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Da imolaoggi.it/?p=58169 5 ago – Come riporta Asharq al-Awsat, quotidiano pan-arabo pubblicato a Londra, una «commissione della sharia» di Aleppo che estende la sua giurisdizione alle aree «liberate» dai ribelli ha emesso una fatwa (editto religioso) per vietare il consumo dei croissant definendoli haram, cioè vietati dall’islam, per il loro significato «coloniale». Il dolce a forma di mezzaluna nacque infatti per celebrare la vittoria delle armate cristiane sui turchi che assediavano Vienna nel 1683. Commissionato ai panettieri austriaci da Giovanni III, re di Polonia, il croissant si è diffuso in Siria non per la sua origine ma perché portato dai francesi che imposero il loro dominio coloniale alla Siria dal 1919 al 1947. I rigidissimi censori islamici lo hanno messo al bando perché lo considerano è un simbolo della vittoria europea sui musulmani. L’emissione di fatwe non è certo nuova nelle aree siriane controllate dai ribelli e di solito nel mirino degli islamisti finiscono le donne. Sempre ad Aleppo un’altra fatwa diffusa via Facebook vieta alle «donne musulmane di truccarsi o di indossare abiti aderenti» come jeans o camicette. Non sono solo i qaedisti del Fronte al- Nousra o le tante milizie salafite a distinguersi per la rigidità nell’imporre costumi islamicamente corretti alla popolazione ma anche i cosiddetti «ribelli laici» come i militari disertori dell’Esercito libero siriano (Els). In un’altra fatwa emessa dal Consiglio della Magistratura unita, affiliato all’Els, si prevede un anno di carcere per chiunque non osservi il digiuno nelle ore del giorno durante il mese sacro del Ramadan. libero
Posted on: Mon, 05 Aug 2013 21:04:10 +0000

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