Da sempre sostengo che la battaglia contro il cancro presenti un percorso standard, protocollare, che, tranne qualche rarissima eccezione, ti accompagna irrimediabilmente alla morte, senza aver mai potuto effettuare un concreto tentativo di guarigione. Questo è naturalmente il percorso voluto dalle lobby farmaceutiche e mediche, liter vorace dei ricoveri e delle visite specialistiche dissanguanti. Poi cè il tracciato occulto,quello assolutamente ignoto (ed inaccessibile) ai comuni mortali, ricco di tante soluzioni miracolose, attraverso il quale transitano solo i grandi facoltosi del pianeta (dallo stesso luminare della medicina fino ad arrivare alluomo della grande finanza, passando per il politico illustre ed il grande artista).....In sostanza, Felice il carpentiere, Antonio limpiegato ed Ettore il calzolaio, raggiunti dal cancro, impiegano poco per salutare definitivamente la compagnia. Ben diverso è il discorso per gli appartenenti alla seconda categoria elitaria. Basta fare un pò di mente locale per accorgersi come tantissimi di essi (quasi tutti) siano riusciti a mettersi alle spalle il problema (compreso recidive e complicazioni assortite), al netto di superficialità e pressapochismi. Steve Jobs? Leggete la sua storiaclinicae, soprattutto, le statistiche sui tempi di vita medi dei malati di cancro al pancreas (tra i più terribili).
Posted on: Wed, 23 Oct 2013 04:26:56 +0000
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