio: Vulcano = Centro della Testa. Secondo Raggio: Giove = Centro del Cuore. Terzo Raggio: Saturno = Centro delle Gola. Quarto Raggio: Mercurio = Centro Basale. Quinto Raggio: Venere = Centro Ajna. Sesto Raggio: Nettuno = Plesso Solare. Settimo Raggio: Urano = Centro Sacrale. Proseguendo a pagina 521 del “Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica Vol. II: Sarebbe molto istruttivo raccogliere tutti i dati forniti su quest’argomento in un solo volume, così contenente tutto ciò che si sa dei punti specifici d’energia che si trovano nella struttura umana. Qui non posso che darvene un’idea generale, indicando certe linee di sviluppo e di relazioni fra i sette centri principali, le sette ghiandole maggiori e le regioni del corpo dove si trovano. Considerate inoltre: 1. Che gli uomini poco evoluti ricevono energia o sono stimolati all’attività esterna, per mezzo dei tre centri situati sotto il diaframma. 2. Che l’uomo di media evoluzione comincia ad agire principalmente tramite il centro del plesso solare, e ad usarlo quale centro di trasferimento per le energie destinate a salire da sotto a sopra il diaframma. 3. Che gli aspiranti sono a poco a poco vitalizzati e governati dalle forze trasferite dai centri sotto il diaframma al centro della gola, e dall’anima a questo. Ciò comporta un’attività creativa. 4. Che i discepoli cominciano ad essere governati e dominati dai centri della gola e del cuore, ed inoltre a trasferire al centro ajna, fra le sopracciglia, nel mezzo della fronte, le forze già trasferite al cuore e alla gola. A questo punto l’uomo è una personalità integrata. Anche l’anima stimola il centro ajna. 5. Che i discepoli più progrediti e gli iniziati sono pure vitalizzati da due sorgenti: mediante le energie ascese ed elevate alla testa da tutti i centri del corpo, e da quelle provenienti dall’anima, tramite il centro più alto, al sommo del corpo. Come vedete, si tratta di un processo di sviluppo, uso e trasferimento, come avviene in tutti gli sviluppi evolutivi. Nel corpo eterico vi sono due centri principali di trasferimento (il plesso solare e la gola), ed uno capitale tramite cui l’energia dell’anima deve penetrare a tempo debito, affluendo coscientemente e con piena consapevolezza del discepolo. È il centro della testa, che la filosofia orientale chiama “il loto dai mille petali”. Il problema dell’uomo di media evoluzione è dunque connesso al plesso solare. Quello del discepolo, dell’aspirante progredito e dell’iniziato d’ordine inferiore, è connesso al centro creativo della gola. Ricordo agli studenti di tenere sempre presenti questi tre punti in relazione al trasferimento d’energia: 1. Vi è un trasferimento da attuare da tutti i centri inferiori a quelli superiori, ciò che generalmente avviene in due fasi. Questo trasferimento, che si svolge entro la personalità, va di pari passo con quello d’energia spirituale dalla riserva di forza che chiamiamo anima all’uomo fisico. Ciò è possibile quando egli compie in sé i necessari trasferimenti. Questi moti possono verificarsi nel corso dell’evoluzione, o essere accelerati con la formazione specifica impartita ai discepoli d’ogni grado. 2. Entro questo campo principale d’attività, i trasferimenti da operare sono i seguenti: a. L’energia del centro alla base della spina dorsale (organo della volontà personale) deve essere elevata e trasportata lungo la colonna vertebrale fino al centro della testa, passando per l’ajna. b. L’energia del centro sacrale (che regola la vita sessuale e gli organi della creazione fisica) deve essere innalzata a quello della gola, che diventa organo d’attività creativa di natura non fisica. c. L’energia del plesso solare (organo del desiderio personale autocosciente) deve essere innalzata al cuore per esservi trasmutata in servizio di gruppo. 3. Tutti questi centri si sviluppano e si attivano in tre stadi, condizionando così progressivamente gli aspetti esteriori della vita: a. Vi è un periodo in cui i centri sono pigri e semi sopiti: le forze di cui sono composti e che esprimono, muovono lente e con ritmo grave e inerte, la luce che si vede ovunque esista un centro è fioca, il punto di potenza elettrica al centro (il “cuore del loto, o chakra”, il mozzo della ruota, secondo la denominazione esoterica orientale) è relativamente quiescente. Nel centro affluisce solo l’energia sufficiente per conservare la vita, per il regolare funzionamento della natura istintiva, più la tendenza a reagire, in modo fluttuante e non intelligente, a stimoli provenienti dal piano astrale attraverso il corpo astrale individuale. b. Un periodo in cui la forza aumenta e si intensifica in modo preciso. La luce dei centri è più brillante, e il plesso solare, in particolare, è molto attivo. Tutta la vita reale è ancora focalizzata sotto il diaframma. I centri sopra di esso sono pallidi, opachi e relativamente inattivi; però il punto al centro è più elettrico e dinamico. A questo stadio l’uomo è il cittadino d’intelligenza media, dominato in prevalenza dalla natura inferiore e dalle reazioni emotive, che usa la mente solo per soddisfare le sue necessità. I suoi centri ricevono principalmente forze fisiche e astrali, ma occasionalmente rispondono a stimoli mentali. c. Il periodo del primo trasferimento. Può durare a lungo e comprendere diverse vite. I centri sotto il diaframma sono pienamente desti; la loro attività è intensa, la loro luce vivida, la loro interazione è effettiva e tale da stabilire un intero campo magnetico includente tutta l’area sotto il diaframma, e abbastanza potente da estendere la sua influenza anche a di sopra. Il plesso solare è l’organo dominante, in luogo del centro sacrale che ha regolato per tanto tempo la natura animale. Esso così riceve correnti d’energia provenienti dal basso, che assorbe e distribuisce, adempiendo il suo compito di deviarle e trasferirle ai centri superiori. Ora l’uomo è il cittadino d’intelligenza elevata e l’aspirante. È conscio del dualismo della sua natura, di ciò che è in basso e di ciò che è in alto, come si dice, ed è pronto per il Sentiero della Prova. d. Un periodo in cui il trasferimento prosegue. Le forze sacrali salgono alla gola, e quelle del plesso solare al cuore. Quest’ultimo è un trasferimento ancora molto modesto, dall’effetto quasi trascurabile. È un periodo molto lungo e difficile. Attualmente la maggior parte degli uomini attraversa i periodi c e d, fasi preparatorie alla vita mistica. e. Un periodo in cui si attivano i centri del cuore e della gola. L’uomo è creativamente intelligente in qualche settore e acquista lentamente coscienza di gruppo. Le sue reazioni sono ancora mosse dall’egoismo benché, al tempo stesso, sperimenti periodi di visione e di spiritualità. La vita mistica lo attrae decisamente. f. Sta per diventare il mistico. Segue un secondo periodo di trasferimento e il centro ajna, che governa la personalità integrata, diventa attivo e dominante. In tale periodo il fervore e l’ardente disciplina della vita mistica e di sentimento possono temporaneamente spegnersi e sono sostituite dall’integrazione, dalle ambizioni, dalle mire e dall’espressione della personalità. È un mutamento giusto e benefico perché tende correttamente a uno sviluppo equilibrato. È soltanto provvisorio, in quanto sotto l’attività esterna e la vita mondana intelligente sonnecchia il mistico, che rivivrà, quando la mente sarà pienamente ridesta e avrà assunto il predominio, quando sarà sazio il desiderio di appagamento mentale, e il “figlio di Dio sarà pronto a levarsi per andare dal Padre”. Durante questo periodo l’uomo d’intelligenza creativa, o l’uomo potente salirà allo zenit della vita personale. I centri sotto la testa sono tutti attivi e funzionanti, ma quelli sotto il diaframma sono subordinati ai superiori, che li controllano. Sono allora soggetti alla volontà determinante dell’uomo, guidato dall’ambizione, dalla speculazione intellettuale e dalle forme di lavoro di gruppo che tendono ad esprimerne la potenza personale. Il centro ajna è vivido e potente; il centro della gola è intensamente attivo e quello del cuore si risveglia rapidamente. g. Un periodo in cui il centro più alto, al sommo della testa, diviene attivo e radioso. Ciò avviene come risultato dell’elevarsi (in modo nuovo e più potente) dell’istinto mistico, accompagnato questa volta da un accostamento intelligente alla realtà. Il risultato è duplice: 1. L’anima comincia a riversare la sua energia in tutti i centri eterici o vitali, tramite quello della testa. 2. Il punto nel cuore di ogni centro per la prima volta è veramente attivo; è radioso, brillante, magnetico e potente, sì che “offusca la luce di tutto ciò che è intorno”. Tutti i centri del corpo sono così ordinatamente attivati dalle forze dell’amore e della volontà. Si compie quindi il trasferimento finale di tutte le energie del corpo e psichiche al centro della testa, mediante il risveglio di quello che è alla base della spina dorsale. Allora i grandi opposti polari, simbolizzati ed espressi dal centro della testa (organo dell’energia spirituale) e dal centro alla base della spina dorsale (organo delle forze materiali) si uniscono e fondono e dal quel momento l’uomo è governato soltanto dall’alto, dall’anima. Studiando il mistico e le sue difficoltà, si devono perciò tenere presenti due fattori; innanzi tutto, il periodo del risveglio ed il susseguente impiego dei centri e, in secondo luogo, il trasferimento d’energia dal plesso solare al cuore, e quindi da tutti e quattro i centri lungo la spina dorsale a quello della gola, preludio al focalizzarsi dell’energia di tutti i centri nell’ajna (fra le sopracciglia). Quest’ultimo controlla la vita della personalità che da quel punto dirige e guida i cinque centri inferiori, che sintetizza. Ognuno di questi stadi comporta difficoltà e problemi. Tuttavia ce n’occuperemo soltanto per quanto riguarda l’attuale opportunità o gli ostacoli dell’uomo che segue il Sentiero e quindi dirige la propria evoluzione. Egli si trova “a metà strada fra le coppie di opposti”, ciò che significa (per quanto c’interessa in questo momento) che l’opera mistica si suddivide in tre stadi, ognuno dei quali segna un preciso punto di crisi, con le prove ed i tentativi che lo accompagnano: 1. Trasferimento di tutte le energie inferiori al plesso solare, stadio preparatorio ad elevarle ai centri della gola e del cuore, sopra il diaframma. Non comprende soltanto il trasferimento, ma anche il focalizzarsi delle forze nei centri superiori. Periodo…………………… Gli ultimi stadi del Sentiero della Prova e i primi di quello del Discepolato. Nota fondamentale………. Disciplina. Meta……………………… Idealismo, sforzo personale. Purificazione e dominio. 2. Trasferimento nel centro ajna, la vita della personalità diviene integrata e potente. Periodo…………………… Gli ultimi stadi del Sentiero de Discepolato, fino alla terza iniziazione. Nota fondamentale………. Espressione dell’Anima per mezzo della Personalità. Meta……………………… Comprendere il Piano e collaborarvi. Il terzo stadio, finale, di cui non è necessario occuparci, è la completa fusione delle forze corporali (focalizzate tramite il centro ajna) con quelle dell’anima (focalizzate tramite il centro della testa). A questo punto vi è l’evocazione finale della volontà personale (purificata e consacrata), fino allora “sopita e avvolta a spirale come il serpente della saggezza” alla base della spina dorsale; essa si eleva per impulso di devozione, aspirazione e volontà illuminata, e si fonde nella testa con la volontà spirituale. È l’elevarsi finale, per atto di determinazione discriminante, del fuoco di kundalini. Questa elevazione avviene in tre stadi o impulsi: 1. Le energie inferiori salgono al centro del plesso solare. 2. Queste energie si riversano nel cuore, si fondono con le energie di quel centro, e salgono alla gola. 3. Le cinque forme inferiori d’energia si concentrano nel centro ajna, che è nella testa. Qui lo studioso potrebbe chiedere: sotto il diaframma, oltre alle energie sacrali e quelle focalizzate nel centro alla base della spina dorsale, n’esistono altre che sono trasportate all’ajna, tramite il centro del plesso solare? Vi sono molti centri secondari con le rispettive energie, ma non li specifico per amore di chiarezza; tratteremo solo dei centri principali, dei loro effetti e rapporti reciproci. Il soggetto è già astruso e difficile, e non è il caso di complicarlo. Esistono ad esempio energie provenienti da fonti planetarie che entrano nella milza, come pure, fra l’altro, in due piccoli centri situati presso i reni, uno per parte, e tutte queste forze debbono essere comprese, trasmutate, trasformate e trasferite. È interessante notare che questi due piccoli centri sono connessi con i livelli inferiori del piano astrale, e attraverso essi penetra nel sistema gran parte delle paure, eccetera, caratteristiche di quei sottopiani. Sono quindi vicini al centro che può dominarli, perché come l’endocrinologo oggi sa, le ghiandole adrenali, se stimolate, producono (come risultato psicologico di un evento fisico) un eccesso di coraggio e una forma di volontà diretta, che permette prodezze normalmente impossibili. Devo precisare che l’affermazione, spesso ricorrente nei testi d’occultismo, che “kundalini dorme” è vera solo in parte. Il centro alla base della spina ha la stessa vita ritmica degli altri. Il periodo specifico in cui “kundalini si risveglia” si riferisce al momento in cui il “punto nel centro” diventa vibrante, potente e attivo; le sue forze penetrano in tutta la regione della spina fino al centro al sommo della testa. Ma ciò non sarebbe possibile senza tre precedenti “elevazioni della forza latente della volontà”. Queste sgombrano il canale della spina, forando e distruggendo la membrana eterica che separa un centro dall’altro, e le zone che ciascuno controlla. Questi trasferimenti e organizzazioni interni causano di norma e naturalmente turbamento e conflitto nella vita del mistico, con difficoltà prettamente psicologiche, e sovente anche patologiche. Perciò tenete presente questa sequenza: trasferimento, difficoltà psicologiche ed effetti patologici. Questi concetti si faranno forse chiari nella vostra mente, se vi indico certi fatti, in relazione al centro sacrale che per tanto tempo governa la vita creativa animale e fisica dell’essere umano. Durante i processi evolutivi, questo centro passa per stadi successivi: l’uso automatico incosciente, come nell’uomo puramente animale; poi l’uso sotto la spinta del desiderio di godimento e soddisfazione fisica, quando l’immaginazione comincia ad esercitare un’influenza; quindi il periodo della subordinazione cosciente della vita all’impulso sessuale. Quest’ultimo è di natura diversa dal primo. Il sesso diventa un pensiero dominante nella coscienza, e moltissimi oggi vivono questo periodo, e tutti lo attraversano per qualche tempo o in qualche vita. Succede poi un periodo di trasferimento, in cui l’attrazione fisica del sesso e l’impulso alla creazione fisica non sono così prevalenti e le forze cominciano a raccogliersi nel plesso solare. Qui sono ampiamente controllate dalla vita immaginativa astrale, assai più che dalla vita animale inconscia o dalla vita di desiderio cosciente. Si fondono con le forze dello stesso plesso solare per poi salire gradatamente alla gola, ma sempre attraverso il centro del cuore. A questo punto, al mistico che rapidamente nasce e si sviluppa, si presenta una seria difficoltà. Egli diviene penosamente conscio della dualità, dell’attrazione del mondo e della visione mistica, delle possibilità divine e dei poteri personali, dell’amore in luogo di desiderio e attrazione, del rapporto con il divino invece di relazioni umane. Ma il tutto è ancora interpretato in termini di dualismo. Il sesso è figurativamente ancora presente nella sua coscienza, e non ancora relegato al giusto posto fra gli altri istinti della natura umana; ne consegue un interesse patologico per il simbolismo del sesso e per quella che si potrebbe chiamare una vita sessuale spiritualizzata. Negli scritti e nelle esperienze di molti mistici del Medioevo si trovano molti esempi di questa tendenza. Espressioni quali “la sposa di Cristo”, lo “sposalizio nei Cieli”, il Cristo raffigurato come “sposo celeste” ed altri termini e frasi consimili sono molto frequenti. Nel Cantico di Salomone si ha la versione maschile dello stesso accostamento fondamentalmente sessuale all’anima e alla sua vita che tutto include. Questi, e molti altri spiacevoli esempi di psicologia sessuale, si mescolano ad una sincera e intensa aspirazione mistica e ad una genuina brama d’unione col divino. La Causa sta nel trasferimento. Le energie inferiori, come vedete, sono trasferite in due stadi: prima nel plesso solare, poi alla gola. Questo centro durante tale periodo non è ancora abbastanza attivo o desto d’assorbire e utilizzare le energie sacrali. In qualche caso la loro ascesa è arrestata, e temporaneamente sono trattenute nel centro del cuore, producendo i fenomeni di stimoli sessuali (talvolta con definite reazioni fisiche sessuali), d’erotismo religioso, nonché un atteggiamento generalmente malsano, che va dalla sessualità vera e propria al celibato fanatico. Quest’ultimo è un estremo altrettanto indesiderabile quanto il primo, ed ha conseguenze assai spiacevoli. Se il mistico è di sesso maschile, si riscontrano spesso eccessivo sviluppo sessuale fisico, perversioni diverse o marcata omosessualità. Nelle donne invece si hanno disordini al plesso solare (anziché sacrali), e le conseguenze sono disturbi gastrici, oppure un’immaginazione malsana, da un lieve isterismo a vere forme di pazzia sessuale, accompagnate (spesso) da gravi pregiudizi religiosi. Ma ricordate che queste sono anormalità, e che devo per forza parlare di queste cose spiacevoli. Se nei primi stadi di sviluppo mistico il comportamento della mente e del pensiero fosse ben guidato, e il processo spiegato con franchezza, si eviterebbero molte difficoltà successive. Questi stadi iniziali sono molto simili all’interesse degli adolescenti per il sesso e la religione. In questo particolare periodo, questi due fattori sono strettamente connessi. Se gli educatori, i genitori e tutti coloro che si dedicano ai giovani porgessero l’aiuto necessario, certe tendenze indesiderabili — oggi tanto prevalenti, non diverrebbero abitudini e stati mentali come ora.
Posted on: Tue, 22 Oct 2013 17:58:46 +0000

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